A Palermo Il mastro birraio Teo Musso nel locale storico dell’Antica Focacceria San Francesco
di Informacibo
Ultima Modifica: 17/06/2013
Palermo 17 giugno 2013. Sarà il primo evento che la Focacceria di Palermo ospita dopo la riapertura dello scorso 28 maggio ed è organizzato in collaborazione con la libreria La Feltrinelli, a pochi minuti da piazza San Francesco d’Assisi.
Teo Musso, mastrobirraio noto per avere aperto, 17 anni fa, uno dei primi birrifici artigianali italiani, sarà all’Antica Focacceria San Francesco domani 18 giugno alle 20.30, dopo avere presentato il suo libro “Baladin. La birra artigianale. E’ tutta colpa di Teo” in libreria, dove l’incontro con i suoi lettori è fissato per le 18.00.
Al pubblico della Focacceria racconterà come dal 1996 a oggi sono nati in Italia oltre 500 birrifici artigianali, sparsi nelle varie regioni.
Inoltre, tutti coloro che avranno acquistato il libro parteciperanno gratuitamente a una degustazione di birre che lo stesso Musso proporrà in abbinamento alle più tipiche specialità della Focacceria. Per tutti gli altri, l’aperitivo rinforzato ha un costo di 10 euro, comprese la degustazione delle varie birre.
“Ho creato le mie birre con l’idea di poterle abbinare al cibo” dice Musso “e con la voglia di far vivere un’esperienza gustativa dove la birra esalti i sapori del cibo e non li copra. Adoro la delicatezza decisa della focaccia palermitana che abbinerei alla Super dalle note maltate, di frutta secca e mandorla”.
Oltre ad avere dato vita a un vero e proprio fenomeno economico e di costume, Teo Musso ha creato una platea di autentici appassionati che sono, in buona parte, suoi fan personali. I due incontri che lo vedranno protagonista martedì prossimo sono il primo frutto della collaborazione tra le librerie La Feltrinelli e i locali Antica Focacceria San Francesco, che da qualche mese fanno capo alla stessa holding.
L’inaugurazione del 28 maggio….
La nuova proprietà dello storico locale punta a recuperare e valorizzare le tradizioni
I fratelli Conticello, soci di minoranza di Feltrinelli, mantengono un ruolo operativo e rappresentano la memoria storica di quella che è ormai un’istituzione della città.
Più che una inaugurazione è stato un abbraccio con i palermitani, che hanno ritrovato la loro Antica Focacceria, fedele alla cucina tradizionale e intenzionata a riscoprire e valorizzare la memoria storica della gastronomia siciliana. L’acquisizione della quota di maggioranza da parte del gruppo Feltrinelli ha portato, infatti, nuova energia da dedicare alla salvaguardia della tradizione e della qualità. Carlo Feltrinelli, al vertice della holding, ha rassicurato sulle intenzioni della nuova proprietà di volere mantenere lo spirito e la forma del locale che ha fatto diventare la focaccia palermitana popolare in tutto il mondo. “Sarebbe semplicemente folle” ha detto ai giornalisti presenti “pensare di cambiare quello che è un patrimonio della città e della cultura popolare.
Quando un paio d’anni fa abbiamo dato vita a questo progetto con la famiglia Conticello, l’obiettivo che ci siamo posti è stato di portare questo modello fuori da Palermo, come abbiamo già fatto con i locali aperti a Milano e a Roma; non certo modificare questo”. Fabio Conticello, che insieme al fratello Vincenzo mantiene una quota di minoranza, ha ricordato che il grosso lavoro svolto dalla sua famiglia in questi ultimi due secoli, meritava di essere valorizzato con lo sviluppo di nuovi punti vendita fuori dalla Sicilia: “Il nostro è uno dei 100 locali storici d’Italia ma è l’unico che propone cucina popolare, oggi nota come street food. Ricette che fino a pochissimo tempo fa non venivano considerate neanche ristorazione con la “R” maiuscola, e che oggi sono la chiave del successo della nostra cucina nel mondo”.
Stefano Sardo, amministratore delegato di Afsf spa, alla quale fanno capo tutte le attività di Antica Focacceria San Francesco, ha parlato delle sinergie che si andranno a sviluppare a breve con le librerie La Feltrinelli. “Il legame tra cibo e cultura non lo abbiamo inventato noi” ha detto “e proprio qui a Palermo la location sembra l’ideale per ospitare scrittori, artisti e personaggi della cultura in genere, soprattutto siciliani. In sinergia con l’attività delle nostre librerie, che hanno tradizionalmente un calendario di eventi incessante, ma con una specificità data dal luogo e dalla sua storia”. E del naturale connubio tra cibo e libri ha parlato anche lo storico Gaetano Basile, per il quale già nel 1700, il comasco Giovanni Maria Bassanelli aprì a Palermo una taverna nella quale le credenze contenevano da un lato il cibo e dall’altro libri. E offriva da mangiare gratis ai nobili decaduti perché intrattenessero gli ospiti con arguzie letterarie.
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