A Otranto la Puglia si conferma la capitale dei vini rosati d’Italia
di Informacibo
Ultima Modifica: 26/05/2013
di Raffaele D’Angelo
Otranto maggio 2013. La Puglia è la vera capitale d’Italia dei vini rosati. La conferma arriva dalla seconda edizione del concorso enologico nazionale dei rosati conclusasi il 18 maggio con la cerimonia di premiazione tenutasi nello splendido scenario del Castello aragonese di Otranto: 363 campioni proposti da 292 cantine in rappresentanza di 20 Regioni e 68 Province.
Questi numeri parlano da soli perché la manifestazione, ideata dall’ex assessore regionale alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno (oggi senatore) e confermata con capacità e entusiasmo dal suo successore Fabrizio Nardoni, in partenariato con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia, è diventata centrale anche come opportunità per conquistare i nuovi mercati.
Queste le conclusioni che possiamo trarre al termine di questa seconda edizione del Concorso del Vino Rosato, un vino un tempo bistrattato dall’Olimpo della viticoltura ma che ora si sta ritagliando il giusto spazio tra tanti estimatori che preferiscono un vino aromatico, facile da abbinare, elegante ma soprattutto legato al territorio.
La Puglia ha saputo interpretare questa tendenza con questa iniziativa che mira alla valorizzazione di questo prodotto sotto tutti gli aspetti, culturali, economici e territoriali.
La Puglia produce circa il 40% del vino rosato che si consuma nel nostro paese.
I tanti relatori che hanno partecipato alla tavola rotonda che ha aperto la giornata conclusiva della manifestazione erano tutti concordi con le parole espresse dall’assessore Fabrizio Nardoni: «I riconoscimenti di quest’anno delineano una mappa delle eccellenze italiane e confermano la statura del Premio e la sua serietà – ha chiarito Nardoni – trattandosi di riconoscimenti che riconsegnano alla storia e alla tradizione dell’enologia nazionale il giusto ruolo a vini e processi di vinificazione delicati e di pregio». «Una sfida –ha continuato l’assessore- che la Puglia ha assunto appieno e che la nostra Regione ha vinto contro il pregiudizio su una specialità enologica, superficialmente poco considerata negli scorsi anni, e che invece, sempre più riscoperta dai consumatori italiani ed esteri, dimostra grande carattere e versatilità oltre che un importante e delicato lavoro di vinificazione e tecnica enologica alle spalle. Un lavoro culturale prima ancora che promozionale che la Puglia conduce attraverso il mio assessorato – ha concluso Nardoni – dimostrando la strategicità, anche a fronte dello sviluppo del mercato, di questo appuntamento».
I Premiati
Primo premio nella categoria ‘Vini rosati tranquilli DOC – DOP’ il ‘Cerasuolo d’Abruzzo DOC “Fantini” 2012’ della Farnese Vini di Ortona (CH), risultato anche il vino col punteggio più alto in assoluto, in pratica la “maglia rosa dei Rosati d’Italia”. Si tratta di un’autorevole conferma per la cantina abruzzese, che l’anno scorso si era classificata seconda in questa categoria. Medaglia d’argento all’‘Irpinia DOC rosato 2012’ di Borgodangelo Società agricola di Sant’Angelo all’Esca (AV) e di bronzo al ‘Bardolino DOC Chiaretto classico 2012’ della Cantina Caorsa Consorzio Agrario Lombardo Veneto di Affi (VR).
Sono tutti pugliesi, invece, i vini che si sono aggiudicati il podio nella categoria ‘Vini rosati tranquilli IGT – IGP’, rimarcando così la stretta relazione tra l’elevata qualità di questi vini e il territorio in cui sono prodotti: medaglia d’oro al ‘Salento IGP rosato “Merula Rosa” 2012’ dell’azienda agricola Carvinea di Carovigno (BR), d’argento al ‘Salento IGP Negramaro Rosato 2012’ della Cantina Società Cooperativa Vecchia Torre di Leverano (LE) e di bronzo al ‘Salento IGT Negramaro Rosè “Rosaro” 2012’ dell’azienda agricola Feudi di Guagnano di Guagnano (LE).
L’Emilia Romagna (che in totale conquista cinque medaglie, alle spalle del Veneto che, con sei, è la più “medagliata” tra le Regioni) resta leader indiscussa nella categoria ‘Vini rosati frizzanti DOC –DOP’: “doppietta” della Cantina di Carpi e di Sorbara di Carpi (MO), che ha ottenuto la medaglia d’oro con il ‘Lambrusco di Modena DOC rosato frizzante semisecco “Rosa di primavera” 2012’ e la medaglia d’argento con il ‘Lambrusco di Sorbara DOC rosato frizzante amabile “Allegro” 2012’, quest’ultima ex-aequo con il ‘Lambrusco di Sorbara DOP rosato frizzante secco “Rosa” 2012’ dell’azienda agricola Garuti Elio ed eredi Garuti Romeo di Sorbara (MO). Terzo classificato il ‘Colli di Scandiano e di Canossa DOP Lambrusco rosato frizzante “Rosso Spino” 2012’ della Cantina Sociale Arceto Società Cooperativa di Arceto di Scandiano (RE). D’altra parte, già nel 2012, la cantina di Carpi e Sorbara, con la denominazione Cantina di Sorbara, aveva conquistato argento e bronzo nella stessa categoria.
La categoria ‘Vini rosati frizzanti IGT – IGP’ vede invece sul podio i vini del Lombardo-Veneto: si è aggiudicato la medaglia d’oro il ‘Provincia di Pavia IGT rosato frizzante dolce “Mosca Rosa” 2011’ di Giorgi Fratelli & C. di Canneto (PV); medaglia d’argento e di bronzo rispettivamente al ‘Delle Venezie IGT rosato frizzante “Tura”’ del Gruppo Italiano Vini – Lamberti di Pastrengo (VR) e al ‘Verona IGP rosato frizzante “Monte Fiaschetto” 2012’ dell’azienda agricola Righetti Enzo di Cavaion Veronese (VR).
Conquista la medaglia d’oro nella categoria ‘Vini rosati spumanti DOC – DOP’ il ‘Venezia DOC vino spumante dry rosè “Canal Grando’’della Casa vinicola Bosco Malera di Salgareda (TV); medaglia d’argento al ‘Lambrusco di Sorbara DOP rosato vino spumante di qualità extra dry “Gioia” 2011’ dell’azienda agricola Garuti Elio ed eredi Garuti Romeo di Sorbara (MO), cantina premiata anche nella categoria ‘Vini rosati frizzanti DOC –DOP’, e medaglia di bronzo al ‘Bardolino DOP Chiaretto Vino Spumante Brut 2012’ dell’Azienda agricola Benazzoli Fulvio di Pastrengo (VR).
Nella categoria ‘Vini rosati spumanti IGT e VSQ’ ha ottenuto la medaglia d’oro il ‘Manzoni Moscato vino spumante di qualità aromatico dolce 2012’ della cantina Colli Euganei di Vò (PD); medaglia d’argento e di bronzo rispettivamente al ‘Vino spumante di qualità extra dry rosè “Jacarando” 2011’ della San Paolo Azienda agraria di Torrioni (AV) e al ‘Pinot nero rosato vino spumante di qualità extra dry’ dell’azienda vitivinicola Vanzini di Antonio, Michela e Pier Paolo Vanzini di San Damiano al Colle (PV).
Il Premio speciale della critica della Regione Puglia e dei suoi partner Assoenologi, Accademia della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia costituito da una scultura dell’artista salentino Simone Fersino, è andato all’Azienda agricola Primis di Stornarella (FG) per il ‘Puglia IGT Rosato “Monrose”, vino che ha conseguito il punteggio più alto tra tutti i classificati al quarto posto. Il premio è stato consegnato alla cantina dall’enologo Massimiliano Apollonio, presidente dell’Assoenologi Puglia-Calabria-Basilicata, che ha portato alla manifestazione otrantina il saluto dell’associazione nazionale di categoria dei tecnici vitivinicoli più antica e numerosa al mondo.
«Siamo qui a Otranto– ha dichiarato in un video-messaggio il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – per premiare il lavoro dell’ingegno, questa capacità di mescolare continuamente tradizione e innovazione, come eravamo e come saremo, e come potremo essere; di recuperare vecchi vitigni e convocare le migliori competenze della ricerca, dell’innovazione, dell’Università: perché un processo di vinificazione è sempre un processo di reinvenzione. Parliamo di come proteggere la nostra identità e di come farla vivere non in una campana di vetro, ma dentro i processi reali della vita. E la vita è mutamento».
«La grande attestazione di forza delle cantine pugliesi nella categoria dei vini rosati tranquilli Igp – ha aggiunto l’assessore Nardoni – rappresenta la medaglia al merito del sistema produttivo della Puglia, quello che ha continuato ad investire e a crederci. Ora compito del mio assessorato è quello di andare oltre il premio, trasformando tutte queste eccellenze in politiche per il sostegno alla viticoltura pugliese e in buone performance di vendita ed export».
«Quando le buone idee hanno buone gambe per camminare – ha dichiarato il Senatore Dario Stefàno – allora è più facile centrare anche gli obiettivi più ambiziosi. La solidità delle gambe è tutta nella qualità delle cantine e dei vini che hanno partecipato anche a questa seconda edizione del Concorso, condividendo con noi l’aspirazione di consolidare una specificità ed un target produttivo che ha crescenti chance di affermazione sul mercato internazionale. Per me naturalmente l’orgoglio è doppio, non solo per la ulteriore conferma di una intuizione vincente, ma perché il Concorso è un vero e proprio trampolino di lancio, e non solo per le etichette vincitrici, verso un percorso di promozione che non si ferma oggi qui».
Arrivederci ora, non solo alla terza edizione del Concorso, ma anche alle varie iniziative che i promotori della manifestzione stanno già mettendo in cantiere in Italia e all’estero.
Il Viaggio fotografico di Raffaele
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