A Napoli, “Buongiorno! Un caffè macchiato…”
Risponde il maestro del Mexico Cafè, Fabio Ciotola: “Dottò, cà faccimm u’ cafè!…U’ vuliti u’ cafè, si o no?”
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 13/01/2019
Per la prima volta, al prossimo Sigep (quartiere fieristico di Rimini, 19-23 gennaio 2019) arriverà il World Coffee Roasting Championship, l’itinerante competizione mondiale che premia l’eccellenza nella torrefazione del caffè.
Il Salone internazionale del dolciario artigianale, a firma Italian Exhibition Group, accoglierà i migliori professionisti internazionali di un settore che l’ultimo report Ico (International Coffee Organization) stima abbia una produzione mondiale 2017-2018 di 159,66 milioni di sacchi di caffè verde (9,58 milioni di tonnellate). In Italia (dati Fipe) il 97% delle persone adulte consuma quotidianamente caffè e nei 149mila bar si preparano quotidianamente 175 tazzine in media al giorno.
In attesa di raccontarvi tutto sul caffè e su questa particolare sfida, che vedrà al Sigep la partecipazione di oltre venti Paesi, ora vi parliamo del migliore caffè di Napoli, che è come dire il migliore d’Italia.
“Il migliore caffè d’Italia”?, Passalacqua, così scrisse negli anni Sessanta lo scrittore Mario Soldati
“Il migliore caffè d’Italia”, proprio così negli anni Sessanta lo scrittore Mario Soldati definì il caffè Passalacqua sul quotidiano la Stampa di Torino, dopo averlo bevuto nel bar Mexico di piazza Dante a Napoli, primo storico punto vendita.
Siamo al Mexico Cafè, vicino alla Stazione centrale di Napoli
Anche noi siamo a Napoli e davanti alla grande piazza della stazione centrale, tutta nuova dopo la ristrutturazione, un amico napoletano, pur non avendo letto Soldati, ci dice con sicurezza: “vai a prendere il mio amato Passalacqua e non ci penzà più”.
Passalacqua è il caffe del bar Mexico che nasce nel 1948 da una piccola torrefattrice di famiglia napoletana
E così entriamo al bar Mexico e davanti a noi un cliente dice rivolto al barista: “Buongiorno! Un caffè macchiato…”. Con calma il maestro del Mexico Cafè di Napoli, Fabio Ciotola, gli risponde: “Dottò, cà faccimm u’ cafè!…U’ vuliti u’ cafè, sì o no?”.
Al Caffè Mexico infatti è di cattiva creanza chiedere un “macchiato”, perché il latte coprirebbe il gusto del caffè Passalacqua. Ci sono altri bar a Napoli e dintorni per il cappuccino!
L’altra novità di Caffè Mexico è che viene servito già zuccherato. Su uno parete del bar appare la scritta a caratteri cubitali: “DA NOI IL CAFFE’ E’ SERVITO ZUCCHERATO. SU RICHIESTA AMARO”. Il servizio innanzitutto please!
Si può dire? Qui abbiamo sorseggiato uno dei migliori caffè della nostra vita!
Quali miscele sono le più servite?, chiediamo a Fabio, 40 anni, da sempre col caffè Passalacqua.
In modo particolare le miscele di caffè 100% Arabica e Robusta.
Entrano più clienti italiani o stranieri?
Qui arrivano un mare di giapponesi e cinesi e moltissimi sono anche gli italiani. Per i numeri possiamo fare un 60 per cento di stranieri (Passalacqua è molto conosciuta all’estero ndr) e 40% italiani. Da questa clssifica però dobbiamo togliere i clienti napoletani!
Ci sono altri locali a Napoli?
Oltre a questa sede, la principale, siamo presenti in Via Vomero e in via Scarlatti.
Chiudiamo queste righe ricordando “Na tazzulella ‘cafè”, l’indimenticabile canzone di Pino Daniele.
Grazie Fabio e buon caffè a tutti!
Ultima avvertenza: la sosta alla stazione di Napoli ci permette di godere di un’altra eccellenza napoletana, le sfogliatelle di Attanasio. Ne riparleremo
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