A Hostmilano va in scena il mondo: gli espositori già a quota 1.912 - InformaCibo

A Hostmilano va in scena il mondo: gli espositori già a quota 1.912

Host 2019 certificato dal Commercial Service dello US Department of Commerce

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 19/07/2019

L’ospitalità professionale di tutto il mondo si dà appuntamento a Hostmilano grazie a partnership con le più importanti associazioni del settore

Tutto il mondo in un’unica manifestazione.

Hostmilano arriva alla sua 41°edizione (a fieramilano, dal 18 al 22 ottobre 2019) e ancora una volta diventa il place-to-be dove tutte le eccellenze dell’universo Ho.Re.Ca. fanno a gara per esserci.

Lo dimostra, a pochi mesi dall’inaugurazione, la crescita del numero delle aziende che ad oggi hanno confermato la loro partecipazione, arrivate a quota 1.912 espositori (+8% alla stessa data del 2017), di cui 1.127 italiane (+7%) e 785 internazionali (+10%). Queste ultime, in particolare, in rappresentanza di 54 Paesi (tra le new-entry ci sono nazioni come Albania, Argentina, Colombia, Iran, Lettonia, Libano). Ma lo dimostra anche il fatto che le più importanti associazioni estere di categoria, in primis quelle di Usa e Canada ma non solo, hanno firmato una serie di accordi strategici con la manifestazione di Fiera Milano. Tutto grazie alla possibilità di trovare tra i suoi padiglioni solo il “meglio” che un settore in pieno boom ai cinque angoli del pianeta può offrire.

A Hostmilano presenti le più autorevoli associazioni di categoria

Un hub “senza confini”, dove tutto il mondo dell’ospitalità e della ristorazione professionale non può mancare. A cominciare da chi, il prossimo ottobre, arriverà tra i padiglioni di Hostmilano in virtù delle partnership siglate anche quest’anno con le più autorevoli associazioni di categoria italiane e internazionali, tutte impegnate ad accrescere la promozione e il grado di riconoscibilità della manifestazione nei mercati esteri più promettenti.

Stati Uniti e Canada. Ma anche Argentina, Caraibi, Cile, Colombia e Messico, per quanto riguarda l’America Latina. O i Paesi del Golfo, in particolare gli Emirati; e ovviamente l’Europa, con Regno Unito e Spagna davanti a tutti. A pochi mesi dal kick-off della manifestazione, non manca davvero nessuno tra i Paesi focus che HostMilano ha individuato sulla base di un continuo monitoraggio delle loro dinamiche economiche. All’interno di una strategia che ha visto una maggiore promozione capillare in tutto il mondo, l’edizione che si aprirà il prossimo ottobre ha spinto ancora più che in passato sul pedale dell’internazionalizzazione, mettendo in primo piano la vocazione di Host come hub dell’equipment a livello globale. Risultato: i mercati target hanno risposto sia per stringere accordi di visibilità con i principali media e associazioni di categoria.

A rafforzare ulteriormente il legame della manifestazione con il continente americano, oltre ai numerosi accordi siglati con tutte le più importanti realtà d’oltreoceano, c’è poi il prestigioso endorsement ricevuto dal governo Usa per la quarta volta di fila. Il Commercial Service dello US Department of Commerce ha infatti rinnovato per l’edizione 2019 la certificazione che autorizza la presenza ufficiale del Paese; un riconoscimento particolarmente autorevole perché viene concesso solo a un numero ristretto di manifestazioni internazionali che, sulla base di severi parametri, dimostrino di saper “offrire con successo opportunità di esplorare nuovi mercati” agli operatori statunitensi. HostMilano è a tutt’oggi l’unica fiera del settore ad avere ottenuto una tale certificazione in Italia.

Ma nel menu dell’edizione che andrà in scena il prossimo ottobre non mancherà neppure una folta rappresentanza di hosted buyer. Grazie anche alla collaborazione con ICE Agenzia, saranno infatti oltre 1.500 addetti gli addetti ai lavori provenienti da 80 Paesi; con l’80% di turnover, e un mix tipologico sempre più completo, arriveranno a Milano principalmente da USA, Canada, Medio Oriente, UAE, Cina e Russia. A completare il taglio “global” di Hostmilano ci sarà, poi un progetto come BeMyHost: con venti ambassador esteri chiamati ad “intercettare”, e condividere sui propri social, tutte le tendenze dell’ospitalità ai cinque angoli del pianeta.

Condividi L'Articolo

L'Autore