50,3 milioni sono gli italiani che hanno mangiato Fuori Casa
di Informacibo
Ultima Modifica: 24/10/2017
E’ quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulla ristorazione in Italia presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti, che analizza le nuove frontiere del settore, a partire della food sharing economy, ovvero le differenti forme di condivisione del cibo.
E proprio nell’era della condivisione e dei social, mangiare fuori vuol dire anche lasciare recensioni e dare voti ai ristoranti sulle diverse piattaforme online. Risulta infatti che il 47% della popolazione adulta si è cimentata con questo genere di critica. D’altra parte, “la social reputation”, spiega la Coldiretti, “è diventata fattore ineludibile del successo o insuccesso di un locale”.
Altro fenomeno in crescita – spiega la Coldiretti – è quello della ristorazione digitale, con 4,1 milioni di italiani che ordinano regolarmente cibo a domicilio online, tramite sito web oppure app (più altri 8,8 che lo praticano saltuariamente), mentre sono 11 milioni quelli che usano il telefono in maniera costante per farsi portare a casa piatti e pietanze direttamente da ristorante e/o pizzeria (17,5 milioni quelli che lo fanno occasionalmente). Nuove modalità di consumo che – spiega la Coldiretti – fanno saltare anche il tradizionale divario tra mangiare in casa e mangiare fuori casa.
“La centralità assunta negli ultimi anni dal cibo spinge una rinnovata voglia di convivialità che si traduce anche in forme alternative e ‘social’ di ristorazione di cui occorre tenere conto”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “se la parte più visibile e modaiola di questo fenomeno è rappresentata dalla mania dei food selfie che ha contagiato un italiano su tre, la volontà di stupire il palato di amici e convitati sta portando verso una sempre più attenta ricerca di prodotti tipici, di qualità e a km zero che ha trovato soprattutto nei mercati degli agricoltori un naturale sbocco”.
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