Massimo Bottura aprirà un Refettorio a Napoli e nel 2018 a Parigi, Torino, Montréal e NY
di Informacibo
Ultima Modifica: 02/11/2017
Bottura ha detto che aprirà il Refettorio all’ex lanificio borbonico di Porta Capuana, ora spazio polifunzionale chiamato «Made in Cloister». Lo farà insieme a Mimmo Paladino, l’artista che ha già firmato il portale del Refettorio Ambrosiano, due anni fa, e che ora collaborerà anche a questo nuovo progetto.
L’idea di Bottura è uno spazio aperto tutte le domeniche, una tavola sociale in cui, lo precisa, «non si cucinano avanzi, ma semplicemente il cibo non venduto, quegli ingredienti ordinari che si trovano nel frigo di tutti gli italiani». Il pane raffermo, un pomodoro o una banana maturi.
Poi ancora Torino, Montréal, gli Stati Uniti, dove la Rockefeller Foundation ha deciso di replicare per intero il format italiano impegnandosi a cercare partner locali a New York, Miami, New Orleans e Detroit. Ma solo per ora perchè lo chef italiano più famoso del mondo guarda già oltre: «Nel campo profughi di Salonicco, in Grecia, vorremmo aprire una gelateria per bambini. In Burkina Faso stiamo pensando a una rete per conservare la frutta e la verdura direttamente nei villaggi dei contadini». L’inclusione è partita e non si ferma.
“Refettori d'autore” è il titolo dell'articolo scritto da Alessandra Dal Monte uscito su #BuoneNotizie, il settimanale allegato al Corriere della Sera, dove Bottura spiega i prossimi progetti e le prossime aperture di queste “tavole sociali”: QUI «Per tutti il cibo deve essere una festa»
Esce il Libro, “Il pane è oro” che raccoglie 165 ricette di 65 chef
L'altro annuncio dato a Napoli dallo chef tristellato modenese è che a fine novembre esce “Il pane è oro”, il libro che raccoglie 165 ricette di 65 chef internazionali che hanno lavorato nei refettori di Milano, Londra e Rio e che, ha detto Bottura, «fanno quello che facevano le nostre nonne, inventarsi piatti con quello che c’era».
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