Prima edizione del Festival del Pane di Prato
di Informacibo
Ultima Modifica: 08/05/2013
Ci sarà la musica, l’intrattenimento, la cultura…ma soprattutto ci sarà il pane: da venerdì 7 a domenica 9 giugno Prato diventerà la capitale dell’arte bianca, in occasione della prima edizione del Festival del Pane di Prato organizzata dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune in collaborazione con le associazioni di categoria. Tre giorni in cui si potrà conoscere il pane in tutti i suoi aspetti, da quello nutrizionale a quello storico, da quello agronomico a quello culturale, grazie a una serie di iniziative pensate per coinvolgere tutta la città e non solo.
Il week end più goloso si aprirà la sera di venerdì 7 con uno spettacolo che si svolgerà nella cornice di Piazza San Francesco. L’evento farà da preview all’inaugurazione del Festival fissata per sabato 8 giugno quando si aprirà la “Piazza dei Sapori” in Piazza Duomo, in cui troveranno spazio gli stand dei panificatori, il forno del Duomo che continuerà ad offrire schiacciata per l’intera manifestazione e una suggestiva terrazza, “la Terrazza Belvedere”, con vista sulla Cattedrale dove si farà musica, si potranno assaggiare piatti realizzati con la Bozza di Prato e dove (su prenotazione) si terranno sessioni di degustazioni guidate del tipico pane con la Mortadella di Prato a cura dell’Associazione per la Tutela della Mortadella di Prato, di pani dolci a cura del Consorzio Pasticceri Pratesi, pani dal mondo e di vini di Carmignano a cura del Consorzio di Tutela dei Vini di Carmignano.
Piazza del Duomo sarà l’ombelico del mondo, ma saranno molte altre le piazze coinvolte nell’evento: in Piazza Lippi ci sarà la fiera del libro, che per l’occasione sarà dedicata al mondo del pane, delle ricette e del grano, in Piazza Mercatale il mercatino agricolo con attrezzi, macchinari, una fattoria didattica per i più piccoli e l’immancabile mercatino della filiera corta. Il mercato dell’artigianato sarà in Via Santa Trinita. Piazza del Comune e Piazza del Pesce diventeranno le “Piazze dei Giochi” per i più piccoli con la Scuola di Circo e qui si terrà anche la premiazione del concorso “Caccia alla bozza”, con il quale i clienti sono chiamati a scegliere la bozza più buona, dopo aver visitato nell’arco di alcune settimane diversi fornai.
Tante le piazze ma anche tanti i “luoghi” del pane: i locali del centro metteranno in degustazione all’ora dell’aperitivo assaggi di pane e mortadella di Prato e ogni negozio del centro sarà chiamato ad allestire la propria vetrina “a tema”, dedicandola alla bozza. Per tutti e due i giorni, la città vivrà a tempo di pane e…musica, con street band, giocolieri e stornellatori, ma potrà anche prendere parte all’incontro dal titolo “Questo lo mangio anch’io”, rivolto a soggetti sensibili al glutine.
Quello del Festival del Pane di Prato sarà un fine settimana intenso, che animerà la città di giorno ma anche di notte, con la prima “Notte Bianca” dedicata proprio alla Bozza Pratese, fissata per la sera di sabato 8 giugno. Durante la notte bianca, Piazza San Francesco ospiterà un concerto mentre tutte le strade del centro saranno allietate da musica e animazione.
Sarà anche il fine settimana del turismo esperienziale: lezioni frontali e pratiche, tenute da un maestro panificatore su come nasce la bozza, mulini aperti per vedere come e dove si macina la farina, con possibilità di acquistare in loco e visite guidate nei musei cittadini, alla scoperta del pane nell’arte. Il tutto condito con l’irresistibile profumo del pane appena sfornato che si diffonderà per tutte le strade del centro.
La città comunque, inizierà a entrare in pieno “clima Festival” già dal 4 giugno, quando partirà l’iniziativa “Il pane in cucina” e si potranno degustare piatti a base di pane con la possibilità di portarsi a casa la ricetta originale stampata.
Anche gli hotel hanno in programma iniziative speciali in occasione del Festival del pane: pacchetti turistici ad hoc e itinerari del gusto.
La Foto, all’inizio dell’articolo, rappresenta una “Bozza Pratese” preparata con farina ottenuta da grani antichi coltivati nel Podere delle Polline delle Cascine di Tavola, nell’ambito di un progetto di recupero del territorio
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