A Bologna sotto i Portici galleria d’Arte all’aperto
di Informacibo
Ultima Modifica: 30/05/2013
Bologna maggio 2013. Dal 10 al 12 maggio scorso si è svolta a Bologna la decima edizione di “Arte sotto i portici”. Artisti provenienti da ogni parte del mondo hanno esposto le loro opere in via Farini, piazza Cavour, piazza Minghetti, piazza Galvani, via dell’Archiginnasio, piazza Maggiore e piazza Re Enzo.
Alcuni artisti hanno ideato dei quadri che si richiamano alla kermesse internazionale promossa da INformaCIBO chiamata “La Giornata Mondiale delle Cucine Regionali italiane nel segno dell’Expo 2015”.
Pubblichiamo qui sopra le foto di tre dipinti, in una viene raffigurata una donna che porta in testa il tipico vaso delle Amarene Fabbri con sullo sfondo la Torre degli Asinelli mentre negli altri due quadri appaiono diversi oggetti casalinghi insieme ad una forma di Parmigiano Reggiano.
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Qui sotto la cronaca dell’evento in uno scritto di Daniele Passeri apparso
sul quotidiano Il Resto del Carlino
Bologna. Chi vi partecipa da tempo assicura che, tra le esposizioni d’arte en plein air, «non c’è nessuna in Italia che possa competere con ‘Arte sotto i portici’. Per ricchezza di opere, per calore della piazza, e in quanto a scenografia».
Da ieri mattina e fino a domenica, è esploso il colore sotto le arcate di via Farini, le piazze Cavour, Minghetti, Galvani, ed anche in via Rizzoli (lato Santo Stefano) e sotto al Pavaglione.
‘Arte sotto i portici’, organizzata come sempre dall’associazione ‘Calabria nel mondo’ ha richiamato in città 180 artisti del dipinto, provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo; e il risultato sta sotto gli occhi di tutti. Una vera galleria di qualità a cielo aperto (benchè al riparo dei portici), come rivendica il patron Francesco Cordua: «Il livello dei quadri in mostra è andato crescendo anno dopo anno, e si può dire che siamo piuttosto in alto. Quasi tutti i pittori sono professionisti che espongono in galleria».
L’idea originale nacque nel 2003 per il ‘pallino’ dell’immobiliarista Cordua, appassionato di arte, e deciso «fare un regalo alla città a nome di tutti i calabresi che vivono a Bologna, che sono oltre il 10 percento dei residenti». Così diede la possibilità a 50 creativi di mettersi in mostra gratuitamente in alcuni dei posti più belli nel centro storico.
Nel 2013 poco è cambiato a parte il numero e il valore degli standisti.
«Ci sono opere che spaziano dall’iperrealismo all’astrattismo — descrive Gelindo Crivellaro, artista Veneziano alla ottava presenza — in un contesto urbano perfetto. È sinceramente il top tra le mostre di piazza». Per molti colleghi, dopo un contatto sotto i portici con possibili acquirenti, spesso è scaturito un rapporto commerciale, e talvolta anche la fama nell’ambiente.
Il percorso originario dell’esposizione, che avrebbe dovuto svilupparsi unicamente tra Archiginnasio, Farini e Minghetti, ha subito una improvvisa variazione e per tutt’oggi la mostra si allungherà anche in via Rizzoli; per poi tornare domani nel disegno originario.
La presidente del quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti non nasconde l’irritazione per quella che definisce «mancanza di comunicazione tra Comune e centro civico, quando all’improvviso è arrivata un’altra manifestazione (Lamborghini; ndr)». Ma guarda oltre: «Sarebbe molto interessante si potesse replicare anche in via Santo Stefano, fino al Baraccano».
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