Alla Festa Artusiana: la cucina italiana nel mondo, ieri e oggi con Marco Medaglia
di Informacibo
Ultima Modifica: 20/06/2013
Forlimpopoli 20 giugno 2013. Da sabato al via la Festa Artusiana con tanti eventi, dibattiti, musica e gastronomia di alta qualità ma cosa significa questa festa per la ristorazione italiana nel mondo? Attorno a questa domanda ruota un importante dibattito che si svolge domenica prossima coordinato da Massimo Montanari dell’Università di Bologna e uno dei massimi esperti di queste problematiche.
La cucina italiana ha preso forma, nei secoli, come condivisione di culture locali che si sono incrociate, sovrapposte, arricchite reciprocamente. In questo lungo processo storico – a cui Pellegrino Artusi un secolo fa ha dato un’improvvisa accelerazione – il paese ha visto consolidarsi un’identità gastronomica multiforme e mutevole, ricca di solide tradizioni e di stimolanti innovazioni.
Quale ruolo ha avuto in questa storia l’apporto degli italiani emigrati all’estero? Come è stata proposta e interpretata la cucina italiana fuori d’Italia? Che forma hanno preso le nostre tradizioni gastronomiche al contatto con culture diverse? Lo straordinario successo che la cucina italiana incontra oggi nel mondo è frutto della sua forte personalità o della sua capacità di adattamento?
Su questi temi si discute a Casa Artusi domenica 23 giugno alle ore 18:30, nell’ambito della Festa artusiana. L’incontro, coordinato da Massimo Montanari (Università di Bologna), si divide in due parti: la prima dedicata a una riflessione storica sull’esportazione della cucina italiana nel mondo; la seconda dedicata ad ascoltare alcune esperienze di italiani (e di stranieri) che oggi propongono e valorizzano la cucina italiana in varie parti del mondo. La cucina italiana nel mondo, tra XIX e XX secolo.
Con Massimo Montanari discutono Simone Cinotto (Università di scienze gastronomiche, Pollenzo) e Emanuela Scarpellini (Università di Milano). La cucina italiana oggi nel mondo. Intervengono Margarita Fores, Casa Artusi Filippine, Premio Marietta 2013 ad honorem, e, in collegamento Skype, il Premio Artusi 2007 Gino Angelini e Marco Medaglia, presidente del CIM, Chef italiani nel mondo.
Festa Artusiana 2013: da sabato 22 giugno al 30 giugno
Nove giorni in compagnia di Pellegrino Artusi con incontri, degustazioni, concerti, mercatini, riflessioni sul cibo e le Mariette d’oggi
È inutile girarci intorno: quella Artusiana è una festa militante, in difesa e a tutela dei prodotti di qualità, nel rispetto della tradizione. Una scommessa ispirata al padre indiscusso della cucina italiana, Pellegrino Artusi, al quale, il suo comune di nascita, dedica nove giorni di riflessioni, degustazioni e incontri.
È la Festa Artusiana, l’appuntamento che in giugno (22-30) trasforma Forlimpopoli nel baricentro della cucina nazionale, grazie a oltre 150 appuntamenti fra laboratori e degustazioni, e una ventina di incontri imperniati sulla cultura del cibo. Un grande palcoscenico del gusto ai piedi della rocca trecentesca, in pieno centro storico, dove le strade vengono rinominate e i vicoli e le piazze si caratterizzano come veri e propri percorsi gastronomici. Tutto questo grazie a oltre 60 ristoranti allestiti appositamente per la festa che si aggiungono a quelli già attivi a Forlimpopoli.
Peculiarità dell’appuntamento artusiano è quello di affiancare il cibo inteso come piacere del palato, alla riflessione culturale e sociale della tavola: al suo uso consapevole, la sua sostenibilità ambientale, la tipicità, per citare alcuni temi. In questa direzione, diversi gli appuntamenti e gli incontri di alto livello, in compagnia di studiosi e ricercatori universitarie anche operatori del settore.
Tutti gli appuntamenti della Festa Artusiana: http://www.festartusiana.it/
Festa Artusiana 2013: QUI il Programma completo dal 22 giugno al 30 giugno
Premio Artusi 2013 all’italoamericana Mary Ann Esposito
La cucina italiana fatta conoscere a milioni di americani
La consegna del riconoscimento in settembre. Nel corso della Festa Artusiana (22-30 giugno) i Premi Marietta ad Horem a Miro Mancini e Margarita Fores
La cucina italiana negli Statesda oltre vent’anni ha un’illustre ambasciatrice che porta le nostre ricette nelle case di milioni di americani. La storia è quella di MaryAnn Esposito, creatrice e conduttrice della serie TV su PBS, “Ciao Italia con Mary Ann Esposito”, nome tra i più celebri negli Stati Uniti. A lei la città di Forlimpopoli consegnerà il Premio Artusi 2013, prestigioso riconoscimento assegnato a coloro che si distinguono per l’originale contributo dato alla riflessione sui rapporti fra l’uomo e il cibo, in passato assegnato a personaggi dello spessore di Wendell Berry (2008), Serge Latouche (2009), DonLuigi Ciotti (2010), Oscar Farinetti (2011), Andrea Segrè (2012). Una scelta, quella di Mary Ann, in perfetta sintonia con il tema della Festa Artusiana 2013, incentrato sulla cucina italiana nel mondo.
Il Premio Artusi 2013 le sarà conferito, si legge nella motivazione, “per la straordinaria opera di diffusione della cucina italiana negli Stati Uniti d’America. Sia attraverso la produzione televisiva sia attraverso le numerose pubblicazioni, in un lavoro volto al recupero della migliore tradizione territoriale e alla valorizzazione della cucina domestica, cuore della mission di Casa Artusi”.
Secondo la consuetudine delle ultime edizioni, il Premio le sarà consegnato nel prossimo mese di settembre (sabato 14) e non in occasione della Festa Artusiana (22-30 giugno) a Forlimpopoli. Nel corso della Festa Artusiana, invece, saranno consegnati i due Premi Marietta ad honorem, che affiancano il Premio Artusi, assegnati quest’anno al pasticcere di fama internazionale Miro Mancini e all’ambasciatrice della cucina italiana nelle filippine Margarita Fores.
Chi è Mary Ann Esposito.
Autenticità, storia e tradizione: sono le tre parole che rappresentano Mary Ann e la firma del suo stile culinario, che ha fatto di lei una dei cuochi televisivi più amati in America.
In quanto creatrice e conduttrice della serie TV su PBS, “Ciao Italia con Mary Ann Esposito”, ha portato questi tre valori nelle case di milioni di americani.
Quest’anno la serie televisiva, fruibile praticamente in tutti gli stati degli Usa, raggiunge il suo apice con la ventunesima stagione, diventando la più lunga serie televisiva incentrata sulla cucina nella storia della televisione.
Per Mary Ann l’arte della cucina italiana è uno stile di vita. Quando era una ragazzina a Depew, New York, osservava le sue nonne italiane mentre preparavano bellissimi piatti della grande tradizione regionale. Entrambe le nonne, una siciliana e l’altra napoletana, erano nate in Italia ed erano cuoche professioniste. Così Mary Ann ha maturato un profondo gusto per il cibo e la cucina italiani. Ma è stato un viaggio in Italia a determinare la scelta di condurre un programma televisivo per soddisfare il suo amore per la cucina. Così è nato “Ciao Italia”.
Attraverso questa importante serie televisiva, ma anche attraverso partecipazioni in altri programmi in TV (come “The Today Show”, “Regis and Kelly”, “QVC”, “The Food Network”, “Discovery Channel” e “FOX”, per non parlare di “Martha Stewart Radio”, “RAI International”, “The Victory Garden”, “Simply Ming” e molti altri!) è riuscita a condividere quelle lezioni di cucina apprese da piccola, insieme a spettatori di tutto il mondo.
Mary Ann ha collaborato con gli chef più rinomati al mondo come Julia Child, Todd English, Daisy Martinez, Sara Moulton, Jacques Pepin, Martin Yan e tanti altri. Moltissime sono le organizzazioni che hanno riconosciuto gli sforzi di Mary Ann di preservare le tradizioni che caratterizzano il cibo e la cultura italiani. La Johnson and Wales University ha premiato Mary Ann con il Distinguished Author Award (“L’Autore che si è distinto”), il St. Anselm College le ha conferito un dottorato ad honorem per la sua dedizione all’insegnamento e al preservare l’autentica cucina italiana. Più recentemente, la “Italian Trade Commission” l’ha nominata onorevole della Camera della Fama.
Nel 2009 l’OSIA (Ordine dei Figli Italiani in America) ha premiato Mary Ann con il premio “Lifetime Achievement in the Culinary & Cultural Arts of Italy” (Successo a vita nelle arti culinarie e culturali d’Italia). Per promuovere la ricchezza storica e i costumi degli italoamericani, Mary Ann prende parte sia all’OSIA che alla NIAF (Fondazione Nazionale Italo-Americana). Come membro della NIAF, Mary Ann è la portavoce degli annunci pubblici della fondazione stessa. Ha anche invitato a partecipare al suo programma alcuni membri della NIAF, come l’ultimo presidente, il Dr. A. Kenneth Cingoli.
La partecipazione attiva di Mary Ann sia in OSIA che nella NIAF, è stato motivo di ispirazione per la fondazione della Mary Ann Esposito Foundation. L’obiettivo della Fondazione è quello di dare continuità alla tradizione della cucina italiana negli USA, dando un’adeguata istruzione alle future generazioni, anche con utilizzo, ove possibile, di prodotti italiani. Mary Ann è anche l’autrice di dodici libri sulla cucina italiana e pubblica spesso sul blog dei giornali online Huffington Post e il Boston Herald. Inoltre, scrive alcune colonne per alcuni dei maggiori giornali e riviste Italoamericani.
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