Intervista esclusiva a Maurizio Martina Sottosegretario con delega all'Expo - 1 luglio Forum con i presidenti delle regioni su agroalimentare e filiera turistica - InformaCibo

Intervista esclusiva a Maurizio Martina Sottosegretario con delega all’Expo – 1 luglio Forum con i presidenti delle regioni su agroalimentare e filiera turistica

di Informacibo

Ultima Modifica: 27/06/2013

di Donato Troiano

Parma 27 giugno 2013. A cinque anni dalla aggiudicazione di Expo, che Milano conquistò il 31 marzo 2008 a Parigi, e a due anni dall’apertura dei cancelli fissata al primo maggio 2015, dopo una lunga fase caratterizzata da ritardi e polemiche, , in queste ultime settimane c’è stata una accelerazione voluta dal Presidente del Consiglio, Enrico Letta, con la nomina a Commissario unico di Giuseppe Sala (già commissario generale e commissario straordinario del governo) che ora ha i pieni poteri per superare intoppi e pastoie procedurali e dare fiducia agli oltre 130 Paesi che devono iniziare a realizzare i padiglioni.

Giuseppe SalaL’altra scelta importante è stata la nomina di Maurizio Martina (foto a sinistra) a sottosegretario con delega all’Expo. Una scelta politica per mettere in primo piano l’agroalimentare e le sue tante sfaccettature.

Proprio a Martina INformaCIBO si è rivolto per una intervista a tutto campo sui temi e sui progetti a breve e medio termine.

Secondo stime della Camera di commercio di Milano gli investimenti dei Paesi partecipanti ammonteranno a più di tre miliardi di euro mentre i flussi turistici potrebbero generare dieci miliardi di produzione aggiuntiva.

Forse l’Expo non potrà guarire tutti i mali che attanagliano il nostro Paese ma questi dati, insieme ai 130 mila visitatori al giorno previsti, ci dicono che l’Esposizione di Milano, se ben sfruttato, potrebbe diventare un’opportunità unica per il nostro sistema Paese.

Una cosa che sembra aver compreso Martina, Sottosegretario di Stato presso il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali con delega all’Expo, se come primo atto di lavoro ha già fissato per il prossimo 1 luglio un Forum di tutte le Regioni d’Italia. E non a caso Martina, nell’intervista al nostro giornale, parla di lavoro di squadra fra Governo, Istituzioni locali, sistema agroalimentare italiano e turismo per un evento che debe diventare catalizzatore di crescita e di occupazione.

La prima domanda che INformaCIBO rivolge a Martina è proprio sull’appuntamento con le Regioni fissato per il prossimo 1 luglio. Si parla di un Expo come occasione non solo per la Lombardia ma per l’intero paese ma in concreto come si può raggiungere questo obiettivo in particolare sui due fronti più importanti, l’agroalimentare e il turismo?

Il 1 luglio con i presidenti delle regioni -afferma Martina- discuteremo proprio di tutto questo. Avvieremo dei percorsi di lavoro capaci di intrecciare tutti i territori regionali, l’agroalimentare e la filiera turistica. Si tratta di ragionare su come le regioni vogliono essere presenti nel sito espositivo ma anche di pensare a come consentire al flusso di visitatori che arriverà su Expo (20 milioni di persone) di fare tappe nelle nostre regioni e città di tutta la penisola”.

Appena ha ricevuto la delega dal Consiglio dei ministri per Expo 2015 lei ha dichiarato l’importanza e la necessità di intensificare il lavoro di squadra fra Governo, Istituzioni locali e Società di gestione, come intende portare avanti questo obiettivo a due anni dall’esposizione milanese?

Si tratta –risponde Martina– da un lato di mettere a sistema il lavoro che fin qui è stato fatto, dall’altro di accelerare sul fronte progettuale e contenutistico da parte dei vari soggetti coinvolti: Ministeri, Regioni,enti locali e organizzazioni del mondo della produzione, del sociale e della filiera agroalimentare”.

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta ha detto che l’Expo rappresenta una delle priorità del governo e l’esecutivo “misurerà l’efficacia del proprio operato anche dal successo che avrà l’Expo di Milano” allora Le chiedo quali devono essere le scelte prioritarie su cui puntare nel breve e medio periodo?

L’Italia deve rappresentare al meglio le potenzialità della sua filiera agroalimentare dentro il contesto del grande tema della sicurezza alimentare, le nuove sfide del futuro sul come produrre cibo, partendo dalla nostra straordinaria esperienza di qualità e sostenibilità”.

Il Commissario unico Giuseppe Sala durante Tuttofood ha detto che l’ Expo non è un evento commerciale e siamo d’accordo, ma non c’è dubbio che per le aziende attive nel settore Food, almeno a livello di vetrina, l’Esposizione Universale apre delle importantissime opportunità, come si può creare attenzione verso l’agroalimentare italiano e le industrie alimentari?

Intanto EXPO è un evento essenzialmente politico-istituzionale”, e qui la risposta di Martina è in sintonia con quella di Sala ma poi aggiunge, “tuttavia le occasioni per presentare al meglio il nostro comparto agricolo e agroalimentare non mancheranno sia all’interno dell’esposizione che nel percorso di avvicinamento nei territori. Penso che in particolare con Padiglione Italia si possono trovare le sinergie giuste per esaltare il meglio della nostra filiera”.

I temi della Dieta equilibrata e ricchezza enogastronomica, tracciabilità e sicurezza alimentare con l’Efsa di Parma in primo piano, possono lasciare un segno nel nostro Paese anche dopo l’esposizione del 2015?

Assolutamente si!” è la chiara risposta del sottosegretario che precisa, “questi dovranno essere tasselli fondamentali della presenza italiana in Expo. Aggiungo che non sarà indifferente il quadro delle iniziative di confronto internazionale che costruiremo in quei sei mesi di esposizione. C’è la possibilità concreta di chiamare a discutere di questi temi”.

A questo punto vorremmo chiedere a Martina un parere sull’infelice uscita del sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, che a Panorama ha detto di giudicare negativamente la ristorazione del nostro Paese, ma sorvoliamo e gli chiediamo se il turismo legato all’enogastronomia potrebbe essere un asset importante per richiamare i visitatori/turisti, non solo a visitare i padiglioni dell’Expo, ma anche per riscoprire le potenzialità turistiche e alimentari di tutto il nostro Bel Paese. A questo proposito, chiediamo, ci sono già delle idee su come “catturare” i turisti eno-gastronomici?

Ci sono già delle piste di lavoro interessanti con diverse realtà del settore, nelle prossime settimane verranno ulteriormente sviluppate e presentate. Io non ho dubbi sulla centralità che deve avere l’enogastronomia italiana in Expo. È una delle nostre carte migliori e dovremo saperla giocare davvero al meglio“.

Da queste risposte e dagli impegni presi ultimamente dal premier Letta, dal presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, e dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, si capisce che la macchina dell’Expo, anche se sconta i gravi ritardi, è ora sulla buona strada.

L’altro appuntamento importante, dopo quello del 1 luglio con le Regioni, è stato fissato per il 5 luglio a Palazzo Chigi quando si riunirà la prima riunione della Commissione di coordinamento che vedrà riuniti, oltre al Presidente Letta anche tutti i Ministri, il Sindaco di Milano Pisapia, il Presidente della Regione Maroni, il Commissario unico Giuseppe Sala e la Commissaria del Padiglione Italia Diana Bracco.

Martina coordinerà i lavori per fare il punto sulle iniziative che ogni Ministero sta mettendo in cantiere per consolidare l’intreccio tra le industrie culturale e turistica. Sul tavolo ci sono le ricadute sul territorio, incluse quelle occupazionali, e poiché si parla di 200mila posti di lavoro legati all’appuntamento del 2015, si tratterà di una riunione dalla grande importanza strategica, a pochi mesi dalla consegna delle aree ai Paesi su cui sorgeranno i diversi Padiglioni.

Da segnalare infine per domenica 7 luglio una iniziativa voluta da Roberto Maroni a Monza, un grande evento con il Preidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Letta per lanciare il “World Expo Tour della Regione. Questa è la Lombardia del fare”.

Da parte di INformaCIBO, infine, ricordiamo che proprio ieri abbiamo presentato presso la Camera di Commercio di Parma  La Giornata Mondiale delle Cucine regionali italiane nel segno dell’Expo” che ha ricevuto il patrocinio di Expo 2015, e che vedrà la partecipazione degli chef di rinomati ristoranti di New York, Bangkok (Thailandia), Seoul (Corea del sud), Ankara (Turchia), Hong Kong, Shanghai, Pechino (Cina), Tokio (Giappone), Dubay, Boracay (Philippine), Mosca, Montecarlo, Providence (Usa), El Jadida (Marocco), Ohau (Hawaii), Milano, Roma, Venezia, Parma tutti impegnati a preparare piatti della cucina regionale italiana il prossimo 23 luglio.

Un evento che si protrarrà fino al 2015e che si svolge in collaborazione con il CIM (Associazione degli Chef italiani nel Mondo), di Ciao Italia (Ristoranti italiani all’estero) e l’UIR, Unione italiana ristoratori.

Il profilo di Maurizio Martina

Sono nato il 9 settembre 1978 a Calcinate e vivo a Mornico al Serio. Mio padre e mia madre hanno sempre lavorato in fabbrica, mentre i miei nonni erano contadini. Ho un fratello artigiano e una sorella impiegata. Sono laureato in Scienze Politiche.

Dal 2007 sono sposato con Mara, nel luglio 2008 è arrivata Giorgia e nel giugno 2011 Andrea, i nostri due splendidi bimbi.

La politica è sempre stata la mia grande passione, già dai tempi in cui frequentavo l’Istituto Agrario di Bergamo; mi sono impegnato nella Sinistra Giovanile fino a quando, nel 2004, sono stato eletto segretario dei DS bergamaschi.

Successivamente sono passato alla guida dei DS lombardi. Alle primarie dell’ottobre 2007 sono stato eletto segretario del Partito Democratico della Lombardia; incarico riconfermato nell’ottobre 2009.

Nel 2010 sono stato eletto Consigliere regionale e sono stato rieletto nel 2013, carica dalla quale mi sono dimesso dopo essere stato nominato, il 2 maggio dello stesso anno, Sottosegretario di Stato presso il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Sono un grande tifoso dell’Atalanta.

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Capo Redattore