C'era un altro Gusto a Milano Golosa, l'evento ideato dal gastronauta Davide Paolini - InformaCibo

C’era un altro Gusto a Milano Golosa, l’evento ideato dal gastronauta Davide Paolini

di Informacibo

Ultima Modifica: 16/10/2013

Milano 16 ottobre 2013. C’era un altro Gusto a Milano Golosa nello scorso fine settimana.

Tra Consorzi di Tutela (in prima fila quello del Parmigiano Reggiano), mostre fotografiche di grande spessore culturale (“Scanno, la serie completa” del grande artista Mario Giacomelli), incontri e Forum dei protagonisti della vera ristorazione di qualità (presente l’intero vertice e i cuochi dell’UIR – Unione Italiana Ristoratori), dolci d’eccellenza (i panettoni e i dolci della festa del poliedrico Dario Loison), la verticale di salami (con il salumificio Magrotti di Montesegala in provincia di Pavia), il ficatum (foie gras) della Corte dell’Oca di Gioacchino Palestro di Mortara (Pavia).

Ma anche la Vera Passata di Pomodoro (con la Pera d’Abruzzo della Tenuta Fragassi), i dolci artigianali di Dolci Terre di Grottaminarda (Avellino), il miele al lampone di Mirko Bagini in Valtellina, le birre artigianali (alla frutta, e anche quelle affinate in barrique), gli insaccati di La piola a Ponte Nizza (Pavia), i vini di grande pregio (quelli dell’Azienda Santa Barbara in località Barbara in provincia di Ancona).

E ancora, presenti i grandi pastifici (quello di Benedetto Cavalieri di Maglie in provincia di Lecce con le ultime novità), gli immancabili latticini (con la Mozzarella di bufala campana) e molto altro ancora, Milano Golosa, ideata e organizzata da Davide Paolini, in collaborazione con V-Lab, azienda polifunzionale che incorpora diversi marchi importanti e svoltasi presso l’ex cartiera ottocentesca e oggi frutto di recupero industriale Progetto Calabiana Milano (Via Calabiana 6), ha chiuso i battenti dopo tre giorni di interrotto via vai di gourmet e appassionati di cose buone.

A Milano Golosa anche la nuova Pasta Bio di Benedetto Cavalieri di Maglie

I grandi vini abruzzesi per struttura, corpo, longevità e profumo

Diciotto le etichette abruzzesi presenti ed esposte a Milano Golosa e fatte apprezzare dai sommelier Ais addetti allo stand.

Una scelta precisa quella del Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, di esporre, fare solo degustare senza vendere per diffondere la cultura di un vino “nato in un territorio ad esso vocato – ha detto il Presidente del Consorzio Tonino Verna – che dal mare alla montagna regala ai nostri vigneti caratteristiche organolettiche uniche. Prova – ha aggiunto – ne è proprio il Montepulciano d’Abruzzo che, con le migliori etichette della carta di ogni singola cantina, ha raccontato quel cammino di qualità che ha reso il vino abruzzese capace di competere con quelli dei territori più blasonati”.

La nuova mission dell’UIR, valorizzare la ristorazione dal lato dell’Impresa

Savino Vurchio (a destra), direttore dell’ UIR, e (da Sx) Mario Palmieri, Davide Paolini, Igles Corelli e Bruno Marsico

Savino Vurchio, direttore dell’ UIR, da circa un anno sta lavorando per dare una impronta nuova e manageriale ai ristoratori associati all’ Unione Italiana Ristoratori. E i primi frutti cominciano già ad arrivare.

La prima scelta, compiuta da Vurchio,  è stata quella di coinvolgere in questa mission un professionista con i fiocchi, Mario Palmieri, già vicepresidente FIPE fino al 2012, uno che conosce in profondità i problemi della categoria, e poi una serie di bravi consulenti a cominciare dal giornalista Davide Paolini, gastronauta per eccellenza.

E’ stato proprio Davide Paolini a mettere a disposizione dell’UIR gli spazi di Milano Golosa per lo svolgimento del primo forum dell’Unione Italiana Ristoratori, un luogo dove esaminare le questioni fiscali, legali, commerciali, gestionali e di sviluppo dell’impresa Ristorante.

Perchè parte proprio dal trasformare il Ristorante in una vera “impresa” il nuovo volto che si sta dando l’associazione che, fondata nel 1971, unisce oggi oltre 150 ristoranti e dove l’arte della cucina, della cantina e della tavola e dell’ospitalità, sono ingredienti fondamentali per offrire al cliente tutto quanto si aspetta di trovare fuori dalle mura domestiche.

Per questo lavoro Savino Vurchio e Mario Palmieri, come è stato spiegato durante il Forum, saranno coadiuvati anche da un team di avvocati e commercialisti pronti a dare le adeguate risposte ai ristoratori/imprenditori sempre più confusi tra impegni e scadenze varie.

“Noi siamo una associazione non politicizzata -ha detto Palmieri- e vogliamo far contare di più ogni ristoratore associato. La situazione è difficile ma non vogliamo continuare a parlare sempre della crisi ma sottolineare le opportunità che si presentano davanti ad ogni realtà ristorativa”.

“Oggi il nostro comparto è fragile -hanno affermato Vurchio e Palmieri- e la strada per rafforzarci è proprio quella di valorizzare la ristorazione dal lato imprenditoriale, dal lato dell’impresa”.

“La conoscenza dei meccanismi di gestione, gli interventi possibili di riduzione dei costi -ha precisato Paolini- sono di pari importanza alla creazione di un nuovo piatto o del menu stagionale”.

Nel dibattito è intervenuto lo stellato Igles Corelli e tanti altri chef insieme a commercialisti, avvocati ed esperti.

La nuova UIR, che ultimamente ha duplicato gli iscritti e rappresentano ben 150 milioni di euro di fatturato, sono una realtà ben viva nel panorama della ristorazione italiana e pronti a cogliere, proprio a cominciare dall’Expo 2015, le grandi opportunità che il comparto, se rinnovato può offrire.

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano a Milano Golosa per sostenere lo “spreco zero”

Igino Morini, responsabile dell’Ufficio stampa del Consorzio del Parmigiano Reggiano illustra il ricettario “SmartCooking – creare cultura in cucina”

“Il tema di Milano Golosa, “Conoscere, Fare, Assaggiare per non sprecare”, sembra proprio copiato dalle ultime iniziative messe in campo dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. L’argomento del recupero del cibo e dello “spreco zero” è stato infatti il tema su cui il Consorzio ha impostato molte recenti iniziative di informazione al consumatore.

E la presenza alla manifestazione di Paolini è stata l’occasione per i dirigenti del Consorzio di illustrare ai giornalisti e al pubblico questa loro strategia.

E’ stato presentato a Milano il nuovissimo ricettario “SmartCooking – creare cultura in cucina”. Questo libro di ricette rappresenta il frutto di una iniziativa web lanciata a maggio dal Consorzio: la Parmigiano Reggiano Chef, una competizione di ricette ispirate al mondo dello SmartCooking, tendenza innovativa orientata alle buone abitudini, per una maggiore valorizzazione del cibo, attraverso la riduzione degli sprechi, la riscoperta di ingredienti dimenticati e il riutilizzo degli avanzi. Al termine della competizione, una giuria di chef stellati appartenenti all’associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi ha selezionato trenta ricette che sono entrate a far parte dell’esclusivo ricettario “SmartCooking”, presentato e distribuito proprio a Milano Golosa.

Le croste di Parmigiano cucinate dallo chef Romani messe all’interno di un vasetto pronto per essere degustato

Si è anche svolta una singolare degustazione mai vista prima; infatti, oltre alle scaglie di Parmigiano Reggiano, sono state offerte le croste cucinate dallo chef Ugo Romani del Ristorante Romani di Vicomero di Torrile, Parma. La crosta del Parmigiano Reggiano è totalmente edibile e, se preparata con cura, diventa buona e gustosa. Purtroppo molti, non conoscendo un modo per cucinarla, la gettano tra gli scarti.
Non poteva mancare le degustazioni di diverse stagionature di Parmigiano Reggiano: 24, 36, 48 mesi fino alla vetta dei 110 mesi. Un vero viaggio attraverso il tempo con il caseificio Gennari di Collecchio (PR).

Si è anche tenuto un incontro nell’ambito “Università della spesa” dove si è illustrato al pubblico presente come riconoscere, scegliere, acquistare e conservare il vero e unico Re dei formaggi.

E per finire, c’è stata anche la presentazione del “Kit Degustazione Parmigiano Reggiano Academy”, una confezione che propone 4 diverse stagionature e che permette di fare – da autodidatti e in compagnia – una completa esperienza sensoriale seguendo gli incontri di assaggio via web proposti dalla Parmigiano Reggiano Academy.

Vai QUI per vedere come gustarlo

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Capo Redattore