Expo 2015: Vertice operativo a Milano con quattro ministri per discutere di risorse e infrastrutture
di Informacibo
Ultima Modifica: 03/03/2014
Milano, 3 marzo 2014. Stamane a Milano nella sede dell'Expo spa di via Rovello il nuovo Governo verifica 'lo stato dell'arte' di Expo 2015 in un vertice alla presenza di quattro ministri, Maurizio Martina (nella foto), ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture, Federica Guidi, ministro dello Sviluppo Economico e Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e Giuseppe Sala, commissario unico per Expo 2015.
In via Rovello presenti anche Giuseppe Sala, commissario unico per Expo 2015, Piero Fassino, presidente dell'Anci, Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche e coordinatore della Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni, Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, Diana Bracco, Commissario Generale del Padiglione Italia, e Francesco Paolo Tronca, Prefetto di Milano.
Maurizio Martina
"Il dossier Expo e' un dossier fondamentale a Palazzo Chigi". E' stato il ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, a garantire l'interesse del premier Matteo Renzi per Expo, nonostante la sua assenza oggi alla riunione milanese alla quale sono presenti 4 ministri. "Questa riunione – ha detto Martina – e' stata concepita con il presidente e del consiglio, insieme abbiamo ritenuto fosse e' utile fare una riunione di questa natura. Naturalmente il premier arrivera', si tratta solo di capire quando in un'agenda fitta e complessa. Il dossier Expo – ha comunque assicurato Martina – e' un dossier fondamentale".
Ancora Maurizio Martina nel corso dell’incontro “Milano città di Expo”
“Si vedrà con i fatti che anche questo governo intende supportare la sfida di Milano e di Expo. non capisco letture sofisticate o polemiche inutili. Conta la sostanza, sostanza che è fatta di scelte e di impegni concreti”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina nel corso dell’incontro “Milano città di Expo”. Secondo Martina è un fatto importante che “Stamattina, fra primi atti del governo, come collettivo, siamo venuti qui e abbiamo ragionato di dossier che il commissario Sala e gli altri attori fondamentali di Expo ci hanno messo sul tavolo”.
Non solo infrastrutture ma anche scelte di politica generale. “Abbiamo iniziato a fare questo e lo abbiamo fatto il lunedì successivo alla fiducia data a questo governo. Serve un approccio pragmatico basato su 3 – 4 linee di azione”.
Tra queste il tema della ricettività, lo sviluppo dell’operazione paese intorno ai beni culturali e al territorio. Sulla questione delle opere “aldilà della lodevole iniziativa di Maroni da tempo stiamo lavorando sulle infrastrutture. Arriviamo da un tempo in cui facevamo elenco delle infrastrutture di Expo che non terminavano più. Serve identificare le priorità che non si possono sgarrare, e poi il quadro delle operazioni, prendendoci le nostre responsabilità”.
Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: "Le persone che arrivano a Milano vogliamo che non girino l’Europa ma restino in Italia”.
“Sono molto ottimista anche se non si può nascondere il fatto che non si può più perdere neanche un giorno. Saremo capaci di avere una citta viva e vivace e un grado di dare risposte alle esigenze poste da Expo come quella della mobilità”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Ogni giorno ricevo delegazioni che chiedono cosa possono fare per vivacizzare questa manifestazione e vogliono che ci sia anche una presenza culturale dei loro paesi. Ogni mese ci saranno una serie di eventi che avranno come tema un ‘icona che abbiamo preparato per ogni mese come Michelangelo o Fontana e la Scala sarà aperta 7 giorni su 7”. Ancora altro tema affrontato oggi:
“Le persone che arrivano a Milano vogliamo che non girino l’Europa ma restino in Italia”. “Un po’ ci siamo già preparati con la Settimana della famiglia con il Papa quando da soli siamo riusciti a dare risposte sul piano della mobilità e della sicurezza. Ora il Governo si è impegnato e tutte le istituzioni insieme per lavorare su questi temi. Vogliamo che Milano non sia solo una citta vetrina di cose belle ma anche una vetrina di idee e metta insieme tutti coloro che si occupano di lotta agli sprechi per arrivare a un impegno comune”.
Il commissario straordinario di Expo Giuseppe Sala: 137 Paesi un calcolo realistico
Expo costa “1,3 mld di denaro pubblico” che equivalgono “a un miliardo di lavori a cui si aggiungono 350, 400 milioni messi in campo dalle imprese partner. I soldi pubblici sono ampiamenti compensati da investimenti di altri paesi e delle aziende”. Lo ha detto il commissario straordinario di Expo Giuseppe Sala.
“Non e’ una questione di soldi, le risorse sono quelle giuste, il problema e’ la velocita’ negli ultimi 14 mesi, dato che il maltempo ha inciso” spiega il Commissario Unico di Expo 2015 Giuseppe Sala, sempre a margine dell’incontro tenutosi oggi a Milano.
“Stiamo reagendo con alcune mosse”. “La prima e’ passare a 20 ore di lavoro su 24, la seconda e’ quella di velocizzare la discussione con i Paesi, affinche’ noi facciamo per loro scavi e fondazioni. Nei prossimi giorni partiranno 10 cantieri. Questo agevolera’ molto anche Paesi in ritardo, che stiamo forzando a presentare i loro progetti”. Non tutti i partecipanti, pero’, hanno accolto la proposta italiana: la Germania e la Svizzera, ad esempio, faranno da se’ scavi e fondazioni. “La Svizzera e’ partita molto presto” e “sono sempre stati i primi della classe da tanti punti di vista”, commenta. “A oggi, hanno lavorato per Expo 1100 aziende”, sottolinea, “per 800 milioni di euro di affidamento lavori”. Infine, sul fronte legalita’, “la vigilanza e’ d’obbligo. Da febbraio 2012 ci sono state solo 2 interdittive: Elios”, rientrata dopo la sentenza del Tar, “e Ventura, 2 mln di euro su 1,3 mld di euro, che e’ immediatamente uscita grazie ai protocolli”.
“Per noi e’ vitale che gli Stati Uniti confermino la loro presenza a Expo, ci aspettiamo una conferma con la venuta del presidente Obama il 27 marzo”. “Abbiamo, anche, colloqui attivi con la Norvegia”, aggiunge Sala, “che sembrava fosse destinata a non venire e, invece, sta manifestando una grande intenzione”. “Quindi, il calcolo di 137 Paesi ci sembra realistico”, conclude.
Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, ha presentato alcune proposte. Per le infrastrutture connesse all'Expo – ha spiegato Maroni – chiediamo 1,623 miliardi di euro e altri 600 milioni per la deroga al patto di stabilita' per i comuni lombardi. Confidiamo in una rapida e positiva risposta dal governo, noi garantiamo leale collaborazione".
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, durante la conferenza stampa che si e' tenuta al termine del vertice, gli ha risposto: "Non c'e' alcuna sorpresa nelle proposte avanzate".
"L'obiettivo odierno e' stato quello di fare il punto della situazione e di assumersi le proprie responsabilita'. Il Governo guidato da Matteo Renzi usera' lo stesso metodo di concretezza del precedente esecutivo", ha aggiunto Lupi, sottolineando la necessita' di "individuare le opere strettamente connesse a Expo, che dovranno essere pronte per il 1* maggio 2015; bisogna individuare quelle opere connesse all'Esposizione Universale che non si realizzeranno per Expo, ma che devono essere calendarizzate".
Nel sottolineare l'interesse del Governo per Expo, Lupi ha annunciato che "in questo mese alcuni funzionari del ministero delle infrastrutture si trasferiranno permanentemente a Milano, molto probabilmente nella sede della Regione Lombardia. Nell'incontro di oggi sono state affrontate altre due questioni: la prima riguarda i servizi del trasporto pubblico locale. Bisogna lavorare per individuare l'impatto di Expo sull'erogazione dei servizi e mettere in campo le risorse necessarie. Il secondo tema riguarda invece il turismo, con particolare attenzione agli aeroporti. E' necessario che Expo diventi un'opportunita' di rilancio per il Paese".
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