Graziano Prà, il nuovo Soave è “Wild”
Fratello selvaggio del classico Otto, la nuova proposta della cantina veneta nasce da lieviti indigeni e fermentazione spontanea
di Simone Pazzano
Ultima Modifica: 11/06/2024
La proposta di vini di Graziano Prà diventa più “selvaggia”. Il vignaiolo veneto di Monteforte d’Alpone (VR) presenta infatti Wild, il suo primo Soave DOC Classico nato da lieviti indigeni e fermentazione spontanea. Un nuovo vino che si aggiunge alla gamma di etichette dell’azienda, da sempre impegnata nel raccontare il territorio attraverso una produzione caratterizzata da uve autoctone coltivate in regime biologico.
Wild, le caratteristiche del nuovo arrivato
Come suggerito dal nome, Wild si presenta come il fratello “selvaggio” di Otto, lo storico Soave DOC Classico con cui Graziano Prà ha esordito nel mondo del vino nel 1983. Come il fratello maggiore, anche Wild è un monovitigno Garganega, ma proviene esclusivamente dalla UGA Ponsara, un’area caratterizzata da suoli vulcanici molto scuri e da un clima particolarmente fresco. La vinificazione avviene con il solo utilizzo di lieviti indigeni, naturalmente presenti sulla buccia degli acini, e una conseguente fermentazione spontanea. Questa scelta permette di esprimere al meglio il carattere vulcanico delle terre del Soave.
Il risultato è un vino dal colore giallo paglierino, con sentori fruttati di fiori di campo, mandorla e mela gialla. Al palato si ritrovano la freschezza minerale e la decisa sapidità tipiche dei vini da suolo vulcanico, che lo rendono perfetto per aperitivi con salumi e formaggi freschi, ma anche con crudi di pesce, zuppe, risotti leggeri e secondi con pesce alla griglia.
Immancabile il tappo a vite
Come per le altre etichette dell’azienda – ad esclusione di Amarone e Valpolicella Ripasso – anche per Wild Graziano Prà ha scelto il tappo a vite, chiusura in cui la cantina veneta crede molto per garantire la qualità del vino nel tempo, valorizzandone la longevità e permettendogli di riflettere le peculiarità del terroir e dell’annata.
La scelta del tappo a vite è frutto di anni di ricerca e sperimentazione da parte di Graziano Prà, convinto che questa soluzione sia la migliore per produrre vini buoni nel tempo, senza difetti, puliti ed eleganti. Il tappo a vite supporta infatti la longevità dei vini, permette loro di evolvere correttamente in bottiglia senza distorsioni o variazioni, garantisce una sigillatura perfetta evitando contaminazioni e preservando profumi e fragranze. Inoltre, è facile da utilizzare e un alleato per il trasporto del vino, aspetto fondamentale per un’azienda come quella di Graziano Prà che lavora molto con i mercati esteri.
Un’azienda, un territorio da valorizzare
Wild si inserisce perfettamente nella filosofia produttiva di Graziano Prà, da sempre orientata alla valorizzazione del territorio attraverso vini eleganti, longevi e senza difetti. In cantina vengono adottate scelte precise come l’utilizzo della pressatura soffice, la vinificazione con il solo mosto fiore, le basse temperature di fermentazione per mantenere il frutto e l’uso di gas inerte per prevenire il contatto con l’ossigeno. Ogni passaggio è studiato per raggiungere l’obiettivo di qualità, lavorando il vino il meno possibile e utilizzando energie rinnovabili.
L’azienda di Graziano Prà si estende su 40 ettari tra le colline del Soave, su suoli di origine vulcanica, e 8 ettari nella Valpolicella, su terreni calcarei influenzati dalle correnti fredde dei Monti Lessini. Qui vengono coltivate le varietà autoctone Garganega e Trebbiano per il Soave, Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta per la Valpolicella. Oltre a Wild e Otto, la gamma dei vini comprende il cru Monte Grande, Staforte, Colle Sant’Antonio, il Passito Bianco delle Fontane per il Soave; Valpolicella, Ripasso, Amarone e Valpolicella Superiore per la Valpolicella.
Nel 2023 l’azienda ha aperto al pubblico anche la tenuta Monte Bisson, un antico podere ristrutturato e trasformato in un agriturismo di charme tra i vigneti, a pochi chilometri dalla cantina. Un luogo dove gli appassionati possono soggiornare, degustare i vini e vivere un’esperienza immersiva nel territorio del Soave, tra natura e gusto.
Con Wild, Graziano Prà aggiunge dunque un nuovo tassello al suo percorso di vignaiolo impegnato a condurre la natura “nella giusta direzione verso un vino elegante e prezioso“, come ama dire. Un percorso iniziato quarant’anni fa e che continua oggi con la stessa passione e dedizione, oltre a una grande volontà di sperimentare.
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