Bitto e Valtellina Casera: crescono valore e notorietà dei due formaggi Dop

Bitto e Valtellina Casera: crescono valore al consumo e notorietà dei due formaggi Dop

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 10/03/2023

Cresce il valore al consumo di Bitto e Valtellina Casera, i due formaggi Dop simbolo della Valtellina. Un risultato ancora più significativo perché raggiunto in un anno segnato dall’eccezionale siccità, che ha comportato una forte carenza di foraggi e, di conseguenza, di latte, mettendo a dura prova il comparto lattiero-caseario italiano.

Solo nella provincia di Sondrio, sottolinea Marco Deghi, presidente del Consorzio di Tutela Valtellina Casera e Bitto (CTCB), “c’è stato un picco del 25% in meno di latte. Queste criticità hanno portato a una produzione complessiva di 16.747 quintali, 14.891 per il Valtellina Casera e 1.856 per il Bitto, con cali produttivi nell’ordine del 5,9% per il Valtellina Casera e addirittura del 14% sul Bitto”.

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Fatturato da 14 milioni

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Veniamo ai numeri: nel 2022 il valore al consumo raggiunto dalle due Dop è stato di 26,8 milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto all’anno precedente.

A fare da traino è il Valtellina Casera, che con 21,5 milioni (+9%) rappresenta più dell’80% del valore dei due formaggi (il Bitto è di 5,2 milioni). Nonostante le avversità, quindi, il mercato ha tenuto grazie “alla crescente notorietà dei prodotti e alla possibilità di attingere alle scorte del precedente anno del Valtellina Casera, anche a fronte di una rimodulazione del peso medio per forma del Bitto Dop, passato da 12,5 a 11,5 kg”.

Le azioni messe in campo hanno portato a un incremento del prezzo medio per forma di circa l’8% per il Bitto e del 16% per il Valtellina Casera: così “si è potuto mantenere il fatturato alla produzione a 14 milioni di euro“.

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A chi piacciono Bitto e Valtellina Casera

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Ulteriore motivo è il lavoro esercitato dal Consorzio per valorizzare il Bitto, attraverso le campagne di comunicazione e le attività di promozione legate anche al territorio.

Secondo un’indagine condotta da SG Marketing, la notorietà dei due formaggi tra gli italiani è cresciuta del 5% per quanto riguarda il Bitto e del 2% per il Valtellina Casera. Oggi le due Dop valtellinesi sono conosciute dal 27% dei connazionali, con picchi che, comprensibilmente, aumentano quanto più ci si avvicina alle regioni del Nord, arrivando al 57% in Lombardia.

E se il primo assaggio avviene di solito al ristorante, la maggior parte dei consumatori dopo averli scoperti continua ad acquistarli al supermercato o nei negozi specializzati. Le modalità preferite di assaggio? Vince il formaggio in purezza, seguito dalle ricette (come i pizzoccheri) e all’interno dei taglieri.

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L'Autore

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Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici