Viaggio all'interno di House of Ronin, ristorante giapponese di Milano

Viaggio all’interno di House of Ronin, nuovo ristorante giapponese di Milano

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 21/02/2022

Un viaggio al centro della cultura giapponese, per sentirsi come a Tokyo o a Hong Kong tra gli anni’70 e gli anni’90: è l’atmosfera che si respira da House of Ronin, attesissima apertura milanese dedicata alla cucina nipponica.

Tre piani, cocktail bar, sale karaoke, un club privato e diversi ristoranti che partono dall’osteria al piano terra fino all’olimpo del sushi stellato al secondo piano. Fil rouge di tutto è il Giappone, da vivere nei piatti, nell’atmosfera, nella drink list e in una serie infinita di studiatissimi rimandi di design, tra cultura pop e fascino retrò.

I ristoranti

Partiamo dai ristoranti: sono tre, uno per piano e con un’offerta completamente diversa.

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Izakaya Piccolo Ronin

A fare gli onori di casa all’ingresso c’è Izakaya Piccolo Ronin, osteria contemporanea dal tocco pop che offre un menù agile e veloce, con piatti pensati per essere condivisi per un aperitivo, una cena pre cinema o saziare l’appetito in seconda serata, meglio ancora se con il dj set live in programma da mercoledì a sabato. Si spazia tra bao, gyoza, agemono (cioè cose fritte), yakitori (spiedini di pollo), donburi (ciotole di riso), ramen e una breve selezione di dolci.

Al primo piano cambia l’atmosfera: al Ristorante Robatayaki protagonista è la robata, cioè la griglia giapponese sapientemente ammansita dallo chef Luigi Nastri.

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Il Ristorante Robatayaka

Qui l’ambiente è più raffinato, l’arredamento richiama lo stile modernista giapponese degli anni’60: ci si può accomodare ai tavoli oppure chiedere di sedere allo chef’s table, per vedere direttamente la cucina e la maestria di cuochi e fuochi.

Ancora più su c’è il tempio del sushi: si attende l’arrivo dello chef due stelle Michelin Katsu Nakaji, che sarà il padrone di casa di Omakase Sushi Restaurant.

Aperto solo a cena per un massimo di otto commensali, tutti seduti intorno al tavolo di legno dove il Maestro elargirà le sue preziosissime (probabilmente anche nel conto)  creazioni.

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Sale karaoke e Club Privato

House of Ronin è concepito come posto dove il cibo è fondamentale ma non è l’unica chiave d’accesso: al secondo piano c’è Madame Cheng’s, cocktail bar con quattro sale karaoke, una diversa dall’altra, tutte con microfoni, schermi e un’infinità di canzoni, prenotabili con cena inclusa servita in sala nel bento.

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Un piano più su e siamo nel regno del Member’s Club Arcade: qui si accede solo su invito da parte dei soci e si entra in un ambiente meno pop e più rilassato. Tavoli da biliardo, l’immancabile cocktail bar, tavoli da pocker, un palcoscenico che ospiterà una serie di spettacoli il cui programma sarà reso noto solo ai soci.

Con l’arrivo della bella stagione apriranno anche il dehor in piazza Morselli, rimessa a nuovo dal gruppo Salva tu Alma, proprietario di House of Ronin e del ristorante Pacifico, e la terrazza all’ultimo piano.

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L'Autore

giornalista

Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici