Lo chef Claudio Sadler riceve il premio alla carriera durante RistorExpo
La 23^ edizione di RistorExpo ha sancito un nuovo inizio per il mondo enogastronomico e ha riconosciuto il grande contributo di Claudio Sadler per la cucina italiana nel mondo
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 28/09/2021
Ricomincio da me. Il nuovo umanesimo enogastronomico: questo il titolo di RistorExpo 2021 che torna dopo la pausa dell’anno 2020 a causa della pandemia. In un clima di grande entusiasmo ed emozione, lo chef Claudio Sadler vede riconosciuta l’importanza della sua carriera. Negli anni, la creatività, la tecnica e la passione gli hanno permesso di rendere eccezionale la normalità.
Una carriera la sua che inizia nel 1982 con l’apertura del suo primo locale a Pavia, arrivando poi in Ripa di Porta Ticinese a Milano con l’”Osteria di Porta Cicca” nel 1986 che in pochi anni gli permette di conquistare la prima stella Michelin. L’attuale locale in via Ascanio Sforza 77 a Milano, Sadler Ristorante, corona la carriera dello chef puntando sull’alta qualità e sull’unicità del gusto.
Valorizzando la gastronomia italiana nel mondo, lo chef si è sempre distinto per la sua attività e per la promozione di una cucina senza sprechi. Oltre alle sue grandi qualità di cuoco, Claudio Sadler è presidente dell’Associazione Le Soste con cui continua la sua missione, promuovendo la collaborazione di grandi personalità e la sensibilizzazione dei giovani e dell’educazione alimentare.
Ritirando il premio, Sadler ha voluto dedicare il riconoscimento a sua moglie e ha ringraziato tutti coloro che gli sono stati affianco nei suoi 35 anni di carriera: “Lo dedico a mia moglie Vittoria che mi è stata sempre vicina ed è stata sempre al mio fianco lasciandomi sempre libero anche nel commettere errore. Se sono qui dopo 35 anni di carriera lo devo a lei e alle persone che hanno lavorato e lavorano con me”.
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