Il nuovo ristorante di Andrea Aprea all’ultimo piano del Museo Etrusco di Milano
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 29/09/2021
Il nuovo ristorante dello chef Andrea Aprea sarà all’ultimo piano dell’atteso Museo Etrusco di Milano, voluto dalla Fondazione Luigi Rovati in corso Venezia 52 e la cui apertura è prevista per l’inizio del 2022.
Dopo aver conquistato due stelle Michelin come executive chef del VUN, all’interno del Park Hyatt Milano, Andrea Aprea sceglie un museo per aprire il suo ristorante con bar-bistrot.
Ristoranti nei musei
L’idea di aprire ristoranti di alto livello all’interno dei musei era già iniziata con Enrico Bartolini, che ha portato la sua cucina stellata all’interno del Mudec- Museo delle Culture. Negli anni si sono aggiunti anche Terrazza Triennale – Osteria con Vista, nell’omonimo museo, Caffè Fernanda alla Pinacoteca di Brera, LùBar all’interno del GAM – Galleria d’Arte Moderna, il Bar Luce e il Ristorante Torre all’interno della Fondazione Prada, Giacomo Arengario nel Museo del Novecento, Vòce di Aimo e Nadia all’interno delle Gallerie d’Italia.
Ora ci prova anche Andrea Aprea, con un nuovo ristorante all’ultimo piano del Museo Etrusco: 32 coperti, distribuiti in una sala di 210 mq con vetrata panoramica affacciata sul parco di Porta Venezia, cantina, hall di ingresso, una cucina di 190 mq.
Al piano terra, aperto sulla corte interna del palazzo, ci sarà invece il bar-bistrot, con un menù orientato su proposte più semplici e informali, pensate anche per i visitatori del museo.
Una nuova sfida
L’arredamento, progettato dall’architetto Flaviano Caprotti, riprende in chiave moderna i materiali della tradizione milanese e include una serie di opere d’arte realizzate da giovani artisti.
“Questo nuovo progetto rappresenta per me una straordinaria sfida personale e professionale – spiega lo chef Andrea Aprea -. Con la famiglia Rovati è nata una profonda intesa che ha portato alla condivisione di idee e progetti. Sono felice di far parte di questa iniziativa che offrirà una nuova destinazione per l’arte, la cultura, l’educazione e per la scoperta di inediti percorsi gastronomici.”
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