Giornata mondiale del latte: si beve di più in Europa, in Cina tutti pazzi per la panna
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 01/06/2021
In occasione della Giornata mondiale del latte, istituita 20 anni fa da Fao e Nazioni Unite e celebrata ogni 1° giugno, Assolatte ha reso noto i dati relativi al maggiore consumo di questo prodotto cardine dell’alimentazione umana. Il primo che i cuccioli, di uomo e non, assaggiano dopo essere venuti al mondo.
Più latte in Europa del Nord
Dove si consuma più latte? Qui, in Europa: il Vecchio Continente è infatti il maggior consumatore di latte a livello mondiale: non a caso, dicono i dati, il settore lattiero caseario europeo è il secondo per dimensioni e fatturato nell’ambito della produzione agricola.
Nello specifico, a bere più latte sono i Paesi nordeuropei. Analizzando il consumo annuale pro capite, ovvero quanti kg di latte consumiamo in un anno, infatti, la classifica è la seguente:
- Estonia: 121 kg a testa
- Irlanda: 113 kg a testa
- Finlandia: 104 kg
- Regno Unito: 97 kg
- Danimarca: 80 kg
- Austria: 74 kg
- Svezia: 74 kg
Il consumo di latte in Italia
E in Italia? Qui l’andamento è diverso: dal 2011 al 2019, infatti, il consumo di latte pro capite annuale si è progressivamente ridotto. Eppure nel 2020 la pandemia ha fatto risalire il consumo di prodotti caseari, inclusi latte fermentato e yogurt.
Un’inversione di tendenza alla quale Assolatte plaude perché, spiegano, “meno latte e derivati significano un minor apporto di calcio e altre sostanze di alto valore nutrizionale come fosforo, potassio e vitamine del gruppo B”.
In Cina è boom di panna
Un osservatorio particolarmente significativo e interessante riguarda i dati relativi al consumo di latte e prodotti caseari in Cina, paese nel quale latte e derivati non sono prodotti tradizionali.
Secondo Assolatte, negli ultimi anni i Cinesi hanno iniziato ad apprezzare particolarmente i prodotti italiani, inclusi quelli caseari: aumentano gli acquisti di formaggi freschi e la panna fa registrare un vero e proprio boom, grazie al suo essere un ingrediente fondamentale di molte ricette nostrane. A livello di export, la panna italiana nel 2020 ha registrato un aumento del 145%, mentre nei primi mesi del 2021 c’è stato un picco del +600%.
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