Regione Lombardia e Carlo Cracco: patto per promuovere Panettone e Polenta lombardi
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 21/05/2021
Un protocollo d’intesa per promuovere a livello internazionale il panettone e la polenta, due simboli della cucina lombarda: è quello siglato tra Regione Lombardia e l’associazione Maestro Martino, guidata dallo chef Carlo Cracco.
L’obiettivo è valorizzarli al meglio sia tra gli chef che nella comunicazione delle eccellenze gastronomiche lombarde. In che modo? Offrendo una serie di workshop, seminari, mostre, convegni e laboratori a Villa Terzaghi, la scuola di cucina e ristorante didattico a Robecco sul Naviglio dell’associazione Maestro Martino, in modo da cercare ricette innovative e organizzare masterclass per formare professionisti, cuochi e pasticceri. Che ovviamente sappiano dare nuova linfa a panettone e polenta, troppo spesso preparati sempre nello stesso modo.
La filiera agroalimentare lombarda
L’associazione Maestro Martino collabora già da anni con Regione Lombardia per valorizzare la cucina italiana e, più nello specifico, le tipicità e le tradizioni enogastronomiche lombarde, inserendole nel contesto storico-culturale.
Non potevano mancare anche il panettone e la polenta, prodotti simbolo della cucina lombarda che possono giocare un ruolo fondamentale nella ripresa post Covid e nella formazione di una nuova generazione di cuochi e personale da sala più consapevole rispetto alle ricchezze enogastronomiche del territorio.
Il programma
Già sede del network internazionale di cuochi Cook&Chef Institute, Villa Terzaghi sarà anche la sede ufficiale per la diffusione delle conoscenze relative alle produzioni locali, rielaborate e rese uniche dagli chef dell’associazione e dai giovani talenti della scuola di cucina.
Nel 2021 sono previsti una serie di workshop ed eventi dedicati a polenta e panettone, in programma a ottobre e novembre. Inoltre, la partnership con Regione Lombardia prevede interventi di educazione alimentare e sensoriale rivolti alle scuole, soprattutto istituti turistici e alberghieri, per far conoscere a studenti e docenti le produzioni locali di qualità e diffondere un corretto approccio al cibo.
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