Il conto del Covid su ristoranti e alberghi: persi oltre 38 miliardi di euro
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 14/04/2021
Porte chiuse, tavoli vuoti e serrande abbassate: l’ultimo biennio sarà molto difficile per ristoranti e alberghi, che tra coprifuoco e limitazioni agli spostamenti pagheranno un conto salato.
L’Osservatorio sui Bilanci 2019 del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti ha condotto una simulazione per stimare l’importo della perdita di ricavi sul comparto, tenendo conto degli andamenti congiunturali di settore del 2020 rilevati da Istat e Mef e delle proiezioni sul 2021, a loro volta elaborate in base alla stagionalità del comparto turistico e all’impatto delle misure restrittive adottate dal governo nei primi tre mesi dell’anno.
Il risultato è impietoso.
L’andamento dei ricavi
Sono 38,5 miliardi di euro i ricavi persi da un comparto che nel 2019 fatturava 90 miliardi di euro e occupava direttamente un milione e mezzo di persone.
La simulazione è stata condotta su un campione di 75mila società con oltre 670mila dipendenti e 49 miliardi di fatturato al 2019 (la metà del fatturato generale di tutto il comparto) e i numeri parlano chiaro.
In dettaglio, le 19.729 società di alloggi analizzate negli ultimi due anni hanno registrato i seguenti ricavi:
- 2019: 18,6 miliardi
- 2020: 9,2 miliardi
- 2021: 10,6 miliardi
Ovvero, una perdita di 17,4 miliardi di ricavi nel biennio.
Stesso trend nel comparto della ristorazione, dove sono rientrate nel campione 54.701 società con i seguenti ricavi:
- 2019: 29,5 miliardi
- 2020: 17,8 miliardi
- 2021: 20,9 miliardi
Anche in questo caso, una perdita di 21 miliardi di euro.
La ripresa nel 2021
Se il 2020 è stato un anno terribile, nel 2021 è prevista un’inversione di tendenza.
I fatturati continueranno a essere in perdita rispetto a un anno di crescita come il 2019, quando le Srl del comparto alloggi e ristorazione erano cresciute del 6,3% sul fronte ricavi e dell’1,4% per quanto riguarda gli addetti.
Entro la fine dell’anno, dicono i dati dell’Osservatorio, le imprese di alloggi e ristorazione fattureranno il 35% in meno rispetto al 2019, in ripresa rispetto al calo del 44% registrato nel 2020. Cifre che saranno positivamente influenzate da un forte recupero atteso nel terzo trimestre e che in alcuni casi potrebbe raggiungere il 90% dei livelli pre-Covid, almeno per i ristoranti visto sui conti di alberghi e affini peserà ancora l’assenza di turisti dall’estero.
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