Oroscopo in Cucina: Ariete
Lumaconi e crudaiola di verdure
di Giulia Milani
Ultima Modifica: 14/07/2021
Il segno dell’Ariete inaugura la rassegna dell’Oroscopo in Cucina, un progetto di Informacibo in collaborazione con il pastificio La Molisana. Ogni segno zodiacale ha il suo carattere, un’indole diversa sul lavoro e le sue preferenze non solo in amore ma anche in cucina. Ecco quindi che nascono 12 diverse ricette, ognuna creata appositamente per un segno zodiacale, con l’ingrediente e il formato di pasta che più si addicono alla sua personalità.
Grazie alla nuova Capsule Collection La Molisana, ogni ricetta, potrà essere servita sul suo piatto personalizzato corrispondente.
La Molisana ha infatti dedicato 12 piatti da portata ai segni zodiacali per rendere omaggio allo spirito tenace di ogni stella. Ogni confezione, in vendita in edizione limitata in esclusiva su Amazon, racchiude 3 piatti in ceramica, decorati da artigiani fiorentini con disegno realizzato a mano.
All’Ariete, segno intraprendente che apre lo Zodiaco, sono dedicati i Lumaconi e crudaiola di verdure, un piatto realizzato dallo chef Stefano De Gregorio che celebra l’arrivo della primavera e la rinascita della natura.
Ariete, il primo segno dello zodiaco
Con l’equinozio di primavera entriamo in Ariete, il primo dei 12 segni zodiacali dell’astrologia occidentale. Dal 21 marzo al 19 aprile il sole occupa infatti, secondo lo Zodiaco Tropicale, la costellazione dell’Ariete.
I nati sotto il segno dell’Ariete sono dotati di grande coraggio e intraprendenza e sono caratterizzati da una grande energia. A guidarli c’è Marte, il pianeta governatore del segno, che gli dona un’indole guerriera e combattente. La loro dinamicità e carica vitale li porta ad essere molto determinati nel raggiungere i propri obiettivi, sempre pronti ad affrontare nuove sfide e a risollevarsi dopo una caduta, anche se spesso sono inclini alla competizione.
Marte porta infatti gli arietini ad essere anche contraddistinti da impulsività, impazienza e da una certa propensione all’irascibilità e all’aggressività. Altre qualità tipiche sono la passionalità, l’ottimismo, la sincerità e la spontaneità.
Lumaconi e crudaiola di verdure: il piatto perfetto per l’Ariete
Le caratteristiche dell’Ariete sono legate in gran parte al fatto che è il primo segno dello Zodiaco: dà inizio alla primavera e al ciclo dei dodici Segni. Il sole inizia a farsi sentire e la natura comincia ad uscire dal suo letargo: nei campi iniziano a spuntare i primi steli e gli alberi iniziano a colorarsi di piccole gemme. La primavera riattiva il ciclo e gli istinti vitali ed è il motivo per cui l’Ariete viene associato alla fertilità, alla freschezza primaverile, ma anche all’irruenza e all’intraprendenza.
Il piatto che rispecchia alla perfezione l’animo e il carattere dell’Ariete sono i Lumaconi e crudaiola di verdure. Si tratta di una preparazione che ricorda la Vignarola, specialità primaverile per eccellenza poiché è cucinata con tutte le primizie di questa stagione.
Le fave, ingrediente principale, con l’intraprendenza e la combattività degne di un Ariete, escono dal torpore protettivo della terra, rappresentata metaforicamente dal guscio dei Lumaconi 307 de La Molisana, e sfidano le prime tiepide temperature. Le fave sono infatti legumi che si raccolgono da inizio marzo a maggio-giugno, a seconda della resistenza al caldo della varietà, e che fanno da capofila a tutti gli altri legumi e verdure.
Normalmente servite come contorno, le verdure della Vignarola diventano qui il condimento per la pasta.
I Lumaconi, in questa versione gigante con la bombatura perfetta come il guscio di una lumaca, delicatamente rigati da una trafilatura al bronzo, dal colore dorato omogeneo dato dall’utilizzo di solo grano italiano, sono il formato ideale per accogliere la farcitura a base di fave.
L’ingrediente del mese: le fave
Con la primavera la cucina si arricchisce di colori e nuovi ingredienti. Marzo è il mese delle fave: è con i primi soli infatti che i semi di questa pianta giungono a maturazione all’interno dei baccelli. Questo è il periodo in cui possono essere mangiate crude fresche o cucinate senza ammollo, mentre tutto il resto dell’anno si trovano solo essiccate. Ricche di fibre e proteine vegetali, povere di grassi, le fave sono un toccasana per l’organismo.
In cucina sono state valorizzate soprattutto dalla cucina romana. Mentre nell’antica Grecia le fave avevano una connotazione negativa, a Roma si iniziò ad associarle alla fertilità e vennero rivalutate diventando simbolo di prosperità e fecondità. Sono principalmente due i piatti della tradizione contadina laziale che le vedono protagoniste: la Vignarola e le Fave crude con il Pecorino.
La vignarola
La Vignarola è un piatto semplice a base di fave, piselli, carciofi e lattuga, che lo colorano di tutte le gradazioni di verde. Ci sono diverse ipotesi in merito all’origine del suo nome: c’è chi sostiene che derivi dal fatto che tutte le verdure utilizzate erano coltivate tra le vigne, chi dice che derivi dai “vignaroli” ovvero coloro che vendevano frutta e verdura nei mercati romani e chi invece crede che fosse una ricetta preparata dai contadini durante il lavoro nelle vigne.
Fave e pecorino
Fave e Pecorino è invece un piatto tipico del primo maggio, un vero e proprio rito che accompagna i picnic e le gite fuori porta di questo periodo. Il sapore delicato ma intenso della fava fresca si sposa perfettamente la sapidità del Pecorino, formaggio romano per eccellenza.
Datevi da fare, lumaconi! È arrivato il momento di agire e con le fave ritrovate l’energia.
L’appuntamento con l’Oroscopo in Cucina torna il prossimo mese con il segno del Toro.
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