Carne italiana, il Gruppo Chiola guarda al futuro con fiducia - InformaCibo

Carne italiana, il Gruppo Chiola guarda al futuro con fiducia

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 06/04/2022

Una nuova linea di prodotti freschi per valorizzare la carne made in Italy, investimenti mirati e attenzione al tema della sostenibilità. Così il Gruppo Chiola, azienda piemontese specializzata nell’allevamento di suini, guarda al 2021 con fiducia, nonostante le difficoltà che nel 2020 hanno coinvolto tutte le realtà produttive italiane.  

L’azienda di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, è guidata da Mario Chiola e dalle sue figlie Roberta ed Emanuela, e da più di 40 anni alleva suini per la produzione del Prosciutto di Parma DOP, prodotto tipico italiano conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, la cui filiera è protetta e regolamentata da un rigido Disciplinare di Produzione. Esperienza e tradizione che a breve si tradurranno anche in una gamma di prodotti freschi e facili da preparare a casa. 

Una storia nata oltre 40 anni fa

L’avventura imprenditoriale di quello che è ora il Gruppo Chiola comincia in Piemonte nel 1975 con qualche centinaia di capi. In poco tempo l’azienda è diventata un player importante, a livello nazionale, nel settore della suinicoltura. Scelte ponderate, ma soprattutto lungimiranti, negli anni hanno portato all’acquisizione di allevamenti e aziende agricole in gran parte del nord Italia: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, oltre al Piemonte da cui tutto è cominciato. 

Una crescita esponenziale che nel 2019 è culminata con l’acquisto della Ferrero Mangimi, una delle principali aziende del settore. Per la famiglia Chiola è stato un investimento importante e strategico, che oltre a garantire la costanza delle forniture di mangime, ha reso possibile la costruzione di filiere ad hoc. Un processo di sviluppo che ha portato a un’altra acquisizione importante, a fine 2020: quella del Prosciuttificio Mulino Fabiola.

Obiettivi e sfide future

Nonostante difficoltà e incertezze causate da un 2020 difficile per tutti i settori, l’azienda piemontese investe nel futuro. Oltre alla già citata acquisizione del Prosciuttificio Mulino Fabiola, il Gruppo Chiola è pronto per arrivare nelle case degli italiani con una grande novità. Una linea di prodotti freschi, acquistabili nei supermercati, realizzata con 100% carne italiana di suini selezionati. Tra i banchi della grande distribuzione sarà dunque possibile acquistare hamburger e mini-burger, fettine scelte, medaglioni di filetto e straccetti. Un modo in più per tastare con mano il lavoro di questa filiera famigliare attenta ai dettagli.

Perché, come spiega Roberta Chiola:  

Il benessere animale è strettamente legato in un circolo virtuoso al benessere del consumatore, ma anche a quello dell’azienda. Un animale sano significa un prodotto sano che non nuoce a chi lo acquista e lo consuma 

Per quanto riguarda la nuova linea di prodotti freschi, da sottolineare anche l’attenzione al tema della sostenibilità. Il pack della gamma è infatti certificato da Carbon Trust, organizzazione indipendente guidata dalla mission di accelerare la transizione verso un’economia sostenibile e a basse emissioni di carbonio.

Miniburger Chiola in agrodolce

Con le confezioni dei prodotti Chiola è stata ottenuta infatti una riduzione dell’80% di plastica in meno e del 68% di emissioni di CO2*.  (*Carbon Trust certifica che con queste confezioni è stata ottenuta una riduzione del 68% di emissioni di CO2 rispetto alle confezioni standard nel mercato).

Benessere animale e sostenibilità, due temi di grande attualità verso cui il Gruppo Chiola ha dimostrato attenzione già da tempo. Nel 2019 l’azienda piemontese ha intrapreso un percorso impegnativo per migliorare ulteriormente il livello qualitativo del comfort nei vari allevamenti, sfociato nella Certificazione di Prodotto CSQA, che oltre al benessere animale riguarda l’uso responsabile degli antibiotici e la biosicurezza aziendale. Scelte etiche che rappresentano allo stesso tempo una sfida e un’opportunità. Secondo Emanuela Chiola l’obiettivo per il futuro prossimo è chiaro: 

“Far capire alla gente come funzionano veramente gli allevamenti e che non hanno un impatto ambientale così pesante come si tende a narrare negli ultimi anni. La qualità della carne italiana è eccellente: si tratta di una carne genuina, buona e controllata”. 

 

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L'Autore

Giornalista

Giornalista e digital strategist per ViaBagutta Comunicazione. Scrivo di food & beverage per testate di settore come Informacibo.it e Osserva Beverage de La Repubblica. Curo "Onde", una newsletter dedicata ai temi della comunicazione e "Blu Mediterraneo", community per gli amanti del mare.