Grana Padano e Newtech: analisi del Dna per migliorare qualità e sostenibilità
Berni: "Analisi all’avanguardia nella prospettiva di una più elevata sostenibilità".
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 14/12/2020
Seguire ogni momento della nascita del Grana Padano DOP dall’alimentazione delle bovine alla marchiatura attraverso l’analisi del DNA è il percorso seguito dai ricercatori del progetto NEWTECH, finanziato dal MIPAAF e curato dal CREA, Centro di ricerca di Zootecnia e Acquacoltura, di Lodi e dall’Istituto “Lazzaro Spallanzani” di Rivolta d’Adda, in provincia di Cremona, in collaborazione con il Consorzio Tutela Grana Padano.
I principali risultati dello studio saranno presentati in un convegno in programma mercoledì 16 dicembre, dalle 10 alle 13, che dalla sede del Consorzio Tutela Grana Padano sarà diffuso sulla Piattaforma Teams.
“Newtech un’altra tappa importante nel percorso del Grana Padano DOP per tutelare sempre più la sua origine ed unicità con analisi all’avanguardia in ogni passaggio della filiera – spiega il Direttore Generale del Consorzio, Stefano Berni – Una genuinità antica si mantiene utilizzando la ricerca più evoluta in una prospettiva di elevata sostenibilità di ogni fase della produzione per aumentare sempre più la qualità e la sicurezza che milioni di persone apprezzano ogni giorno nel formaggio a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo anche nei mesi terribili della pandemia. E con NEWTECH si valorizzano le produzioni e si tutelano i trasformatori, che operano nel rispetto dei disciplinari, ed i consumatori”.
Si parlerà della possibilità di utilizzare approcci molecolari innovativi per consentire la mappatura del Grana Padano DOP grazie all’esame del DNA, già utilizzato per la caratterizzazione di alimenti, e che consente di verificare l’origine dei prodotti e la tracciabilità di filiera.
In particolare, i curatori del progetto presenteranno gli esiti delle informazioni ottenute dall’analisi del DNA, di provenienza vegetale nel latte, che deriva dall’alimentazione del bestiame, e da quello estratto dai batteri presenti nei formaggi, a loro volta specchio del patrimonio microbico del latte crudo, che vengono trattenuti e si sviluppano nel prodotto durante la sua stagionatura.
Inoltre si anticiperanno i primi risultati sulla messa a punto di un sistema ottico prototipale per il monitoraggio della coagulazione del latte in caldaia.
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