I 4 macro trend per il 2021 del commercio
di Simone Pazzano
Ultima Modifica: 14/12/2020
Dal report ‘The Future of Commerce’ di Shopify emerge che i consumatori sono sempre più inclini ad acquistare da imprese locali, indipendenti e sostenibili. E soprattutto sui social.
L’emergenza sanitaria Covid-19 ha rivoluzionato il modo di fare impresa, segnando un vero e proprio cambio di passo in pochi mesi. Da un lato, ha dato vita a nuovi trend dettati dalle rinnovate esigenze dei consumatori, dall’altro, ha consolidato alcune tendenze già in atto, come la crescita dell’e-commerce. A fronte di questi cambiamenti, come sarà il commercio nel 2021? Lo rivela il rapporto ‘The Future of Commerce – 2021’, redatto da Shopify, una delle più avanzate piattaforme e-commerce all-in-one a livello globale. Uno studio attento a tutti i cambiamenti in atto nel mondo retail, in Italia e nel mondo. E che, attraverso l’ascolto di imprenditori e consumatori, punta a tracciare la rotta per il futuro del commercio nell’anno a venire.
Risultato: il futuro (prossimo) del commercio è omnichannel, guidato dai social e dalle realtà indipendenti e attente alla sostenibilità. E sono proprio i più giovani a guidare il cambiamento.
Tutti trend che sono emersi anche nel nostro Paese. Shopify, infatti, ha condotto un’indagine esclusiva in 11 Paesi del mondo, Italia compresa. Qualche dato: da inizio pandemia, il 63% degli italiani dichiara di aver spostato gran parte dei propri acquisti online. A farlo sono stati soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni (74%) e che sono la vera forza trainante della crescita dell’e-commerce. Insieme al Regno Unito (63%), è la percentuale più alta d’Europa: seguono Spagna (53%), Francia (46%) e Germania (36%). Il colpo d’acceleratore si deve anche al gap che l’Italia scontava in termini di presenza online rispetto alla stragrande maggioranza dei Paesi UE.
Eppure, al negozio fisico non si rinuncia. Nemmeno in epoca Covid-19. Sei italiani su 10 hanno comprato in store quest’anno e continueranno a farlo. Ma, a prescindere da online o offline, cresce la volontà di acquistare da imprese locali e indipendenti (lo ha fatto il 34% degli italiani, per lo più i giovani). Ancora una volta, il trend è guidato dai consumatori più giovani: il 45% dichiara di essere più propenso a comprare da business indipendenti e scopre prevalentemente nuovi prodotti grazie ai social media (gli over 55 a farlo sono il 25%). Tra le motivazioni: il passaparola tramite social appunto (45%), la possibilità di scoprire nuovi prodotti (34%) e l’opportunità di supportare l’imprenditorialità con i propri acquisti (31%).
I 4 macro trend per il 2021
La pandemia ha fatto fare al commercio un salto in avanti di 10 anni. Attraverso l’analisi dei dati di questa forte accelerazione, Shopify ha sintetizzato in 4 punti cosa aspettarsi dal futuro. Previsioni di cui gli imprenditori – dai più piccoli ai più grandi – dovranno tener conto per affrontare il cosiddetto next normal.
Nel concreto:
- I giovani cambieranno il panorama imprenditoriale. Come visto, sono proprio loro la forza trainante della crescita irreversibile dell’e-commerce nonché i consumatori che più hanno modificato le proprie abitudini di acquisto incrementando la spesa online. Ed è per questo che cambieranno il modo in cui operano i brand. Per far fronte alle nuove esigenze, infatti, i brand dovranno adottare una strategia all’insegna dell’omnicanalità e rafforzare la propria presenza sui social, ovvero dove le persone vogliono acquistare.
- Il negozio fisico si trasformerà. Con vantaggi per le imprese locali. Funzionalità ed esperienze omnichannel daranno vita a una nuova concezione di store e, in epoca Covid 19, permetteranno alle attività imprenditoriali di intercettare il target locale di consumatori.
- I consumatori sono oggi più che mai propensi a comprare da attività indipendenti. Ed esprimono con forza questo desiderio. Seppur facciano ricorso ai marketplace per comodità. Il gap potrà essere colmato dai brand indipendenti rafforzando la propria presenza, migliorando e velocizzando l’esperienza di acquisto.
- I consumatori compreranno sempre di più tenendo conto della propria sfera valoriale e quindi premieranno quei brand che sapranno dimostrare autenticità, trasparenza e responsabilità. Segnando una crescita dell’interesse verso realtà locali e sostenibili.
Leggi anche: L’e-commerce è l’asso nella manica delle imprese italiane
Largo ai retailer locali, indipendenti e sostenibili
Sembrava che con la pandemia i grandi siti di e-commerce fossero destinati ad aumentare in maniera incontrollata le proprie quote di mercato, lasciando ben poco spazio ai negozi indipendenti o addirittura tagliandoli fuori del tutto. Fortunatamente, non è proprio così.
L’emergenza Covid-19 ha accelerato la digitalizzazione di piccole aziende e negozi che non avevano mai venduto online dando vita al concetto di e-commerce di prossimità, un canale di vendita digitale che non sostituisce ma integra il negozio retail
Paolo Picazio, Head of Market Development di Shopify
“Lo dimostrano i dati della ricerca: – prosegue Picazio – 6 italiani su 10 affermano di voler sostenere le imprese locali, soprattutto i giovani, anche se solo la metà di essi ha realmente effettuato un acquisto. In altre parole: c’è ancora tanto da fare, ma siamo sulla buona strada“. Non solo. La sostenibilità non è mai stata così attraente. Il 67% degli italiani dichiara di preferire prodotti green o sostenibili. Soprattutto le donne (73%), ma è buona anche la percentuale di uomini (61%). Il 60% vorrebbe invece poter donare a una causa benefica con ogni acquisto.
Omnichannel via del futuro
Seppur lo store fisico rimanga un punto di riferimento – soprattutto per la fascia over 55 che è più propensa ad acquistare di persona (66% contro il 55% della fascia 18-34 anni e il 56% della fascia 35-54 anni) – subirà una trasformazione. Oggi, i consumatori si aspettano dall’acquisto in store più tecnologia e connettività. Un esempio: la soluzione click & collect piace sempre di più (così come i pagamenti cashless). La percentuale di utilizzo non è ancora alta (15%) ma è in crescita. Soprattutto tra i più giovani (21%). Ed è una tendenza destinata a durare.
“Il mondo sta cambiando velocemente e così il commercio. Oggi ci troviamo di fronte a nuove abitudini di consumo e a richieste da parte dei clienti che sono sempre più specifiche. In meno di un anno, gli imprenditori e i consumatori sono stati in grado di adattarsi a un contesto di new normal con una velocità sorprendente. D’altronde, si sa: gli imprenditori sono resilienti per definizione“, aggiunge Paolo Picazio.
“Quello che ci auguriamo è che condividere i trend che vediamo all’orizzonte possa aiutare le imprese a continuare ad adattare il proprio business anche negli anni a venire. Principalmente perché il mondo ha bisogno di più imprenditori e di realtà indipendenti, che sono la spina dorsale delle comunità locali nonché il motore della crescita economica. Per questo, continueremo a lavorare al loro fianco cercando di rendere il commercio accessibile a tutti“, conclude l’Head of Market Development di Shopify.
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