Prosciutto di Parma: Nuovo Piano di Regolazione dell’Offerta 2021-2023 - InformaCibo

Prosciutto di Parma: Nuovo Piano di Regolazione dell’Offerta 2021-2023

Il Piano è un fondamentale strumento strategico per lo sviluppo del comparto del Prosciutto di Parma nell’ambito dell’evoluzione del mercato alimentare italiano e mondiale

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 10/12/2020

Una buona notizia per il settore che arriva proprio nel momento del bisogno: il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha approvato il Piano di Regolazione dell’Offerta del Prosciutto di Parma per il triennio 2021-2023.

Il Piano, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2021, è un fondamentale strumento strategico per lo sviluppo del comparto del Prosciutto di Parma nell’ambito dell’evoluzione del mercato alimentare italiano e mondiale. Come per il Piano precedente, l’obiettivo resta quello di favorire l’adeguamento tra domanda e offerta di prodotto sul mercato, in modo da assicurare una maggiore stabilità per l’intera filiera produttiva, nonché una maggiore tutela e valorizzazione della qualità del prodotto e del valore intrinseco della DOP a vantaggio anche del consumatore finale.

Oggi che l’economica globale vive una situazione di profonda incertezza e mette a rischio intere filiere alimentari tra cui anche quella del prosciutto DOP, il Piano di Regolazione offre al comparto del Prosciutto di Parma un orientamento per il futuro e si pone anche l’obiettivo di sanare gli squilibri dovuti all’emergenza sanitaria e quelli fisiologici propri del settore. È un progetto di primaria importanza da preservare negli anni per puntare a una crescita solida e costante e un generale benessere per tutto il comparto, dagli allevamenti, ai macelli, ai prosciuttifici.

Stefano Fanti e Vittorio Capanna

Il commento di Vittorio Capanna, presidente del Consorzio

 “Per gestire i volumi produttivi e garantire il giusto equilibrio sul mercato, abbiamo la necessità come produttori di avere un modello operativo che sappia guidarci prevenendo così danni alla filiera e a tutti i suoi operatori. Con il tempo abbiamo imparato a muoverci seguendo le effettive potenzialità del mercato e la sua reale capacità di assorbimento scongiurando possibili situazioni di crisi dovute a uno sconsiderato aumento produttivo. Questo sistema ci permette di operare in modo equilibrato; un equilibrio che è venuto a mancare in passato e che tuttora minaccia di compromettere gravemente il settore a causa dell’emergenza sanitaria”.

Il Prosciutto di Parma rappresenta un significativo comparto del settore agroalimentare italiano con un giro d’affari complessivo di 1,5 miliardi di euro e un’importante filiera produttiva severamente colpita dalla pandemia a causa della chiusura del canale HoReCa e della riduzione di vendite al banco assistito della GDO, soprattutto nella prima ondata.

In questo contesto di difficoltà diffuse, i prodotti italiani di qualità devono ricorrere a qualsiasi azione o strumento che possa contribuire a sostenere l’impresa e la sopravvivenza stessa del proprio settore.

 Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma

Siamo sicuri che questo progetto di programmazione produttiva –afferma Stefano Fanti, direttore del Consorzio– potrà portare molti vantaggi a tutto il settore e vorrei pertanto ringraziare per il sostegno e la collaborazione il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e la Regione Emilia-Romagna e che in questo momento di difficoltà operativa anche per la Pubblica Amministrazione hanno approvato in tempi rapidi e con grande sensibilità e attenzione il nostro Piano di Regolazione dell’Offerta.

Il Piano di Regolazione dell’Offerta appena approvato avrà durata triennale e gli obiettivi produttivi potranno essere rivisti annualmente al fine di massimizzare l’efficacia delle misure previste e allinearle alle mutevoli condizioni di mercato con specifico riferimento alla definizione del punto di equilibrio del comparto.

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