Anniversario Unesco, 11 dicembre 2015: “Parma, Città creativa della Gastronomia Unesco”
Sono passati 5 anni da quando Parma mostra sul suo biglietto da visita un formidabile strumento di marketing territoriale: Unesco. Con la sua storia, i suoi prodotti di qualità e la sua eccellente cucina nel 2021 la Città anche Capitale Italiana della Cultura
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 11/12/2020
Oggi è il giorno dell’anniversario: 11 dicembre 2015 – 11 dicembre 2020, cinque anni dopo.
Venerdì undici dicembre è la data dell’ Anniversario di Parma “Città Creativa per la Gastronomia UNESCO”
Da Parigi l’11 dicembre del 2015 la notizia è stata comunicata ufficialmente al Sindaco di Parma Federico Pizzarotti da Irina Bokova, direttore generale di UNESCO.
La vittoria di cinque anni fa è stato il frutto di un lavoro collettivo, di un gioco di squadra che ha saputo superare particolarismi e steccati, di una città, di una provincia, di una regione e di un territorio, che è sceso in campo coeso e unito per puntare dritto all’obiettivo.
Oggi il quotidiano Gazzetta di Parma, dopo un richiamo in prima pagina, dedica all’anniversario due pagine intere dando la parola al Siondaco della città, Federico Pizzarotti, all’assessore al turismo e alle politiche internazionali, Cristiano Casa, ad Alessandra Foppiano, executive manager di Parma Alimentare, Cesare Azzali direttore dell’Unione parmense degli Industriali e allo chef Massimo Spigaroli, della Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy.
In questi anni il lavoro di squadra è andato avanti, Parma “ha pedalato” fortemente rendendosi protagonista di tanti eventi e di tante sinergie nazionali e internazionali. Nel tempo la città non “si è seduto a tavola”, come aveva ben scritto in quel periodo, Chicco Corini in un editoriale sulla Gazzetta di Parma: “Non c’è tempo per sedersi a tavola. Bisogna pedalare. Procedere con efficacia…Infatti, il riconoscimento dell’Unesco non può essere considerato un traguardo, ma è da sfruttare come un’occasione di rinascimento dove tutta la gioca una partita decisiva”.
Ora sono passati 5 anni da quando Parma mostra sul suo biglietto da visita un formidabile strumento di marketing territoriale: con la sua storia, i suoi prodotti di qualità e la sua eccellente cucina, la città sarà nel 2021 al centro di un interesse di eccezionale rilievo come Parma Capitale Italiana della Cultura.
Un 2021 che dovrà vedere un’altro passo avanti per rilanciare la food valley ed unire cibo e cultura, che, come ci ricorda nel libro “Cibo è cultura” il docente Massimo Montanari, “il cibo è cultura quando si produce, si crea, si prepara, si trasforma, si consuma e quando si sceglie”.
Ed ora noi tutti, a partire da questo “maledetto” periodo ed ancora di più nel dopo Covid dobbiamo costruire una alleanza forte tra gli uomini di buona volontà, un legame stretto tra le persone, il mondo del lavoro, quello produttivo e quello della cultura. Se ci è permesso un ricordo storico il piano Marshall del ’48 dovrebbe essere considerato il modello ideale per utilizzare gli aiuti europei per il rilancio dell’Italia che passa attraverso le singole città, i singoli territori e le singole Comunità operose. Ma su queste cose chi vivrà vedrà!
Le foto di questa pagina si riferiscono al dicembre 2015, mese della “vittoria” Unesco!
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