Origin Italia: a Dop e Igp serve l’aiuto della grande distribuzione (Gdo) - InformaCibo

Origin Italia: a Dop e Igp serve l’aiuto della grande distribuzione (Gdo)

Francesco Pugliese, Ad Conad al Sole 24 Ore: abbiamo resi accessibili ai nostri clienti nella linea Sapori&Dintorni i prodotti Dop, Igp e tipici, coniugando alta qualità con giusto prezzo

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 31/10/2020

Il rilancio dell’agroalimentare italiano passa anche attraverso le Dop e Igp, un sistema da 835 denominazioni Food&Wine per un valore di oltre 16,2 miliardi di euro, in grado di trascinare l’intero Made in Italy di qualità. Di questo si è discusso all’assemblea di oriGIn Italia, l’ associazione che rappresenta circa il 95% delle produzioni italiane a Indicazione Geografica ed a cui aderiscono attualmente 70 realtà consortili delle produzioni Dop Igp.

Informacibo ha dato un resoconto ampio di questa assemblea (leggere qui) alla quale sono intervenuti  la  ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova, l’europarlamentare Paolo De Castro, i presidenti delle Commissioni agricoltura di Camera, Filippo Gallinella, e Senato, Gianpaolo Vallardi; gli on. Susanna Cenni e Maurizio Martina, ComAgri Camera; i presidenti delle organizzazioni agricole Dino Scanavino (presidente Cia Agricoltori Italiani)Massimiliano Giansanti (Confagricoltura), Ettore Prandini (Coldiretti) e Tommaso Valle di McDonald’s Italia.

Nell’occasione durante il suo intervento Cesare Baldrighi, Presidente di oriGIn Italia, ha sottolineato l’importanza della grande distribuzione (Gdo) nel sostenere il mondo dei prodotti certificati Dop e Igp. E proprio oggi, sabato 31 ottobre, dalla pagine del Sole 24 Ore in un articolo firmato da Giorgio dell’Orefice ha ribadito l’importanza del ruolo che può rivestire la Gdo. “Riteniamo fondamentale  -dice Balgrighi- poter spiegare e raccontare i nostri prodotti. Ma prima ancora è importante trovare collocazioni diverse, seguendo l’esempio di alcune insegne con i vini di pregio. Insomma sarebbe fondamentale –aggiunge il presidente Origin Italia- cominciare a eliminare un po’ di confusione magari con scaffali e spazi differenziati, altrimenti l’unico criterio di scelta nelle mani del consumatore resterà il prezzo”.

Risponde Francesco Pugliese, Ad Conad, il Gruppo che proprio nel 2019 ha conquistato la leadership assoluta della Gdo in Italia

Francesco Pugliese

Il quotidiano della Confindustria fa parlare Francesco Pugliese, Ad Conad, il Gruppo che proprio nel 2019 ha conquistato la leadership assoluta della Gdo in Italia: “I prodotti tipici interpretano la migliore tradizione gastronomica regionale –ha detto Pugliese al Sole. Conad li ha resi accessibili ai propri clienti nella linea Sapori&Dintorni coniugando alta qualità con giusto prezzo. Si tratta di 352 prodotti di oltre 70 categorie un terzo dei quali Dop (50) e Igp (39), realizzati con materie prime locali e metodi tradizionali da piccoli e medi produttori. Il fatturato al consumo della linea Sapori&Dintorni nel 2019 è stato di 395 milioni, pari al 100% circa del fatturato della marca Conad. Nel 2020, inoltre, il nostro brand di specialità alimentari è diventato anche insegna con store dedicati nei quali è possibile acquistare ma anche degustare sul posto i prodotti ed è stato oggetto di operazioni di promozione all’estero nei punti di vendita dei partner di AgeCore, l’allenanza tra i sei maggiori gruppi di retail europei. In un momento di grave crisi economica per la valorizzazione dei prodotti italiani di qualità è essenziale –precisa Pugliese- l’impegno di tutti gli attori della filiera agroalimentare nazionale e, in particolare, delle istituzioni. Condividiamo la necessità di un tavolo di confronto aperto alle associazioni di rappresentanza –Adm e Federdistribuzione- più che a singoli gruppi, per definire in questa difficile fase nuove strategie di sostegno ai consorzi Dop e Igp”.

Assemblea oriGIn Italia: rilanciare il settore dell’ agroalimentare con le Dop e Igp

Riccardo Deserti, Vicepresidente oriGIn Italia. “Siamo tutti coinvolti dalla crisi ma abbiamo la certezza che proprio in questo momento si gioca la partita futura delle Indicazioni Geografiche” (leggere Informacibo)

 

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