Tenute Piccini: linea verde e spazio ai giovani
di Emanuele Scarci
Ultima Modifica: 27/10/2020
Dare fiducia ai giovani perché maturino sul campo, sotto la guida di una persona d’esperienza: Mario Piccini non smentisce la sua linea verde in azienda, rispetto ai figli e ai collaboratori.
“In azienda ho portato diversi professionisti – spiega Piccini, azionista di controllo dell’omonimo gruppo vinicolo toscano – che, tra i vari compiti, hanno anche quello di guidare i giovani che reputo possano crescere. Ovviamente ai professionisti non consegno le chiavi dell’azienda, ma sono anche gli stessi collaboratori a vegliare sulla continuità strategica delle nostre tenute”.
Anche l’enologo Riccardo Cotarella, arrivato 2 anni fa nelle tenute, ha una funzione di guida sulle professionalità aziendali. “Cotarella – sottolinea Piccini – è un consulente fuori dagli schemi classici, capace non solo di dare un contributo importante alla qualificazione dei vini ma anche supportare la crescita professionale dei team tecnici con i quali collabora”.
Pur con tanti collaboratori “la filosofia produttiva che ispira il lavoro in tutte le nostre tenute – conclude Piccini – è quella di creare vini che riflettano il territorio d’origine rispettando l’espressività delle uve”.
Oggi la quinta generazione della cantina senese è rappresentata dai figli Benedetta, Ginevra e Michelangelo già integrati in una azienda che comprende circa 200 ettari vitati di proprietà, ai quali si aggiungono i 500 del progetto degli Agricoltori del Geografico.
Tra le 4 tenute della famiglia, quale ha conquistato Mario Piccini? “Io sono toscano, amo la Toscana e sono affascinato dal Vulture – risponde l’imprenditore – ma l’Etna mi rimane nel cuore. E’ un microcosmo ineguagliabile e un insieme di microclimi. Ogni volta che ci vado cerco di prolungare il più possibile la permanenza: 3-4-5 giorni, una settimana. Più che posso”.
Fattoria di Valiano: stare a casa
“Valiano è la casa della nostra famiglia – racconta Piccini – la nostra eredità, è il mio sogno. Quello che inseguo da quando ero giovane. Certo, abbastanza giovane da poter bere alle cene di famiglia”.
La Fattoria di Valiano è situata nel cuore dell’area di produzione del Chianti Classico, nel comune di Castelnuovo Berardenga, a pochi passi da Siena. Negli anni ’60 fu proprietà del presidente della repubblica Giovanni Gronchi. Valiano si estende su una superficie totale di 230 ettari, di cui 75 a vigneto, tutti a conduzione biologica: si trovano ad un’altezza media di 350 metri, con esposizione prevalentemente sud-ovest. Il suolo è composto da argilla e scheletro, fatta eccezione per il cru Poggio Teo dove sono sabbia e scheletro a dominare la scena.
Tenuta Moraia : tradizione e varietà estere
Tenuta Moraia si trova in Maremma, e dal 2000 è di proprietà della famiglia. L’azienda si estende su 170 ettari, di cui 60 coltivati con i vigneti tipici della zona: Sangiovese e Vermentino su tutti, oltre alle varietà internazionali come Cabernet, Merlot, Syrah, Alicante e Chardonnay. I vini dell’azienda hanno uno stile improntato all’immediatezza, ma senza rinunciare a eleganza e profondità tipica dei vini della costa toscana. Risultato del lavoro della squadra di Moraia sono i vini della collezione della Tenuta come il Vermentino, ricco e rinfrescante, con un bouquet floreale che si mescola a sentori erbacei, o l’accattivante Rosé, composto come da tradizione della Maremma da Sangiovese e Syrah,
Regio cantina :nel segno del vulcano
Immersa tra colline vulcaniche alle falde del monte Vulture nel cuore della Basilicata, a Venosa in provincia di Potenza, l’azienda Regio Cantina sorge sulle pendici di un antico vulcano spento, 15 ettari di vigneto. Qui tutto ruota intorno all’Aglianico, che sui suoli vulcanici riesce a raggiungere vette qualitative di livello.
La produzione di Regio Cantina – 70 mila bottiglie l’anno – viene commercializzata in Italia ma anche all’estero dove Stati Uniti, Giappone e Olanda rappresentano i mercati di riferimento.
A Torre Mora : bio e potenza
Agricoltura biologica, vigneti ad alta densità e basse rese sono le premesse che stanno alla base di tutta la produzione. I tre vigneti della tenuta di Torre Mora sono nel comune di Linguaglossa e nella Contrada Moscamento, sempre a Rovittello. Torre Mora è una piccola tenuta dedicata alla viticoltura biologica e sostenibile, alla scelta di metodi tradizionali, alla tipicità del vitigno.
La zona di produzione dell’Etna Doc è un luogo eccezionale per la viticoltura. Questo territorio si distingue per alcune caratteristiche uniche che generano un complesso microclima: un suolo vulcanico fertile in alta quota e caratterizzato da una grande escursione termica giornaliera.
Due sono i vigneti da cui nascono le etichette di Etna Rosso ed Etna Bianco: quello di Rovittello, coltivato a Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, attraverso terrazzamenti con viti ad alberello, e quello di Contrada Torre, da dove arrivano le uve di Carricante. Vini che rappresentano la forza e l’eleganza del grande vulcano.
Condividi L'Articolo
L'Autore