I Musei del Cibo di Parma entrano nel Geoportale della Cultura Alimentare
Cristiano Casa, assessore al turismo del Comune di Parma e Vicepresidente dei Musei del Cibo: "I nostri prodotti agro-alimentari di eccellenza sono eredità dei nostri nonni e del loro grande lavoro di fare impresa”
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 04/10/2020
“Con la cultura non si mangia”.
Questa infelice battura uscita dalla bocca di un ministro, che per amor di patria non citiamo, è stata smentita platealmente dagli interventi svolti ieri, durante la presentazione del progetto che vede Parma entrare nel Geoportale della Cultura Alimentare grazie all’intesa tra i Musei del Cibo e la Soprintendenza alle Belle Arti e paesaggio.
Il progetto generale, avviato dal Ministero per i Beni Culturali, intende promuovere la cultura alimentare italiana come espressione dei territori e in particolare a Parma, da quel bene prezioso rappresentato dai Musei del Cibo: Parmigiano Reggiano, Pasta, Pomodoro, Vino, Salame di Felino, Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello.
E proprio il circuito dei Musei del Cibo, presieduto da Mario Marini, hanno subito risposto positivamente alla proposta dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. Così da oggi Parma entra a testa alta nel Geoportale della Cultura Alimentare.
La parola agli assessori Michele Guerra e Cristiano Casa
E’ stato l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra, a sottolineare l’importanza del progetto del Geoportale: “Parma capitale italiana della Cultura 2020+21 ha avuto una enorme diffusione anche grazie all’innovazione digitale. Ci siamo presentati a cittadini e turisti, -ha precisato Guerra- con la nostra App, card e il nuovo sito tecnologicamente all’avanguardia e questi strumenti sono serviti a diffondere maggiormente la conoscenza di Parma, cosa che possiamo ripetere con la cultura gastronomica che è la vera punta di diamante del nostro territorio”.
“I nostri prodotti agro-alimentari di eccellenza sono eredità dei nostri nonni e del loro grande lavoro di fare impresa. –ha affermato l’assessore al turismo e Vicepresidente dei Musei del Cibo Cristiano Casa, parlando delle tante realtà economiche a cominciare dall’agroalimentare che è il settore trainante della provincia parmense. “Non a caso la nostra economia e l’alto fatturato dell’export di Parma è formato dai prodotti alimentari e da macchine e impianti per la trasformazione alimentare”, ha detto Casa non dimenticando di citare Cibus, Parma città creativa Unesco e Alma, la scuola internazionale di cucina italiana.
Una vasta realtà culturale ed economica dunque, ben rappresentata all’interno dell’ Auditorium del Palazzo del Governatore, dove si è svolta la presentazione del Geoportale.
Erano presenti tra gli altri, il rettore dell’Università di Parma, Paolo Andrei, il Presidente onorario di Alma, Albino Ivardi Ganapini (che da assessore provinciale all’agricoltura fu l’artefice principale della nascita di Alma– leggere Informacibo), il Coordinatore dei Musei del Cibo della provincia di Parma, lo studioso Giancarlo Gonizzi, il direttore dell’Unione parmense degli industriali, Presidente della Fondazione Collegio Europeo e Amministratore unico di Parma Alimentare, Cesare Azzali, il Professore Emerito Università degli Studi di Parma e già assessore provinciale all’agricoltura, Giovanni Ballarini, l’ estensore del progetto di Parma città creativa gastronomica Unesco e già Presidente del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche, Andrea Fabbri, il presidente della Camera di commercio di Parma, Andrea Zanlari.
Hanno illustrato il progetto “Parma nel Geoportale della Cultura Alimentare“
Ad illustrare il progetto di “Parma nel Geoportale della Cultura Alimentare” anche Chiara Burgio, già Responsabile Area Patrimonio Demoetnoantropologico Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, Corrado Azzollini, Soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, Leandro Ventura, Direttore Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, Elena Federica Marini, BIA – Beni Immateriali e Archivistici e via web lo chef stellato, Massimo Spigaroli, Presidente del Consorzio del Culatello di Zibello.
Sulle ricadute importanti per la promozione del turismo del geoportale si è soffermato Corrado Azzollini, Soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, (proprio la soprintendenza di Parma e Piacenza è delegata alla gestione del Geoportale delle eccellenze di Parma), mentre il Direttore dell’Istituto Centrale per il patrimonio immateriale Leandro Ventura ha sottolineato come Parma, città creativa della gastronomia Unesco, rappresenta un territorio estremamente interessante da “raccontare” perché ricco di prodotti alimentari d’eccellenza e di antiche tradizioni gastronomiche.
Da sottolineare infine come i filmati di ‘micronarrazione’ si basano sull’importanza del racconto identitario, raccogliendo testimonianze personali, contestuali e storiche di tecniche, materie prime, prodotti e luoghi, come i caffè letterari di Trieste (durante l’incontro è stato presentato un video), legati alla convivialità del cibo.
Il Geoportale del ministero è consultabile online all’indirizzo culturalimentare.beniculturali.it
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Parma nel Geoportale della Cultura alimentare: presentazione 3 ottobre
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