Prodotti tipici della Basilicata: viaggio tra le specialità lucane
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 14/02/2024
Terra contadina, di sassi e confini affacciati su due mari, la Basilicata vanta una cucina e una serie di prodotti tipici risultato di antiche tradizioni e frutto della contaminazione con le regioni vicine, Puglia e Calabria in primis.
E dopo la sua elezione, lo scorso anno, a Capitale europea della Cultura, l’antica Lucania per 12 mesi è stata sotto i riflettori del mondo intero. Altri tempi, fortunatamente, prima che il Covid chiudesse i confini impedendoci di viaggiare. Così ovunque hanno potuto scoprire il bianco abbagliante dei sassi di Matera e prendere un aereo, un treno o una macchina per venire a toccare con mano l’unicità di questa città incredibile, assaggiare il Caciocavallo, accompagnare una fetta di Lucanica con il pane di Matera. Tutti prodotti Igp e Dop ma non solo, perché qui all’estremo sud d’Italia resistono i presìdi Slow Food, per mantenere vive tradizioni, lavorazioni e ingredienti patrimonio nazionale.
Basilicata: prodotti tipici di una terra contadina
Un viaggio in Basilicata è l’occasione per scoprire come la cucina può variare tra borgo e borgo, anche se i chilometri che li separano sono pochi. Il motivo? Il territorio è ricco di barriere naturali geografiche, quindi da sempre ci si è dovuti arrangiare contando su quel che c’era a disposizione: ecco perché alcuni piatti tipici si trovano in un paese e magari non in quello poco distante.
Ad accomunare le specialità lucane c’è l’utilizzo della carne di maiale e ovina, tantissimi legumi così come le verdure: tra queste c’è il rafano, una radice piccante che in Basilicata è molto apprezzata, tanto da essere appellata anche come “tartufo dei poveri”.
In Basilicata si contano ben 135 Prodotti Agroalimentari Tipici, tra cui il miele lucano, le alici di Maratea, il peperone crusco, vero e proprio oro rosso con il quale si condisce la pasta, e poi l’Aglianico del Vulture, probabilmente il vino lucano più famoso, e ancora la Lucanica di Picerno, che recentemente ha ottenuto il riconoscimento Igp.
Basilicata: prodotti tipici Dop e Igp
Vediamo più nel dettaglio quali sono i prodotti lucani Dop e Igp:
- Caciocavallo Silano DOP
- Canestrato di Moliterno IGP
- Pecorino di Filiano DOP
- Lucanica di Picerno IGP
- Olio Extravergine di Oliva Vulture DOP
- Fagioli bianchi di Rotonda DOP
- Fagiolo di Sarconi IGP
- Lenticchia di Altamura IGP
- Melanzana Rossa di Rotonda DOP
- Peperone di Senise IGP
- Pane di Matera IGP
I presìdi Slow Food in Basilicata
Sui prodoti tipici della Basilicata veglia anche Slow Food, che nella regione conta cinque Presìdi:
- Caciocavallo podolico della Basilicata: formaggio simbolo della tradizione casearia meridionale prodotto solo con latte di bovini di razza podolica
- Fagiolo rosso scritto del Pantano di Pignola: coltivato a pochi chilometri da Potenza, questo fagiolo dalla buccia tenera è protagonista di zuppe, antipasti e contorni
- Oliva infornata di Ferrandina: perfetta per accompagnare i salami lucani, i formaggi stagionati ma anche piatti come il baccalà in umido o l’insalata di arance
- Pera signora della valle del Sinni: piccole pere dal profumo delicato da gustare al momento della raccolta o da trasformare in marmellate
- Pezzente della montagna maternata: salsiccia tipica realizzata con le parti meno nobile del maiale alle quali si aggiunge il peperone rosso dolce o piccante
Specialità lucane
Non si può venire in Basilicata ed esimersi dall’assaggiare alcuni piatti tipici considerati una bandiera regionale: la pasta con i peperoni cruschi, per esempio, il tumace me tule (tagliatelle con sugo di alici, mollica e noci), il baccalà alla lucana, la frittata con il rafano, l’acquasale, piatto a base di pane raffermo, uovo, pomodoro e peperone crusco.
Poi ci sono i dolci, perché il pasto non è completo se non con qualcosa di dolce.
Dolci tipici lucani
Castagne, fichi e miele sono tra i prodotti più tipici della Basilicata, largamente utilizzati anche nella preparazione dei dolci insieme alla cannella.
Imperdibili sono le cartellate, a base di vino cotto e miele (diffuse anche in Puglia), i ravioli dolci ripieni sia nella versione fritta che in quella cotta al forno. E ancora il pan minisc’ (o paparotta), sempre a base di mosto di vino, farina, zucchero e spezie e…il panettone! Possibile? Ebbene sì, il dolce tipico di Milano è diffuso in Basilicata fin dal 1957 grazie alla bravura della pasticceria Tiri di Acerenza, marchio storico oggi guidato dalla terza generazione di famiglia che ne rispetta l’artigianalità e le lunghe lievitazioni.
L’Amaro Lucano
Si produce a Pisticci, in provincia di Matera, uno degli amari più apprezzati in Italia: l’Amaro Lucano, il cui nome è un omaggio al territorio di provenienza. Prodotto dal 1894 con una ricetta tutt’oggi segreta, l’Amaro Lucano è ottenuto miscelando più di 30 erbe.
Per scoprirne di più, si può visitare il Museo Essenza Lucano e partecipare a una visita guidata.
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