“La Birra Raffo è come la famiglia. Puoi amarla o meno ma sempre da lei tornerai”
Raffo elisir di lunga vita, biglietto del tempo, passepartout di compagnie sempre nuove ma sempre di famiglia
di Collaboratori
Ultima Modifica: 16/08/2020
Birra Raffo e Taranto, un legame indissolubile.
“La Raffo è come la famiglia. Puoi amarla o meno ma sempre da lei tornerai“. Musica e parole di Lorenzo Careca, giovane art-photographer dal talento cristallino ma soprattutto… tarantino.
Mi è bastato ascoltare questa sua frase per provare una sorta di stramba sindrome di Stoccolma che mi ha portato ad invaghirmi della famiglia che ha rapito il mio amico tarantino, a mia volta facendomi rapire (o per meglio dire, consegnandomi) a questa famiglia allargata che a quanto pare è molto di più di una birra.
È cuore, sentimento, passione e storia, quella di una città e di un territorio baciato da due mari, dal clima, e dalle infaticabili mani e menti della sua laboriosa popolazione.
Ancora oggi come nel 1919 viene prodotta secondo tradizione
Dal sapore leggermente intenso, gustosa, non troppo alcolica, ideale dunque per essere condivisa tra amici, o per l’appunto in famiglia. La famiglia quindi, forziere di ricordi inestimabili. Quando un qualcosa che degusti ti porta a viaggiare nel tempo, facendoti vedere persone, case, cose che non vedevi da anni, vuol dire che è scattato quel quid difficile da descrivere o anche solo da analizzare. È un sortilegio. La magia che ci fa tornare in famiglia, che cancella le rughe e ci fa tornare adolescenti.
Ci sono nonno, nonna, gli zii attorno a un tavolo imbandito. Fa caldo, in estate fa sempre caldo, ma le birre sudate al punto giusto donano la pace
È una birra che dona la possibilità di rivivere ogni volta quel sortilegio, con un semplice sorso. Raffo elisir di lunga vita, biglietto del tempo, passepartout di compagnie sempre nuove ma sempre di famiglia.
A cura del giovane scrittore Mario “Bolivar”
Condividi L'Articolo
L'Autore