Ricette estive veloci: sei idee last minute senza cottura
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 21/06/2022
Estate, forno e fornello non ti conosco! Via libera a ricette veloci senza cottura, colorate, ricche di vitamine e sali minerali e perfette da preparare anche all’ultimo momento, quando la fame si fa sentire e la stanchezza…anche. Con un ulteriore vantaggio: possiamo consumarle seduti a tavola, alla scrivania dell’ufficio o portarle con noi in spiaggia, in riva al lago, al picnic.
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Cucinare senza fornelli
Che dobbiate preparare un pasto informale in famiglia o una cena più elaborata, cucinare senza fornelli ottenendo un menu gustoso si può: basta sapere cosa preparare.
Ci viene in aiuto la cucina italiana più tradizionale: qualche esempio? La Panzanella, già citata da Boccaccio, la Caprese, chiamata così grazie al futurista Tommaso Marinetti, la Bresaola della Valtellina, già nota ai tempi in cui Leonardo Da Vinci dipingeva la Gioconda.
Vediamo insieme le ricette estive veloci e last minute perfette per questa stagione calda.
Ricette last minute per l’estate
Panzanella
Tra le ricette senza cottura più amate dell’estate c’è senza dubbio la panzanella: caposaldo della tradizione popolare tipica dell’Italia Centralia e declinato in diverse varianti a seconda della zona, questo piatto recupera il pane raffermo unendolo alle verdure di stagione.
Le sue origini sono discusse: secondo alcuni, era l’usanza dei contadini di bagnare il pane secco mescolandolo a quel che avevano sottomano, secondo altri il piatto nasce dall’abitudine dei marinai di bagnare il pane nell’acqua di mare.
Impossibile trovare una sola versione della panzanella: la ricetta originale classica prevede pane raffermo, cipolla, basilico, cetriolo, pomodoro, olio d’oliva, aceto e sale, ai quali si possono aggiungere tonno, uovo e persino bresaola.
Curiosità: sembra che già Boccaccio, nel XIV secolo, citasse il cosiddetto “pan lavato”, una versione ante litteram della panzanella.
Insalata Caprese
Facile, velocissima da preparare, eccezionale se gli unici due ingredienti che richiede sono davvero buoni: l’Insalata Caprese è forse uno dei piatti estivi italiani più famosi nel mondo e di sicuro uno dei prodotti tipici campani più apprezzati nelle cucine nostrane.
L’unione di mozzarella e pomodoro, del resto, sprizza Italia da tutti i pori, soprattutto se unita a basilico fresco e a un filo di olio extra vergine d’oliva.
L’origine della Caprese, lo dice anche il nome, è da cercare nell’isola di Capri: la credenza più diffusa vuole che a inventarla sia stato nel secondo dopoguerra un muratore particolarmente patriottico, che farcì il suo panino in omaggio al tricolore italiano con basilico, pomodoro e mozzarella.
Curiosità: esiste però una prova che risale addirittura agli anni’20, quando la Caprese comparve nel menu dell’Hotel Quisisana di Capri per una cena futurista organizzata per Filippo Tommaso Marinetti, restio alla cucina tradizionale e desideroso di assaggiare piatti nuovi.
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Cannoli di bresaola e caprino ai frutti croccanti
La bresaola compare spesso nei piatti estivi, il più delle volte da sola o condita con olio e limone. Ma esistono diversi modi sfiziosi per proporre il salume tipico della Valtellina che vanta il marchio Igp fin dal 1988.
Per esempio, preparando un ripieno a base di caprino, mandorle grattugiate e pere a listarelle, con cui farcire le fette di bresaola e poi legarle con un filo di erba cipollina.
Curiosità: le prime testimonianze circa l’origine della bresaola risalgono molto indietro nel tempo, addirittura al XV secolo, quando Leonardo Da Vinci era impegnato a dipingere la Gioconda. Sul nome ci sono due scuole di pensiero: potrebbe derivare dal germanico “brasa”, ovvero la brace, perché anticamente i locali di stagionatura erano riscaldati da bracieri. Oppure potrebbe essere una formula dialettale derivata da “brisa”, termine che indica una ghiandola presente nei bovini.
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Carpaccio di melone
Frutto pover di calorie e ricchissimo di sali minerali, il melone è da sempre sinonimo di estate: basta avere in casa del prosciutto a fette o della bresaola e il pasto è servito.
Del resto, la ricetta è davvero semplicissima: l’unico accorgimento è mantenere le fette di melone molto sottili e poi scegliere il condimento in base ai propri gusti. Un’idea sfiziosa? Provatelo con cipollotto rosso, germogli di soia, olio, sale e pepe oppure con l’aggiunta di pomodorini secchi.
Curiosità: già il celebre cuoco Pellegrino Artusi nel 1891 parlava del prosciutto e melone nel suo libro “La scienza in cucina, l’arte di mangiar bene”, considerato la pietra miliare della cucina italiana. Sparito in seguito per qualche decennio, la ricetta è poi riemersa negli anni’60.
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Gazpacho
Ricetta tradizionale andalusa, dove l’estate è particolarmente calda, il Gazpacho è nato come piatto povero: i suoi ingredienti sono infatti peperoni, pomodori, cetrioli, cipolla, pane raffermo ammorbidito in acqua ed erbe aromatiche, cioè quel che l’orto e la dispensa offrivano durante la stagione estiva. Oggi si trova spesso servito come aperitivo oppure come piato unico accompagnato da crostoni di pane: l’importante è che sia consumato freddo.
In Spagna esistono diverse ricette del Gazpacho: oltre a quello andaluso, esiste il Gazpacho toledano, quello della Mancha, la versione dell’Estremadura, il Salmorejo tipico di Cordoba o il Gazpacho Bianco di Malaga, meglio noto come Ajoblanco.
Curiosità: l’origine del Gazpacho viene attribuita all’ellenico kykeon, bevanda rinfrescante a base di acqua e vino alla quale, durante l’invasione araba dell’Andalusia nell’VIII secolo, furono aggiunti sale e olio d’oliva. Nel tardo Medioevo, la ricetta venne arricchita con le verdure che usiamo anche oggi.
Tzatziki
È la salsa greca per eccellenza, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo: lo Tzatziki si trova ovunque in Grecia, spesso accompagnato da pite oppure per accompagnare il souvlaki, i tipici i spiedini di carne ma è frequente anche il suo uso come antipasto, nel quale intingere verdure crude di stagione.
Espressione perfetta della tradizione pastorizia ellenica, lo Tzatziki è a base di yogurt, altro prodotto tipico greco, al quale si aggiungono il cetriolo, privato della buccia e dei semi e grattugiato in modo grossolano (la polpa va lasciata scolare per perdere l’acqua in eccesso), e l’aglio ridotto in poltiglia. Il tutto va poi amalgamato con olio, sale e pepe fino a raggiungere una consistenza cremosa e liscia.
Curiosità: lo tzatziki è molto diffuso anche in Bulgaria e in Albania. Esistono diverse varianti regionali che aggiungono alla ricetta tradizionale erbe aromatiche come aneto, menta, prezzemolo, origano o mezzo limone spremuto.
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