Urban farming, coltivare il proprio orto sul terrazzo senza avere il pollice verde
L'azienda milanese Hexagro ha sviluppato un orto verticale per spazi piccoli con l'obiettivo di riavvicinare l’uomo alla natura, anche in un contesto urbano
di Simone Pazzano
Ultima Modifica: 01/07/2020
Regalarsi uno stile di vita più sostenibile e a contatto con la natura, anche se si vive in un centro urbano. Questo l’obiettivo di Hexagro, azienda milanese che sviluppa tecnologie di agricoltura verticale e che recentemente ha lanciato Poty, un orto verticale fabbricato con materiali riciclati e riciclabili e pensato per spazi outdoor anche piccoli, quali balconi o terrazzi.
Pensato come risposta concreta alla recente crisi causata dal Covid-19, che ha messo a dura prova tutti con la quarantena, il prodotto si presenta come una sorta di Lego. Poty ha infatti una struttura modulabile verticalmente composta da diversi vasi a quadrifoglio a forma di fiore, che possono contenere fino a 40 piante nella sua “taglia” più grande. Un orto verticale in cui è possibile coltivare piccoli frutti, verdure a foglia e verdure normali e piante aromatiche stagionali. Un esempio di urban farming che punta ad avvicinare sempre più persone a questa pratica permettendo a chiunque di potersi coltivare in modo autonomo i propri ortaggi.
Tra gli obiettivi dell’azienda milanese anche quello di creare attorno a Poty una community attiva, che condivide gli stessi valori.
Poty è una risposta a questa crisi, alla quarantena e allo smart-working, situazioni che hanno minato il benessere dell’uomo rendendolo quasi prigioniero della propria città e perdendo il contatto con la natura. Vogliamo riportare l’attenzione sul consumatore, sulle sue esigenze e sul bisogno di ritrovare una dimensione di vicinanza alla natura e ai suoi effetti benefici. Il tutto attraverso l’urban farming, pratica ancora poco frequente in città
Alessandro Grampa, co Founder di Hexagro
Riscoprire i benefici della natura anche in un contesto cittadino
“Con Poty vogliamo far conoscere l’urban farming e riportare l’agricoltura nei luoghi dove vivono quotidianamente le persone, i centri urbani, permettendo loro di poter coltivare quanto necessario senza utilizzare pesticidi chimici e soprattutto contenendo lo spreco alimentare” – prosegue Alessandro Grampa – “Ma soprattutto far riscoprire il benessere che il giardinaggio e più in generale il prendersi cura delle piante apporta alle persone che non hanno modo di vivere a stretto contatto con la natura.”
Una soluzione perfetta anche per chi teme di non avere il pollice verde necessario per mettersi alla prova e coltivare autonomamente sul proprio balcone. Poty presenta, infatti, un sistema di irrigazione autonomo, che basterà assemblare guidati dall’assistente digitale accessibile via mobile o desktop.
L’orto verticale di Hexagro infatti non è una semplice struttura di vasi, ma una vera e propria piattaforma dove è presente un chatbot che guida l’utente nelle varie fasi della coltivazione, dando consigli in base a come ci si sente in quel momento. L’assistente digitale infatti, per favorire la ricerca del benessere, consiglia ove richiesto diverse attività di giardinaggio che si possono realizzare con Poty, con l’obiettivo di incrementare il benessere sia mentale che fisico.
E se i frutti tardano ad arrivare o le foglie della propria pianticella ingialliscono, basta scattare una foto, inviarla al chatbot e un agronomo di Hexagro saprà dare il suggerimento giusto.
In ultimo, il sistema suggerisce tutto ciò che serve per coltivare – il catalogo è in costante aggiornamento e arriverà a contare oltre 100 varietà di piante entro settembre – e soprattutto come utilizzarle in cucina.
Oltre alla struttura modulare, Poty si compone anche di una serie di elementi necessari per iniziare fin da subito a coltivare le proprie piante. È incluso infatti un substrato di cocco organico per sostenere la crescita delle piante. Questo substrato infatti rende le piante più aerate e assicura un drenaggio più efficiente per una coltivazione ottimale. Sono inoltre inclusi i nutrienti e i semi scelti da piantare nei diversi vasi.
Sostenibilità e attenzione al sociale
Un progetto simile non poteva non guardare alla sostenibilità. E così, ogni componente è realizzato in metallo o in plastica riciclata. L’obiettivo è infatti quello di sviluppare un modello di economia circolare per combattere gli sprechi e riutilizzare ogni materiale.
Più in generale Poty punta a creare una community di persone unite dal medesimo stile di vita. Permettere quindi a tutti di potersi coltivare da soli prodotti non sempre reperibili sul mercato, sfruttando spazi minimi, e creando dei veri e propri urban farmer che possono connettersi tra loro, scambiarsi buone pratiche di coltivazione così come i prodotti coltivati o coltivare addirittura insieme. Nell’idea dell’azienda, Poty non è quindi solo una macchina, ma un mezzo con il quale entrare in connessione con altri e la natura. Ad oggi Hexagro organizza in diverse città workshop ed eventi con l’obiettivo prossimo di dar vita anche ad una piattaforma social, così da rendere il progetto 50% digital e 50% offline.
Non manca poi l’aspetto sociale. Per ogni Poty venduto l’azienda installa nuovi moduli in progetti sociali attraverso Hexagro Siembra Vertical. Il progetto, attualmente particolarmente attivo in Colombia con il supporto della NGO Fundaces, ha come obiettivo quello di supportare le comunità più vulnerabili al cambiamento climatico e che hanno maggiori difficoltà nell’adottare pratiche di agricoltura sostenibile, attraverso l’installazione di sistemi di vertical farming.
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