Gavi: viaggio alla scoperta del grande Bianco piemontese, tra mar ligure e Monferrato
Enoturismo nel Gavi: una sorprendente esperienza fuori porta a meno di un’ora da Milano
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 17/03/2022
Un territorio intimo e nobile, fuori dai percorsi tradizionali del Piemonte più conosciuto; è destinazione di un turismo chic e country, dove si gioca a golf, si passeggia nei parchi, si indugia nelle tante cantine. Gli ampi spazi permettono di dedicarsi a diverse attività “open air”, senza timori di sovraffollamento: un turismo slow e sicuro.
I filari si alternano ai boschi, le valli ai colli: si mangia tra i vigneti con un calice di Gavi docg, Cortese in purezza, qui autoctono e tradizionale, abbinandolo al pesce e alla cucina ligure. Perché l’Oltregiogo, ovvero il territorio del Gavi, antico entroterra delle signorie di Genova, profuma di Piemonte, ma sa di mare.
La via del vino Gavi Docg
Parte da Gavi, seguendo la Strada Lomellina in direzione Nord; sale fino a Novi Ligure e da qui discende verso Sud percorrendo la strada verso Serravalle Scrivia; poi curva in direzione di Bosio, Parodi e Capriata, toccando via via gli altri 11 Comuni della Denominazione e circoscrivendo così i 1500 ettari in cui si produce il Gavi docg, tutelato dal suo Consorzio.
Su questo percorso si trovano i produttori del Gavi, presso i quali è possibile organizzare visite e degustazioni.
Perché un vino bianco in Piemonte e gli abbinamenti con il cibo
La presenza di un grande bianco in una regione di straordinaria qualità per i vini rossi rivela il profondo legame che la terra del Gavi ha sempre avuto con la Repubblica di Genova, oggi ancora presente nelle ricette tipiche a base di carni bianche, pesce, verdure, pasta fresca e nei prodotti “must” del territorio: come la Testa in Cassetta e i famosi ravioli tutelati dai Cavalieri dell’Ordine Obertengo dei Cavalieri del Raviolo e del Gavi.
Tradizionalmente preparati con carni bovine e suine, uova, formaggio, borragine e scarola i ravioli di Gavi si presentano con una sfoglia sottile e gustosa: a tavola si servono al “tocco”, il locale sugo di carne, in scodella al vino e “a culo nudo”, cioè solo schiumati, senza condimenti.
La ricetta originale del Raviolo di Gavi
Ingredienti
- 500 g. di collo di manzo
- 100 g di polpa di maiale
- 150 g. di salsiccia
- 300 g di borragine
- Qb vino bianco secco
- 2 rametti di maggiorana
- olio extravergine di oliva
- 1 noce di burro
- 7 uova 4 per il ripieno e 3 per la pasta
- 400 g. di farina
- 100 g. di parmigiano-reggiano
- q.b. sale pepe
Istruzioni
Per il ripieno
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Rosolare la salsiccia e la carne a tocchetti con poco olio e burro e poi procedere con la cottura sfumando con del vino bianco e aggiungendo sale e pepe cotte con l'aiuto del vino bianco, aggiungendo la giusta quantità di sale e un po' di pepe.
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Lessare la borragine e strizzarla.
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Tritare tutti gli ingredienti, passarli al setaccio e mescolarli bene.
Per la pasta all’uovo
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Unire 3 uova con 400 grammi di farina per preparare la pasta all’uovo in una ciotola. Mescolate pian piano con una forchetta le uova messe al centro della farina inglobando poco per volta la farina. Quando la parte liquida avrà assorbito tutta la farina create una palla e cominciate a impastare per almeno una decina di minuti fino ad avere una palla liscia. Lasciar riposare a temperatura ambiente coperto da pellicola o da un canovaccio umido almeno mezz’ora e poi stendere la pasta.
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Dividere l'impasto in due parti e stenderle con un matterello fino a formare due sfoglie sottili oppure tirare la sfoglia con la macchina per la pasta ripiegando l'impasto su se stesso e passandolo più volte per la macchina fino a raggiungere lo spessore desiderato, infarinando leggermente ad ogni passaggio. La pasta all’uovo per i ravioli va lavorata bene e tirata il più sottilmente possibile fin da apparire quasi trasparente.
Creare i ravioli
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Cuocere i ravioli in acqua bollente salata a e servirli direttamente sul piatto coperti di solo parmigiano grattugiato.
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Con il ripieno ottenuto dagli ingredienti tritati si formano i ripieni per ravioli di circa 3 cm di lato, premendo con le dita attorno ai bordi per fare aderire bene al ripieno la pasta e stropicciandola un poco. Tagliare i ravioli con l'apposita rotella.
Note
Destinazione Gavi, per un turismo slow
Dalla tavola al territorio, le terre del Gavi invitano ad un turismo slow, in cui si apprezzano le atmosfere sospese nel tempo: si pesca nei torrenti Scrivia, Lemme e Orba, si fanno escursioni a piedi o a cavallo, si pratica il trekking e la mountain bike in Val Borbera e in Val Lemme.
Gli amanti del turismo verde vanno alla scoperta del Parco delle Capanne di Marcarolo o dei Laghi del Gorzente e della Lavagnina, mentre gli appassionati di storia indugiano sul sito archeologico di Libarna a Serravalle Scrivia, i cui resti fanno presupporre la presenza – già in epoca preromana – di un importante mercato o centro di scambi commerciali, com’è tutt’oggi questa zona.
Per i cultori dell’arte e dell’architettura la prima meta è il Forte di Gavi, antica fortezza che si staglia a baluardo del territorio e, per un colpo d’occhio mozzafiato, c’è il Belvedere della Madonna della Guardia, dall’Appennino alla pianura del Po.
L’offerta turistica del Gavi si distingue anche per un originale percorso che unisce sport, moda e lusso: i tre Golf Club della zona, i resort esclusivi e il McArthurGlen Serravalle Outlet sono le tappe immancabili per una vacanza di relax e “coccole”: immersi nel verde, a pochi passi dalle firme della moda italiana e internazionale godendo del top dell’ospitalità.
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