Fase 2: la ripartenza delle Regioni dal 18 maggio
Bar e ristoranti al via. Ogni regione potrà presentare un piano per la riapertura entro lunedì prossimo
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 12/05/2020
Si riparte. È arrivato l’ok da parte del governo alla riapertura degli esercizi commerciali. Tutti concordi nel corso della video conferenza tra i presidenti di Regione con il premier Giuseppe Conte, il ministro Boccia e il ministro Speranza.
Tra giovedì e venerdì arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri.
“Dal 18 maggio anche le attività finora sospese potranno riprendere il loro corso sulla base di una puntuale programmazione regionale, sia pure in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli a tutela dei lavoratori e degli utenti che il Governo si è impegnato a varare nelle prossime ore”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, al termine del confronto.
““Il governo ha accolto le richieste di autonomia delle regioni”. ha detto il presidente della Regione Liguria e Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti.
Bonaccini: ripartenza differenziata in base alle caratteristiche territoriali e ai dati epidemiologici
“Termina la fase necessaria di sospensione delle competenze regionali, si entra ora – haproseguito Bonaccini – in una fase di ripartenza differenziata in base alle caratteristiche territoriali e ai dati epidemiologici di ogni singola zona con l’esercizio pieno dell’autonomia regionale. È quanto avevamo sollecitato, e apprezziamo lo sforzo e l’impegno del Presidente del Consiglio. Attendiamo ora le linee guida nazionali e i protocolli nel più breve tempo possibile“.
Per questi motivi abbiamo poi richiesto due cose:
“La prima – spiega il Presidente della Conferenza delle Regioni – è che ci sia presto un Decreto che rappresenti un vero e proprio spartiacque che premi la collaborazione istituzionale, l’atteggiamento responsabile delle Regioni ed una visione dell’autonomia territoriale come opportunità per rispondere alle esigenze dei diversi contesti socio-economici. Ma questi ultimi dovranno essere costituti da un nucleo di poche e chiare regole sulla base delle quali chi è in grado di aprire – naturalmente considerando il dato epidemiologico e nel rispetto delle regole di prevenzione – possa farlo il prima possibile. E sotto questo profilo abbiamo avuto ampie rassicurazioni dal Governo.
La seconda questione riguarda la delicata questione delle minori entrate. Ho proposto su questo tema al Governo un percorso possibile per trovare nel brevissimo periodo un accordo fra l’Esecutivo e le Regioni, considerando le caratteristiche sia delle Regioni a statuto ordinario che delle Regioni a statuto speciale. Mi sembra anche su tale questione – ha concluso Bonaccini – di aver colto sensibilità e attenzione da parte del Governo”.
Boccia: Se i contagi andranno giù si potrà riaprire di più ma se i contagi saliranno dovremo restringere”
“Inizia la fase della responsabilità per le Regioni” ha ribadito ai Presidenti delle Regioni il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che già da giorni aveva aperto alla possibilità di procedere ad aperture differenziate a seconda della condizione in cui si trovano i diversi territori e aveva puntato sulla ‘responsabilizzazione’ delle Regioni. “Se i contagi andranno giù, potranno riaprire anche altre cose, se i contagi saliranno su, dovranno restringere” ha poi ribadito. Sulla Cassa integrazione in deroga il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, nel corso della riunione, ha proposto la convocazione di una riunione operativa anche con la ministra del lavoro Nunzia Catalfo per semplificare le erogazioni modificando le attuali procedure. Le relative misure saranno inserite nel Dl rilancio.
Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, sottolinea che “prosegue il percorso di riapertura con giudizio”.
Dal 18 maggio ci sarà – avrebbe spiegato il ministro – più autonomia per i territori sulla base di protocolli stringenti e un monitoraggio rigoroso del contagio, aprendo alla possibilità di differenziazioni tra i territori.
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