Conte dice sì, con cautela, alle riaperture. La Coldiretti: anticipo salva made in Italy - InformaCibo

Conte dice sì, con cautela, alle riaperture. La Coldiretti: anticipo salva made in Italy

Attilio Fontana dichiara: "Prima vediamo i dati e poi parliamo di date"

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 08/05/2020

Le riaperture anticipate di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e agriturismi sono richieste da più parti. Sulla questione, ci pare che la cosa giusta l’abbia detta  il governatore della Lombardia, Attilio Fontana:Prima vediamo i dati e poi parliamo di date”. 

Conte: aperture con  differenziazioni geografiche

Siamo in condizione di studiare un’eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche“, ha concesso il premier Giuseppe Conte intervistato dal Fatto Quotidiano. E dopo aver incontrato i rappresentati delle imprese, ha ribadito che “se c’è la possibilità di anticipare qualche data, possiamo anche valutare delle aperture ulteriori”.

La Coldiretti in una nota commenta positivamente la possibilità di anticipare le riaperture di alcune attività annunciata  dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

La Coldiretti: le riaperture avrebbe  un grande effetto sull’agroalimentare Made in Italy

Per la Coldiretti le riaperture avrebbe  un effetto a valanga sull’agroalimentare Made in Italy con il valore dei mancati acquisti in cibi e bevande per la preparazione dei menu che ha raggiunto quasi 5 miliardi per effetto del lockdown.

Il lungo periodo di chiusura sta pesando su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco e sui quali gravano anche le difficoltà all’esportazione con molti Paesi stranieri che hanno adottato le stesse misure di blocco alla ristorazione.

La chiusura di bar, mercati e ristoranti ha ridotto concorrenza favorendo un aumento di perzzi al consumo spinti dalla corsa agli acquisti degli italiani in quarantena e dallo sconvolgimento in atto sul mercato per le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria.

Nelle campagne in questo momento a molte nostre imprese – precisa Prandini – vengono proposti tagli insostenibili dei compensi al di sotto dei costi mentre le quotazioni al dettaglio per gli alimentari continuano ad aumentare dal burro (+2,5%) ai formaggi +2,4%), dal latte (+4,1%) ai salumi (+3,4%) fino alle carni (+2%) secondo gli ultimi dati Istat ad aprile.

Prandini si rivolge al premier Conte

Serve più concorrenza riaprendo al più presto – chiede Prandini a Conte- ristoranti, mense, bar, gelaterie, pasticcerie agriturismi e, in molte regioni, anche i mercati rionali e quelli degli agricoltori ancora fermi. E’ una priorità garantire la stabilità dei prezzi lungo tutta la filiera per bloccare ogni tentativo di speculazione a danno dei consumatori e degli agricoltori che devono poter continuare a produrre per difendere la sovranità alimentare del Paese”.

Una anticipazione dell’apertura è necessaria per gli agriturismi che, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

Con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa anche evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare e anche per questo le strutture agrituristiche devono poter ripartire riaprendo i cancelli della cascine, i percorsi naturalistici, le aree con gli animali e la pet therapy e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy.

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