Champagne, Bordeaux, Borgogna…una storia - InformaCibo

Champagne, Bordeaux, Borgogna…una storia

Sergio Bruno: “Diffondere la cultura del vino come elemento di lifestyle per creare emozioni al di là del gusto”

di Collaboratori

Ultima Modifica: 29/04/2020

Un bel viaggio nel mondo dello champagne tra storia, gusto e “tragedia”.

Ha preferito il falso abbraccio della serpe nera al profumo penetrante del glicine. Gli occhi dell’amore confondono le immagini all’innamorato; l’uomo si fa servo e la donna, se non ama, con scaltrezza infierisce”.  Terminò di scrivere questa frase, tolse lo sguardo dalla tastiera e sorseggiò delicatamente il suo Champagne. Lo conoscono tutti nell’ambiente letterario come lo scrittore che ama il celebre vino francese. E’ un accanito bevitore e un valido intenditore ma, soprattutto, ama fare bere Champagne ai personaggi dei suoi romanzi e delle sue sceneggiature cinematografiche.

Larry è così, un maledetto autore di successo che ama le cose belle e buone: i sigari cubani, le auto d’epoca, le donne intriganti e misteriose, e lo Champagne. Apprezza i vini della maison Champagne De Barfontarc che ha sede a Baronville, nella Côte des Bar, una cantina nata nel 1962 grazie all’iniziativa di circa 50 récoltant che diedero vita alla Coopérative Vinicole de la Région de Baronville. Si pensi a 112 ettari di vigne situate in 7 villaggi circostanti. Negli anni a venire De Barfontarc si è distinta per la produzione di un’ampia gamma di etichette, vini capaci di esprimere il carattere della parte più meridionale della Champagne e che si caratterizzano per uno stile segnato da una cremosità fruttata. A Larry piacciono in particolare il 100% Tradition Brut e il Noir. Il primo, un 80% Pinot Noir e 20% Chardonnay ha un colore giallo chiaro, il bouquet esprime note di agrumi, albicocca e fichi che si ritrovano poi al palato accompagnati da una marcata e cremosa freschezza. Il secondo invece un 100% Pinot Noir dal colore giallo chiaro con lievi riflessi ramati, e con il bouquet che esprime note di frutti rossi e gialli canditi, spunti di brioche e un tocco speziato. Larry lo apprezza molto come aperitivo ma anche abbinato a piatti strutturati come il riso allo zafferano.

In quest’ultimo romanzo i protagonisti sono: Monique la serpe nera e Claude lo sciocco innamorato. La serpe nera è una di quelle donne non belle ma convinte di esserlo, di quelle che devono stare in sala trucco almeno due ore prima di uscire. Capelli lunghi, scuri, finto fascino mediterraneo, bassoccia e scaltra. Lui, Claude, è un vedono, bruttino e benestante. Ha una bella auto, una grande casa e la carta di credito allegra. Si sono conosciuti tramite amici ad una cena e la serpe lo ha accalappiato e gli si è attaccata come una sanguisuga. Lui se ne è innamorato subito e, vedendola con gli occhi dell’amore, non si rende conto della situazione reale. Si illude di essere amato e di essere importante e lei glielo lascia credere in tutta tranquillità. E così cene, regali costosi e viaggi sono all’ordine del giorno e il povero Peter, sempre illuso, paga come un banchiere svizzero.

La sera in cui si conobbero a cena Larry cosa fa ordinare a Claude per fare colpo su Monique?

Certo, Champagne, due bottiglie molto interessanti di una maison che ha sede a Vertus nel cuore della Côte des Blancs, ettari di vigneto classificati come Premier Cru e situati a circa 20 km a Sud-Est di Epernay. Sulla storia dell’azienda abbiamo documenti risalenti al 1894, ma dobbiamo andare oltre con Alexis Mailliard, circa un secolo fa. Attualmente la maison è guidata dalla terza e dalla quarta generazione con 23 ettari di proprietà, metà dei quali sono ubicati a Vertus e il resto nei territori circostanti. Per Michel Mailliard lo Champagne non è mai stato solo questione di tecnica enologica, ma in primo luogo emozionale e culturale. Con grande piacere assaggiarono la Cuvee Mont Vergon Millesimee 2008 e la Cuvee Gregory. Il Mont Vergon millesimato. Il primo è un 100% Chardonnay dal colore giallo intenso, con un bouquet che esprime note di fiori bianchi, susina, burro e pasticceria ed un finale in bocca con cenni di meringa. Uno champagne straordinario con primi piatti a base di pasta ripiena e con secondi di pesci e crostacei. L’altro, il Gregory, un vino colore giallo paglierino, dal sapore con note di fiori bianchi, frutta a polpa bianca e cenni di patisserie e una piacevolissima cremosa freschezza.

Claude è un uomo molto debole nei confronti delle donne al punto di annullarsi come persona per assecondare il femminile volere. La serpe nera lo ha capito molto bene e lo obbliga a fare tutto ciò che vuole. Non solo, gli ha proibito di vedere i vecchi amici, di mettere in pratica i suoi passatempi preferiti, di fare qualsiasi cosa se lei non è presente. Tutto deve essere sotto il suo controllo. Una situazione grottesca e al quanto penosa per il nostro ometto dal bianco pizzetto. Eppure anche lui ha avuto un passato, non certo glorioso, ma almeno un po’ più dignitoso. Una moglie, una brava donna, un lavoro autonomo, una vita normale, nessuno dei suoi conoscenti avrebbe mai pensato di vederlo così passivo con la nuova donna.

Il romanzo di Larry è tutto un susseguirsi di momenti tragico comici in cui la serpe riduce Claude sul lastrico e lo lascia nel momento in cui non ha più nulla da spremere. Non scendo nel dettaglio finale del libro, non voglio fare lo spoiler, come si dice in gergo, ma la sera in cui Monique decide di scaricare Claude definitivamente per la prima volta lei lo invita a cena e, come fece lui per lei quando si conobbero, ordina Champagne!! Anche lei due bottiglie di una storica casa che fonda le sue radici al tempo della Rivoluzione Francese. Fu allora infatti che Basle Penet acquistò le sue prime parcelle di vigneto nei dintorni di Verzy vendendo le uve a chi poteva pressarle. Passa molto tempo e arriva il 1929, l’azienda di famiglia, con la gestione di Louis-Gilbert Penet, acquista una propria pressa e aderisce allo statuto di Récoltant Manipulant. Quando la palla passa al figlio Jean-Marie esce sul mercato la marca di Champagne Jean-Marie Penet. Qualche anno più tardi la figlia Florence sposa Jean-Paul Lepreux e arriva lo champagne che abbiamo ora. 8 generazioni e ancora oggi tutto è fatto manualmente nel rispetto delle tradizioni ancestrali, conservando i metodi tipici di produzione dello Champagne. Le uve provengono dalle vigne situate a Verzy e Verzenay, la classificazione è Grand Cru e tutti i vini maturano nelle crayères del XIX secolo preziosamente conservate. Di questa maison la scaltra serpe nera che raggira lo sciocco innamorato predilige due Champagne: La Vie En Rose Brut Grand Cru e il Secret Des Bulles Brut Grand Cru. Sarà anche serpe ma dal palato molto raffinato. Il primo è un rosé dal meraviglioso colore rosa salmone, al naso è fine ed elegante ricco di aromi di bacche rosse, ribes, lamponi e fragole. In bocca è fresco e fruttato con magici sentori di fragoline: 100% Pinot Noir. Il segreto della bolla, il Secret Des Bulles, è uno Champagne con una leggera veste dorata ed una effervescenza fine e regolare. Pulito, accattivante, unisce frutti a polpa bianca e frutti rossi. Al palato è pieno, fresco, croccante, con un buon equilibrio generale: 2/3 Pinot Noir, 1/3 Chardonnay.

Due bottiglie prima e due bottiglie dopo…anche se non sempre le storie hanno un lieto fine, in qualsiasi situazione della vita si possono bere grandi Champagne. Ho voluto giocare con le parole e scherzare con la fantasia, ma la realtà è che tutti gli champagne citati nel mio breve racconto sono in commercio e acquistabili.

Sono prodotti di alta qualità. Vini che propone chi cerca di diffondere la cultura del vino come elemento di lifestyle per creare emozioni al di là del gusto. A dirlo è Sergio Bruno, fondatore e titolare di “Emozioni oltre il gusto”, noto per lo slogan: “Diffondere la cultura del vino come elemento di lifestyle per creare emozioni al di là del gusto”, distribuzione di vini francesi, realtà commerciale nata nel Febbraio 2017.

Sergio è stato capace di costruire la sua carriera professionale prima come dirigente, poi consulente esperto in sistemi di gestione e direzione d’azienda, e in terza battuta abbracciando il fantastico mondo del vino. Risale all’anno 2009 il momento in cui ha dato vita alla sua prima attività nel settore. Un’attività partorita da un gruppo di amici con l’intento di trasformare la propria passione per il vino e per la cucina tradizionale in un organismo preposto alla diffusione della cultura enogastronomica e del territorio. E così anni di studi, approfondimenti, viaggi, conoscenza dei territori di origine dei vini. Ricordiamoci che un grande vino trasmette sempre la sua terra di provenienza. Lavoro e passione, impegni e amore per una professione da portare avanti con la massima attenzione. Champagne ma non solo, la Francia del vino, quella che conta, quelle terre, quelle cantine che si contraddistinguono per qualità e capacità imprenditoriale.

La storia di Sergio sarebbe ancora molto lunga ma non posso raccontarvela tutta, contattatelo voi di persona, fatevi guidare dalla sua passione, dalla sua esperienza. Se volete bere francese, se vi fa piacere conoscere meglio i vini di questa grande nazione con Sergio avete un ottimo consulente che saprà indirizzarvi e consigliarvi. Champagne, Bordeaux, Borgogna e tanto altro. E in chiusura credo sia giusto dire che è un luogo comune pensare che lo champagne sia un prodotto di lusso, per pochi, a volte inarrivabile, distribuito esclusivamente dalle grandi case conosciute in tutto il mondo; lo champagne è un prodotto principalmente del territorio e soprattutto dei contadini che lavorano la vigna e si impegnano per produrre un vino di altissima qualità, che nel bicchiere a tulipano possa esprimere terra e stile del produttore.

La storia a cura di Fabrizio Salce

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