Milano Expo, tra pranzi e tapas gli incassi vanno a gonfie vele
di Informacibo
Ultima Modifica: 20/06/2015
Milano 20 giugno 2015. In un articolo pubblicato oggi sul Corriere della Sera, si comincia a fare i conti degli incassi nei ristoranti gourmet e nei vari padiglioni.
Il documento che sta circolando in Expo sui fatturati di tutti i punti di ristoro dai ristoranti ai food track, dai bar ai chioschi, dagli italiani agli stranieri, dà un totale complessivo di oltre 23 milioni di fatturato lordo.
In cima alla classifica c’è Eataly alias Oscar Farinetti, con i suoi venti ristoranti regionali (nella foto il Ristorante pugliese di Peppe Zullo lo scorso mese di luglio): malgrado si debba fare la coda (doppia: una per il cibo e una per le bevande), malgrado non vantino i prezzi più bassi dell’esposizione, hanno già fatto il botto con un incasso lordo di 3,8 milioni di euro.
Segue, a distanza, la ristorazione a prezzi controllati proposta a Expo attraverso la cooperativa emiliana Cir che gestisce 20 locali: 1,7 milioni di incasso e si può scegliere fra il self service dove con 15-20 euro si mangia un pasto completo e molto abbondante, o i locali Let’s Toast con panini vari e molto imbottiti.
In terza posizione arriva la Spagna e in quarta le dolcezze di Eurochocolate, cioccolatini e golosità varie proposte nel cluster del cacao.
E qui c’è già subito il primo commento di Eugenio Guarducci, Presidente di Eurochocolate: "Un bel risultato – dice il Presidente di Eurochocolate – , considerando che ad occupare le prime tre posizioni sono Eataly, con un incasso lordo di 3,8 milioni di euro, seguito dalla ristorazione a prezzi controllati proposta da Expo attraverso la cooperativa emiliana Cir (1.702.794 euro), e dalla Spagna (970.353 euro)".
Buon piazzamento per il cibo veloce e «giovane» dei camioncini olandesi che nel caratteristico padiglione modello luna park sfornano pancake a ritmo continuo , offrono formaggi italianizzati con l’aggiunta di pesto e tartufo e incassano 815 mila euro. Va forte anche la birra Moretti, che offre insieme a vari tipi di luppoli, anche piadine e rompidigiuno, con quasi 899 mila euro.
Denigrati dai no Expo e criticati anche dai guru del mangiare sano come Carlin Petrini, i signori di McDonald’s riescono comunque a sfondare anche in mezzo alle tavole del mondo: 666 mila euro l’incasso del mese di maggio.
Piatto giapponese "Curry con riso e verdure" 8 Euro
Nel Padiglione GIAPPONE
Curry giapponese riso e verdure a 8 euro
E’ uno dei piatti meno costosi del padiglione giapponese, disponibile nel ristorante al primo piano. Il plus? Il servizio: sarà un cliché, ma i giapponesi sono davvero gentilissimi (al punto da chiederti, a fine pasto, se sei soddisfatto del servizio e se la loro cucina ti è piaciuta).
Veloce e pratico il servizio di prenotazione e pagamento.
Condividi L'Articolo
L'Autore