Capitale Italiana della Cultura 2021: secondo rinvio - InformaCibo

Capitale Italiana della Cultura 2021: secondo rinvio

Sospesa Parma Capitale della cultura 2020: ora spetta a al ministro Dario Franceschini decidere le modalità per affrontare l’emergenza

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 15/03/2020

Il Mibact ha ulteriormente prorogato al 30 giugno 2020 (dopo quella al 13 marzo) i termini per la presentazione dei dossier di candidatura da parte delle città e delle unioni di Comuni che avevano manifestato interesse a partecipare al bando per l’assegnazione del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2021.

Il 12 ottobre la giuria sceglierà la candidatura

Entro l’11 settembre la giuria esaminerà i dossier pervenuti e selezionerà le dieci finaliste, dalle quali entro il 12 ottobre sceglierà la candidatura da raccomandare al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo per il conferimento del titolo.

 

Il titolo di “Capitale Italiana della Cultura”, istituito dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini con la legge Art Bonus nel 2014, è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del programma presentato.

Le città che hanno manifestato il proprio interesse devono quindi ora presentare entro il 30 giugno i propri dossier di candidatura, che verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama per arrivare, entro l’11 settembre, alla selezione di un massimo di 10 progetti finalisti da invitare in audizione.

La città Capitale Italiana della Cultura 2021 verrà scelta esclusivamente sulla base di questi colloqui entro il 10 giugno, quando la giuria indicherà pubblicamente al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo la candidatura più idonea da formalizzare con delibera del Consiglio dei Ministri.

Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017; Palermo nel 2018.

Stop a “Parma Capitale della cultura” 2020

Si attende la decisione del ministro Dario Franceschini, cui tocca decidere le modalità per affrontare l’emergenza

State in casa, state in casa, per ora, fino al 25 marzo

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