Il concorso “Minestrone D’Oro” a San Zeno di Montagna
Il ministrone di Marrone Dop preparato dalla “Taverna Kus’ è risultato vincitore del concorso giornalistico
di Collaboratori
Ultima Modifica: 11/10/2019
Il nostro viaggio a San Zeno di Montagna (Verona) continua. Giornata intensa di appuntamenti quella organizzata dal Consorzio di tutela del Marrone Dop che vi stiamo raccontando su queste pagine.
Dopo l’incontro con il Sindaco Maurizio Castellani e Simone Campagnari, presidente del Consorzio di Tutela (I progetti del Consorzio per promuovere il Marrone di San Zeno di Montagna) e l’escursione nel castagneto Veronesi posto a metri 867 sml (La visita al castagneto Veronesi qui su Informacibo) protagonista l’immancabile castagna, prodotto che da sempre ha riempito le cucine con la sua preziosa farina, con la quale si riusciva a sostituire il pane in una terra con non molto grano e che, una volta, ogni giorno riusciva a garantiva una nutriente polenta.
Arriviamo alla ‘Taverna Kus’ nel centro di San Zeno di Montagna (Verona) per una degustazione di piatti a base di marroni Dop e partecipare al concorso “Minestrone D’Oro”: assaggio di 4 minestroni di 4 ristoranti di San Zeno.
Hanno partecipato una quindicina di persone, tra esperti, giornalisti e Sonia Biasin, sindaco di Zimella. Il piatto forte è stato il minestrone di marroni, tipica e saporita ricetta del monte Baldo, a base di Marrone Dop di san Zeno e verdure.
La cronaca
Al concorso “Minestrone D’Oro”, quale prima proposta sono stati serviti 4 assaggi di minestrone di verdure con castagne (foto di copertina), un classico della zona, interpretato da 4 diversi ristoranti e chef, per i quali era prevista una valutazione.
Il ministrone di Marrone Dop preparato dalla “Taverna Kus’ ha ottenuto la votazione più alta ed è risultato quindi vincitore del concorso giornalistico
Poi lo chef del Kus, Stefano Lorenzi, ha dilettato i palati degli ospiti con un menù a base di castagne. E’ stato molto elogiato per la raffinatezza dei suoi piatti dal baccalà mantecato all’interpretazione della tartare di Garronese Veneta al babà (forse troppo dolce) con crema e gelato sempre di castagne.
I vini che accompagnavano i piatti sottolineavano l’importanza del Bardolino, vino tipico della zona.
Visita nella cantina ricavata in un’antica ghiacciaia
Il proprietario del ristorante, Giancarlo Zanolli, ha voluto infine onorarci accompagnandoci in visita al cavò, una cantina ricavata in un’antica ghiacciaia, ricca di vini pregiati e sigari cubani Coiba.
Un’ultima sorpresa ce l’ha riservata il Consorzio del Marrone Dop donando ai suoi invitati la birra ‘Castanea’, birra prodotta con Marrone di San Zeno Dop.
Castanea è una «rossa» unica, dalle sfumature ambrate, anzi castane, confezionata in eleganti bottiglie scure da 750 ml. «Il frutto si trova per un periodo ristretto e si deve aspettare quella stagione per mangiarlo», dice il presidente del Consorzio Campagnari, «la birra, invece, si potrà bere d’estate, la stagione perfetta per godersi una bevanda fresca, a bassa fermentazione, 6 gradi, dove il gusto forte del frutto non si lascia sovrastare dai profumi del lievito». Anche Castanea, come il marrone, è delicata. Non dura in eterno: non è pastorizzata ed ha una scadenza di sei mesi, un’ulteriore garanzia di genuinità e freschezza.
Ed ora arrivederci per le Festa delle castagne alla sua 47esima edizione e la 16esima Festa del Marrone Dop, che si terranno dal 19 ottobre al 3 novembre 2019 (il 19-20, 26-27 ottobre e il 1, 2, 3 novembre). A cura di Mirella Pelizzoni e Donato Troiano
Il viaggio a San Zeno di Montagna in provincia di Verona: protagonista il Marrone Dop
I progetti del Consorzio per promuovere il Marrone di San Zeno
Condividi L'Articolo
L'Autore