Alma, un sogno in grande: la ricetta di un successo
Albino Ivardi Ganapini, che ha “inventato” Alma, e il direttore didattico Matteo Berti, intervistati da Donato Troiano da Arte & Gusto a Parma
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 25/09/2019
Il libro «Alma – Un sogno in grande» apre la nuova stagione 2019 – 2020, per la Wine and Food Academy, vera e propria officina parmigiana di «saperi e sapori», con gli incontri con illustri personaggi del mondo del food e della cultura.
La presentazione del libro «Alma – Un sogno in grande»
Si comincia questa sera, mercoledì 25 settembre, alle ore 20, con un dialogo tra Albino Ivardi Ganapini, “inventore” di Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana con sede a Colorno (Parma) e autore (insieme ad Andrea Grignaffini) del libro «Alma – Un sogno in grande», e Matteo Berti, direttore didattico di Alma, ambedue intervistati da Donato Troiano, direttore di Informacibo, nel locale gourmet Arte & Gusto, in via Emilia Est, a Parma.
Chi è Albino Ivardi Ganapini
Albino Ivardi Ganapini ha prestato la sua opera per 35 anni nell’azienda Barilla, il più grande pastificio al mondo, arrivando a ricoprire l’incarico di responsabile dell’ufficio di presidenza accanto a Pietro Barilla. In questa sua esperienza ha messo in pratica le tecniche manageriali e di creatività che, dopo il ’96, metterà a disposizione di tutta la provincia di Parma e dell’Emilia Romagna.
Dopo il periodo passato alla Barilla ha dimostrato, nei fatti, di essere anche un valente politico/amministratore. Con le sue scelte lungimiranti, da assessore provinciale all’Agricoltura, dal 1999, Ganapini ha contribuito infatti ad affermare la sua città, Parma, quale capitale della Food Valley italiana.
Se Alma, di cui è stato presidente dal 2002 al 2012, è risultata la sua più grande intuizione, tanto che oggi esso rappresenta il più importante centro di formazione al mondo dedicato alla cucina italiana, non bisogna dimenticare che da assessore provinciale ha ideato e realizzato gli ambiziosi progetti delle Strade dei Vini e dei Sapori (in anticipo con le iniziative nazionali) e della rete dei Musei del Cibo, con il preciso obiettivo di valorizzare l’intero territorio attraverso le risorse culturali, economiche e turistiche rappresentate dall’enogastronomia parmense. Tutto ciò mettendo in relazione pubblico e privato.
Non a caso quest’anno il Comune di Parma gli ha conferito la Medaglia d’Oro del Premio Sant’Ilario 2019 “per aver creduto e investito, personalmente e attraverso l’impegno amministrativo, nella vocazione e nel talento enogastronomico di Parma, del suo territorio, dei suoi abitanti e dei suoi prodotti di eccellenza”.
Gli appuntamenti della Wine and Food Academy per la stagione 2019 – 2020
Con questo primo appuntamento riprende così l’attività della Wine and Food Academy per la stagione 2019 – 2020 con un ricco calendario di eventi e discussioni che vedrà protagonisti produttori, scrittori, viticoltori, amministratori e artigiani del gusto.
Tanti racconti di uomini e prodotti per costruire una narrazione dove le esperienze di vita si legano alle analisi sulla cultura del cibo e del vino.
Tra gli ospiti delle serate, organizzate da Wine and Food Academy sempre da Arte & Gusto, figura, tra gli altri, il famoso critico, Daniele Cernilli, conosciuto come «Doctor Wine», che a febbraio presenterà la sua Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2020 (verrà presentata a Milano domenica prossima). Ed ancora il direttore di Tipicità, Angelo Serri, che illustrerà il Gran Tour delle Marche 2020, la grande maratona esperienziale delle Marche che ha ricevuto, tra gli altri, il patrocinio dell’ANCI, e nella stessa sera ci sarà lo scrittore Alfredo Antonaros, che racconterà il vino nella «cronaca» di Frà Salimbene da Parma.
«Cerchiamo di trovare argomenti coinvolgenti: nell’anno che vedrà Parma Capitale della Cultura, riteniamo quanto mai opportuno parlare di cultura del cibo, custode della nostra identità» dice ad Informacibo, Raffaele D’Angelo, ideatore di Wine and Food Academy.
Ad affiancare le serate tutto lo staff del locale gourmet, Arte & Gusto come sottolinea il patron e chef del locale, Alfonso Francese: «Dai tempi di Milano Expo 2015 sosteniamo l’alimentazione sostenibile, valorizzando, da una parte le tradizioni culinarie italiane, e dall’altra promuoviamo il dibattito e il confronto sui temi del cibo e dei prodotti Dop e Igp. Al nostro staff – ha aggiunto in una dichiarazione alla Gazzetta di Parma, lo chef Francese – “toccherà il compito di interpretare i diversi prodotti, che nelle serate andremo a valorizzare anche attraverso eccellenti abbinamenti».
Il programma di quest’anno -afferma una nota degli organizzatori- ha inoltre un significato particolare in quanto cade proprio nell’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.
ALMA, una Scuola, una Storia, un Protagonista: Albino Ivardi Ganapini (da Informacibo)
“Quella di Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana che ha sede a Colorno, all’interno di uno dei monumenti più rappresentativi del territorio, la Reggia, è la storia di un’idea trasformata in una realtà di successo, ma non solo. E’ anche la dimostrazione delle capacità di una classe politica e dirigente che ha saputo dotare Parma di un luogo di formazione, e di sapere, unico in Italia”, così ha scritto il giornalista Pierluigi Dallapina intervistando per INformaCIBO (Qui l’intervista Alma, una Scuola, una Storia, un Protagonista: Albino Ganapini), nel mese di settembre 2017, Ganapini, colui che fu in grado di immaginare questa scuola e di credere nelle sue enormi potenzialità, quando Alma non era altro che una semplice intuizione. (continua….).
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