Festival del Prosciutto di Parma: la presentazione a Milano
Si inaugura a Langhirano il 6 settembre. A Parma il Prosciutto di Parma sarà protagonista al Bistrot nell’ambito di “Settembre Gastronomico”
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 26/07/2019
Il Festival di “Sua Maestà” Prosciutto di Parma taglierà il nastro della ventiduesima edizione venerdì 6 settembre a Langhirano, per proseguire nei weekend del 14-15, 21-22 e 28-29 settembre con “Finestre aperte”, evento del festival che prevede, per foodie e turisti, visite nei prosciuttifici mentre a Parma è confermato la presenza del Bistrò allestito in piazza Garibaldi dal 9 al 15 settembre.
A Milano il presidente del Consorzio, Capanna: il Prosciutto di Parma un prodotto artigianale lavorato “con le nostre mani”
Alla presentazione alla stampa, svoltasi a Milano presso la Sonia Factory, sono intervenuti Vittorio Capanna, Presidente del Consorzio di Tutela del Prosciutto di Parma Dop, Giordano Bricoli, Sindaco di Langhirano e Cristiano Casa, Assessore al Turismo del Comune di Parma.
Non sono mancati una serie di “eventi golosi e gustosi” con la chef Maria Amalia Anedda del ristorante “Les Caves” e la chef Isabella Chiussi dell’ Osteria “Il Bersò” che hanno suggerito ai presenti alcuni utilizzi creativi del Prosciutto di Parma Dop in cucina.
Fotogallery by Informacibo: da Milano
Il presidente del Consorzio di tutela Vittorio Capanna ha sottolineaton nel suo intervento, le caratteristiche di naturalità del prosciutto di Parma, lavorato in modo artigianale “con le nostre mani”, ha chiosato.
I dati di un comparto con un giro d’affari complessivo di 1,7 miliardi di euro
Il comparto del prosciutto di Parma, in attesa della “staffetta” tra l’Istituto Parma Qualità (Ipg) e Csqa Certificazioni per il controllo e la certificazione del prodotto prevista per la fine dell’anno, registra, sul fronte estero 280 milioni di euro di fatturato. Dal punto di vista produttivo le aziende del prosciutto di Parma sono 140, 3.900 gli allevamenti suinicoli, 109 i macelli, 3.000 gli addetti alla lavorazione nel ettore, 50.000 gli impiegati nell’intera filiera. Le confezioni vendute nel 2018 di pre-affettato sono state 77 milioni, 18 milioni in Italia, 59 milioni all’estero. La distribuzione della denominazione è per il 70% in Italia e 30% all’estero.
Il Sindaco di Langhirano Bricoli: un convegno sulla “Dop Economy”
Mentre il Sindaco di Langhirano Bricoli, dopo aver annunciato che nella mattinata di sabato 7 settembre si svolgerà a Langhirano un convegno dal titolo “Dop Economy” che vedrà tra i relatori Simona Caselli, assessore all’agricoltura della regione Emilia Romagna e Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, ha invitato tutti a scoprire un territorio ancora poco conosciuto, ma che ospita bellezze come il Castello di Torrechiara, con la straordinaria Camera d’Oro, completamente affrescata, e come l’abbazia benedettina rinascimentale nota come Badia di Santa Maria della Neve, l’assessore di Parma, Casa ha parlato delle iniziative durante il “settembre gastronomico” quando Parma aprirà le sue porte ai foodie: un mese di eventi ed esperienze a tema food che avrà il suo clou il 3 settembre con la Cena dei Mille.
Ecco alcune anticipazioni del programma dell’edizione 2019 del Festival del Prosciutto di Parma estremamente ricco di eventi
Le “Finestre aperte”, sulle cattedrali del Prosciutto di Parma, raddoppiano
Vero momento clou del Festival del Prosciutto di Parma è “Finestre Aperte” che nel 2019 raddoppia, passando da due a quattro weekend, a copertura di tutto il mese di settembre: l’appuntamento è per il 7-8, il 14-15, il 21-22 e il 28-29 settembre.
“Finestre Aperte” è un modo originale per portare alla conoscenza del largo pubblico le antiche tradizioni e il saper fare che si celano dietro il Prosciutto di Parma: le radici storiche dei primi antenati della Dop risalgono infatti al III secolo a.C. Già nel “De Rustica”, Catone il Censore descriveva una ghiotta conservazione delle cosce di suino, ottenuta con la salatura e la successiva asciugatura; unte poi con un po’ di olio, le cosce affrontavano il periodo di stagionatura. In occasione di “Finestre Aperte”, ogni weekend di settembre, i prosciuttifici del territorio parmense accoglieranno turisti e food lover, offrendo loro la possibilità di assistere al ciclo di lavorazione. A fare da guide saranno eccezionalmente gli stessi produttori, che racconteranno e mostreranno come le cosce di suino, grazie a una particolarissima combinazione di clima, tradizione e passione, diventino Prosciutto di Parma Dop. L’elenco dei prosciuttifici aderenti a “Finestre Aperte” e tutte le informazioni utili per prenotare e organizzare le visite saranno disponibili sul sito web: www.festivaldelprosciuttodiparma.com.
A Langhirano la Cittadella del Prosciutto
Dal 6 all’8 settembre, Langhirano ospiterà la Cittadella del Prosciutto: un’area dove 18 produttori della Dop racconteranno la propria storia e organizzeranno degustazioni di Prosciutto di Parma Dop, offerto in varie stagionature, a partire dai 12 ai 24 mesi, per arrivare anche ai 36 e più mesi. Previste anche esibizioni di taglio a mano del Prosciutto di Parma DOP: una vera e propria arte, che richiede un esercizio costante nel tempo per essere padroneggiata, e che è un mix tra rapidità, precisione e coreografia nella presentazione delle fette sul piatto.
Parma Quality Restaurants e altre collaborazioni
Il Festival del Prosciutto di Parma vivrà anche di scambi e collaborazioni. Sul piano gastronomico, sarà coinvolto Parma Quality Restaurants, il Consorzio – riunisce 28 ristoratori del territorio – che rappresenta la più alta espressione della cucina parmense. Sabato 7 e domenica 8 settembre, gli chef Maria Amalia Anedda (Ristorante “Les Caves”, a Sala Baganza), Filippo Cavalli (Ristorante “Osteria dei Mascalzoni”, a Parma), Mariano Chiarelli (Ristorante “I Du Matt”, a Parma) e Nico Tamani (Ristorante “Vecchia Fucina”, a Traversetolo) animeranno due cooking lesson: appassionati di cucina e foodie potranno così apprendere alcuni segreti per valorizzare in cucina, in modo originale, il Prosciutto di Parma Dop.
In collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini Colli di Parma, sono previsti momenti di wine pairing: a suggerire quali sono i migliori vini del territorio da abbinare al Prosciutto di Parma DOP sarà Maura Gigatti, sommelier del Ristorante “I Du Matt”, che proprio pochi giorni fa è stata insignita da AIS Emilia del premio come Miglior Sommelier dell’Emilia.
Non manca il Gelato artigianale firmato Ciacco
Il Festival del Prosciutto di Parma proporrà poi ricercati abbinamenti tra gelato salato e Prosciutto di Parma Dop: a firmarli sarà la gelateria Ciacco, del maestro gelatiere Stefano Guizzetti, strenuo fautore del metodo artigianale, apprezzato in tutta Italia per la creazione di gusti di gelato inconsueti, ottenuti senza alcun tipo di additivo.
Edoardo Bennato live
Sabato 7 settembre, a partire dalle h 21:30, a Langhirano, sul palco allestito in Piazzale Celso Melli si esibirà il cantautore Edoardo Bennato, tra le voci rock più apprezzate dal pubblico italiano. L’autore di hit come “L’isola che non c’è”, “Un giorno credi”, “Il gatto e la volpe”, “Viva la mamma”, “Il rock di Capitan Uncino” sarà protagonista di un live di due ore.
Il Bistrot del Prosciutto di Parma ai Portici del Grano
Il Festival del Prosciutto di Parma vero e proprio vivrà poi un’appendice “cittadina” da lunedì 9 a domenica 15 settembre: l’appuntamento è a Parma, in Piazza Garibaldi, sotto i Portici del Grano, dove, nell’ambito di “Settembre Gastronomico”, sarà allestito un Bistrot.
Da segnalare, tra le varie iniziative a Parma:
giovedì 12 settembre, dalle h 18:30, l’appuntamento con Bruno Vanzan, campione mondiale di flair bartending e mixology, che proporrà i cocktail dell’estate 2019 in abbinamento a finger food a base di Prosciutto di Parma Dop;
venerdì 13 settembre, dalle h 12:30, l’abbinamento con la Mozzarella di Bufala Campana Dop, con proposte gastronomiche;
domenica 15 settembre, dalle h 19:00, le pizze gourmet proposte dal neonato Gruppo Parmense Pizzerie di Qualità, che riunisce 9 professionisti dell’arte della pizza accomunati dalla scelta di materie prime di eccellenza, preferibilmente locali, e dal ricorso a metodi di lavorazione artigianali.
Condividi L'Articolo
L'Autore