Miur-Mipaaft accordo per la formazione: settori turismo e agricoltura - InformaCibo

Miur-Mipaaft accordo per la formazione: settori turismo e agricoltura

I ministri Bussetti e Centinaio si sono incontrati al Miur per avviare i lavori per un Protocollo d’intesa e la creazione di una specifica task force

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 08/06/2019

Una “intesa forte” fra Miur-Mipaaft, i Ministeri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e quello delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per rafforzare la formazione tecnica e professionale in ambito turistico, alberghiero e nel settore dell’agricoltura.

È quella che intendono mettere i campo i Ministri Marco Bussetti e Gian Marco Centinaio che nei giorni scorsi si sono incontrati al Miur avviando i lavori per un Protocollo d’intesa e la creazione di una specifica task force.

I commenti dei Ministri Marco Bussetti e Gian Marco Centinaio

“Con il Ministro Centinaio – spiega Bussetti – vogliamo dare una risposta alle richieste che emergono da questi settori imprenditoriali che sono trainanti per la nostra economia e che richiedono sempre di più alte professionalità. Dobbiamo fare sistema, portare avanti una politica che sia in funzione delle necessità dei nostri ragazzi, che devono avere una formazione di alto livello che consenta loro di spendersi sul mercato del lavoro, ma anche delle nostre imprese e dei nostri territori”.

“La scuola pone le basi fondamentali per la formazione e la crescita dei professionisti del domani. In questo momento –ha dichiarato il Ministro Gian Marco Centinaio- per ciò che riguarda il settore turistico e dell’agricoltura è necessario offrire un percorso formativo diverso, che deve essere quanto più esteso e aggiornato possibile, vicino alle esigenze del lavoro. Per questo motivo, oggi con il Ministro Bussetti abbiamo deciso di attivare una specifica task force, che partirà dopo il confronto con le associazioni di categoria al Mipaaft, strumentale all’innovazione e parte integrante dello sviluppo di due settori trainanti della nostra economia”.

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