Barolo 2015, è dedicato a Carlin Petrini, festa domenica
Fondatore di Slow Food e ideatore di manifestazioni come Cheese, il Salone del Gusto e Terra Madre
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 07/06/2019
L’etichetta del Barolo 2015, opera dello scultore messicano Sebastián, sarà dedicato a Carlo Petrini, per gli amici “Carlin”.
Per il Barolo ogni vendemmia non solo è importante ma è unica, e per questo tutti gli anni l’Enoteca Regionale del Barolo dedica l’etichetta d’autore della propria Selezione Ufficiale ad un personaggio d’eccezione: quest’anno sarà Carlo Petrini l’ospite d’onore domenica 9 giugno alla presentazione della nuova annata del re dei vini.
Il legame tra Barolo, il suo castello e Carlin, viene da lontano: quasi una quarantina di anni fa nasce proprio in questo luogo la Libera e Benemerita Associazione Amici del Barolo, come ricorda su “Slowfood Revolution”, un libro del giornalista e scrittore, Gigi Padovani, scritto insieme proprio a Carlin Petrini (leggere qui sotto).
La dedica dell’annata 2015 del Barolo a Carlo Petrini avrà luogo a Barolo, nell’Enoteca Regionale del Barolo, domenica 9 giugno la cerimonia ufficiale a partire dalle ore 11,00
Carlo Petrini, figlio di un’ortolana e un ferroviere
Carlo Petrini, conduce studi in sociologia presso l’Università di Trento e partecipa attivamente all’attività politica, venendo eletto consigliere comunale per la lista del Partito Socialista di Unità Proletaria a Bra. Si occupa di enogastronomia dal 1977 sui principali periodici e giornali italiani e partecipa attivamente alla nascita, con Stefano Bonilli, del Gambero Rosso, inizialmente inserto mensile del Manifesto. Fonda la “Libera e Benemerita Associazione degli Amici del Barolo”, che diventerà nel luglio 1986 Arcigola, mantenendo forti legami col Gambero Rosso e con la rivista La Gola.
È ideatore di importanti manifestazioni come Cheese, il Salone del Gusto e Terra Madre di Torino. Il 9 dicembre 1989 a Bra viene fondato il Movimento Internazionale Slow Food. Ha curato l’edizione della Guida ai Vini del Mondo ed è stato curatore della Guida ai Vini d’Italia. Ha collaborato tra le altre testate con l’Unità e La Stampa; dal 2007 è una firma di Repubblica.
È in prima linea in una battaglia contro gli Ogm, trovandosi spesso in disaccordo con esponenti del mondo scientifico, favorevoli alla ricerca sugli Organismi Geneticamente Modificati e al loro utilizzo.
Slowfood Revolution a cura di Carlo Petrini e Gigi Padovani (Rizzoli editore)
Nel Basso Piemonte, tra le Langhe e il Roero, nasceva vent’anni fa un movimento destinato a diventare in tutto il mondo sinonimo di un’autentica nuova filosofia del cibo più consapevole dei valori della terra.
La storia di Slow Food è legata a doppio filo a quella del suo carismatico leader, Carlo Petrini, che in questo libro ne ripercorre le tappe fondamentali, dalla nascita della Libera e Benemerita Associazione degli Amici del Barolo, cui aderirono personaggi del calibro di Roberto Benigni, Francesco Guccini e Ornella Vanoni. È il primo nucleo di quella che diventerà, nel 1986, la lega Arcigola, che assumerà tre anni dopo il nome Slow Food con il Manifesto del movimento internazionale presentato a Parigi. (segue………)
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