Coldiretti, nasce il “Pane Milano” a km zero
Una filiera certificata da campi a tavola: la presentazione nell’assemblea della Coldiretti interprovinciale
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 03/06/2019
Dacci oggi il nostro pane made in Milano. Questa preghiera è stata accolta da Coldiretti e l’associazione dei panificatori della Lombardia.
Una filiera dei cereali e del pane a km zero, dalle aziende agricole alla commercializzazione, fino alle tavole dei consumatori, passando attraverso processi di trasformazione totalmente “Made in Lombardy”.
Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto in Villa Reale a Monza dalla Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza e dall’Associazione Panificatori di Milano e Province di Confcommercio Milano, in occasione dell’assemblea annuale della Coldiretti interprovinciale.
Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti interprovinciale
“Con il protocollo – spiega Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – le nostre due organizzazioni si impegnano a promuovere una filiera dei cereali che punta a buone pratiche nella coltivazione della materia prima, a processi di trasformazione trasparenti in stretta sinergia con le imprese del settore della panificazione, e a controlli puntuali a tutela della salubrità del cibo e della sicurezza dei consumatori”.
“L’intesa firmata con il Presidente dei Panificatori, Matteo Cunsolo – continua Alessandro Rota – è solo il primo passo. Adesso dovremo lavorare insieme per predisporre accordi che definiscano nel dettaglio le modalità con le quali individuare i produttori della materia prima, i mulini e le imprese del commercio e della panificazione da coinvolgere e tutti quegli strumenti più adatti a veicolare il messaggio di qualità che dovrà accompagnare il nuovo “Pane Milano”, a cominciare da un’indicazione di origine chiara e trasparente. “Ringrazio il Presidente Cunsolo – conclude Alessandro Rota – per aver condiviso da subito una strategia che potrà valorizzare i prodotti di qualità a km zero insieme al lavoro dei nostri agricoltori e dei panificatori, a tutto vantaggio dei consumatori”.
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