Da Marchesino a Il Foyer, riapre il ristorante del Teatro alla Scala
Evoluzione del locale creato da Gualtiero Marchesi nel 2008. Restano i piatti iconici del Maestro della cucina italiana. Riapertura in anteprima per il Salone del Mobile
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 09/04/2019
Dopo il rinnovamento dei locali aprirà a maggio il Ristorante Teatro alla Scala – Il Foyer, evoluzione del Marchesino creato da Gualtiero Marchesi nel 2008. E lo fa cavalcando due grandi eventi del panorama milanese: il Salone del Mobile e TuttoFood, visto che sarà proprio maggio il mese della riapertura ufficiale.
In occasione del Salone del Mobile 2019, Il Foyer, guidato da un affiatato team giovane e dinamico, inaugurerà il bar del ristorante con un soft opening che accoglierà la sofisticata clientela milanese sempre pronta a scoprire le grandi novità che la città offre.
Gualtiero Marchesi ha sempre lavorato per affermare la supremazia dell’eccellenza gastronomica italiana a livello mondiale e ne è testimonianza il Gualtiero Marchesi World Tour organizzato dalla Fondazione Gualtiero Marchesi dal 19 marzo 2018 al 19 marzo 2019, in cui il successo della cucina italiana è stato veramente incredibile.
Il nuovo locale
Il nuovo locale è completamente ristrutturato e ispirato ai decori del Teatro alla Scala. Il progetto è stato affidato e realizzato da Michael Vincent Uy, architetto con base a Milano e con una lunga esperienza maturata a livello internazionale nel mondo del lusso.
Il bar di Il Foyer sarà aperto dal 9 aprile tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00 (A seguito dell’apertura ufficiale il servizio sarà prolungato fino alle ore 2.00).
Il riso e oro di Gualtiero Marchesi, piatto icona riconosciuto nel mondo, diventa il centro del marchio del nuovo ristorante Il Foyer che rappresenta il luogo dove la grande cucina italiana, partendo dal “Riso, oro e zafferano” ( foto di copertina in alto), si esprimerà nel modo più semplice e diretto permettendo ad un pubblico internazionale di gustare i tradizionali simboli della nostra cucina in chiave moderna.
Chef e bar manager
L’executive chef Anatolij Franzese ha mosso i suoi primi passi in Italia, a Napoli. Vanta però anche importanti esperienze internazionali, che lo hanno portato a lavorare con alcuni degli chef più rinomati al mondo. Prima di approdare al mondo Marchesi nel 2016, Franzese ha trascorso diversi anni a Londra dove ha avuto l’opportunità di lavorare con celebri chef, tra cui gli stellati Antonio Mellino e Giorgio Locatelli. Insieme prima a Shaun Rankin e poi a Pablo Penalosa Nájera, Franzese ha inoltre contribuito all’apertura di due ristoranti destinati a diventare veri e propri punti di riferimento della capitale britannica.
La pasticceria sarà affidata al pastry chef italo-argentino Matias Ortiz, che esprimerà un connubio di quanto appreso nelle sue esperienze professionali. Oltre ad aver partecipato a numerose masterclass con diversi campioni del mondo della pasticceria, ha lavorato presso “A La Folie Patisserie” a Melbourne, poi come pasticcere da Ernst Knam (uno dei Marchesi Boys di Bonvesin de la Riva), e infine al fianco di Kim Kyunjoon presso il ristorante tristellato “Da Vittorio” a Brusaporto.
Alla pasticceria de Il Foyer, al mattino proporrà un’offerta di viennoiserie a base di burro in classico stile parigino, per poi continuare nel corso della giornata con una proposta di otto monoporzioni e otto mignon moderni di alta pasticceria dall’aspetto estetico raffinatissimo con un gusto puramente italiano e volto a valorizzare le migliori materie prime provenienti dall’intera penisola italiana.
Il cocktail bar sarà guidato dal bar manager milanese Matteo De Palma, che approda a Il Foyer dopo aver iniziato giovanissimo la carriera da barman nel mondo della grande hôtellerie milanese, come il Park Hyatt, il Grand Hotel et de Milan e il Principe di Savoia. Tecniche di lavorazione come l’ice carving e le affumicature con materie prime selezionate rendono le sue creazioni uniche ed originali.
A Il Foyer si lascerà ispirare dalle opere e dai balletti che animano ogni giorno il Teatro alla Scala.
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