Il Forum Unesco a Parma: dietrofront del governo?
Si apre uno spiraglio: arriva una promessa del ministro del turismo Gian Marco Centinaio
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 28/02/2019
Non si svolgerà più a Parma il “Forum dell’Unesco sulla cultura del food e delle industrie culturali creative”?
Parma, città creativa della gastronomia Unesco, dopo aver prenotato il Forum fin dal maggio 2018 e dopo una serie di incontri a Roma con i funzionari di ben quattro ministeri, Ambiente, Politiche agricole, Cultura ed Esteri, era pronta ad ospitare l’appuntamento: avvisate le 25 Città Creative della Gastronomia Unesco, già fissato anche luogo e data, presso l’Auditorium Paganini per il 21-22 Marzo 2019, e pronta anche la cena di gala da Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, ora arriva la doccia fredda del governo.
Il 26 febbraio, una lettera firmata da Vincenzo de Luca, direttore generale per la Promozione del sistema Paese, del dicastero degli Affari Esteri mette lo stop all’operazione.
Nella lettera si scrive che il governo «ha ritenuto di approfondire l’intera questione del Forum e sta concludendo una riflessione, a livello politico, tanto sulle date più adatte per tenere questa iniziativa quanto sulla sede più opportuna in cui realizzarla». Tanto c’è anche chi avanza anche la città scelta in alternativa a Parma, Matera, Capitale europea della cultura.
Salta tutto? Forse no, arriva una promessa del ministro Centinaio
Stamane arriva uno spiraglio, “nei giorni scorsi ho avuto una interlocuzione con il Ministro delle politiche agricole e del turismo, Gian Marco Centinaio, il quale si è detto disponibile a intermediare per mantenere Parma come sede del Forum. Ci tengo a ringraziarlo con l’augurio che il governo torni sui propri passi”. Questa la dichiarazione di Cristiano Casa, assessore al turismo del comune di Parma con deleghe pesanti: all’ Agricoltura, al progetto Unesco e alle relazioni internazionali.
Gian Marco Centinaio, amico di Parma e fans della squadra crociata proprio due giorni fa ospite in un dibattito a «Parma Europa» su “12 Tv Parma”, la televisione dell’Unione degli industriali, aveva detto: “ritengo che la location ideale sia Parma e non altre. Ho già scritto al ministro degli Esteri per chiedere che non si cambi idea”.
Assessore Casa, con delega al progetto Unesco: “Una vicenda imbarazzante con figuraccia a livello internazionale”
Intanto Casa sulla sua pagina di Facebook insiste e scrive: “Il governo vuole fare saltare il Forum Unesco già programmato a Parma? Una vicenda imbarazzante con figuraccia a livello internazionale da parte del governo italiano. Insieme alla regione Emilia Romagna avevamo già organizzato la parte di “accomodation” delle varie delegazioni, come da accordi presi durante la ripartizione dei ruoli nei due incontri effettuati alla Farnesina in preparazione del Forum”.
Sulla vicenda interviene anche la Regione Emilia Romagna: incomprensibile non farlo a Parma
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, si schiera a fianco del Comune di Parma nel sollecitare il Governo per lo svolgimento nella città ducale del quarto Forum Unesco.
“Sarebbe incomprensibile se Parma non fosse più la sede del prossimo Forum Unesco, dopo gli impegni già presi e in una fase ormai così avanzata dell’organizzazione. Chiederò al ministro degli Affari esteri di incontrarci e auspico che la questione potrà essere chiarita“.
“Parma è dal 2015 Città creativa della gastronomia Unesco – sottolinea Bonaccini – e nel 2020 sarà capitale italiana della cultura. Ma non solo: è sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare e uno dei territori protagonisti della Food valley emiliano-romagnola. Da qui vengono la più parte dei prodotti simbolo del Made in Italy agroalimentare, grazie a un sapere e a una cultura artigiana radicate nella nostra terra, e operano grandi marchi di rilievo internazionale. Nessun dubbio dunque che la città abbia le carte in regola per ospitare un così prestigioso evento”. Inoltre, prosegue il presidente della Regione, “non essendo venuta meno in questi mesi alcuna fra le ragioni che avevano portato alla scelta della città ducale mi auguro che si possa giungere in tempi rapidi a sciogliere qualsiasi dubbio di cui non comprendiamo il motivo e che il lavoro possa riprendere, nella logica di una proficua e corretta collaborazione tra Istituzioni“.
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