Puglia: il fascino di una regione antica che punta sul futuro
Alla Bit “Perché la Puglia? Il Gusto di una terra aperta tutto l’anno”, con Loredana Capone, assessore all’Industria turistica e culturale e l'esperta di turismo, Roberta Garibaldi
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 11/02/2019
Se qualcuno dovesse chiedervi “perchè scegliere la Puglia come destinazione turistica” potreste utilizzare la recensione del New York Times, che ha inserito la regione tra le 52 meravigliose mete per la vacanza nel 2019. E alla Bit di fieramilanocity non poteva non essere ricordata questa recensione che descrive la Puglia, in tutta la sua bellezza.
La Puglia è una delle mete dell’anno suggerite dal «New York Times»
Il giornalista della prestigiosa testata americana, Daniel Scheffler, ha puntato sulle masserie fortificate che si trovano solo in Puglia, dove gli ospiti possono prendere lezioni di cucina.
Non mancano i riferimenti speciali, dai trulli di Alberobello alle sempre più lussuose masserie trasformate in hotel boutique.
E poi “la vinificazione in Puglia ha oltre mille anni da quando i Greci piantarono qui le viti che portarono attraversando il mare Adriatico”. E la Puglia vanta oggi vini di altissimo livello, grazie all’impegno di produttori appassionati.
Senza dimenticare ovviamente le orecchiette, ma guardando al futuro, a motivare la scelta del New York Times, anche la novità dello spaceport di Grottaglie, primo in Europa, con la promessa di inviare i primi passeggeri nello spazio già nel 2020, e il grande sviluppo di collegamenti aerei che rendono più facile oggi raggiungere la Puglia.
In Puglia un patrimonio di 60 prodotti agroalimentari e vini a Indicazione Geografica
E’ allora questo mix di tradizione, autenticità e insieme innovazione a fare della Puglia una destinazione interessante. Un mix che si esprime molto bene proprio nell’enorme patrimonio enogastronomico pugliese. La Puglia infatti vanta un patrimonio di 60 prodotti agroalimentari e vini a Indicazione Geografica e oltre 276 prodotti agroalimentari tradizionali.
Ma è interessante che l’accento sulla tavola pugliese arrivi anche dagli Usa, visto che, da una indagine di SWG svolta nel 2018 per Pugliapromozione, l’enogastronomia non risultava fra le prime voci a cui solitamente i turisti stranieri associano la Puglia. Dall’indagine emerge infatti che mentre per i viaggiatori italiani le prime due voci sono la qualità dell’olio e del vino (valore 100) e le acque cristalline e le sabbie bianche (92 su 100), i viaggiatori stranieri associano la Puglia soprattutto ai borghi (valore 100), all’artigianato e alle produzioni locali e alla possibilità di vivere le tradizioni (valore 85 su 100 per entrambi).
“Perché la Puglia? Il Gusto di una terra aperta tutto l’anno”
La dichiarazione ad Informacibo di Loredana Capone, assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia
https://www.facebook.com/donato.troiano.98/videos/10219182054730532/
All’incontro alla Bit, hanno partecipato, oltre a Loredana Capone, Roberta Garibaldi, docente all’ Università di Bergamo, esperta di turismo enogastronomico, Peppone Calabrese, gastronomo e conduttore di Linea Verde, Silvia Martinez, business development manager Europe (Italy and Spain)- Expedia, Luca Scandale, responsabile del Piano Strategico del Turismo Puglia365. Ha moderato Rocky Malatesta, consulente di Pugliapromozione per lo sviluppo dei Prodotti Turistici.
Roberta Garibaldi: la Puglia è la terza regione italiana preferita dai turisti enogastronomici dopo Sicilia e Toscana
“Da questo punto di vista, la Puglia ha un grandissimo potenziale, presentando un’ampia varietà di esperienze diverse, in primis una cucina tipica diffusa – afferma la docente Roberta Garibaldi che ha curato il rapporto sul Turismo enogastronomico – La Puglia è la prima regione italiana per numero di aziende vitivinicole (49.596, il 13% del totale nazionale) e per numero di frantoi, ben 902 (pari al 20% del totale). Il 37% dei turisti italiani si è recato in visita ad un frantoio e il 69% ha dichiarato di volerlo visitare nel corso di uno dei suoi prossimi viaggi. Spicca quindi il turismo dell’olio, con una regione con distese di ulivi secolari e frantoi ipogei da scoprire. La vite e l’olivo sono elementi caratterizzanti il paesaggio e la cultura della Puglia e rappresentano di per sé uno stimolo alla visita dell’intero territorio. È grazie a questa ricchezza che la regione figura tra le migliori mete enogastronomiche: è la terza regione italiana preferita dai turisti enogastronomici dopo Sicilia e Toscana”.
Per avvicinare e attrarre in Puglia il pubblico straniero attraverso i piaceri della tavola pugliese è partita una prima campagna innovativa di Pugliapromozione, in partnership con Expedia, Puglia Travel Flavour, che si rivolge ai mercati stranieri, Usa e Inghilterra in primis, che incita a viaggiare in Puglia con le papille gustative.
“Storia, cultura e tradizioni, ma anche innovazione trovano una sintesi perfetta proprio nel grande patrimonio enogastronomico della Puglia sul quale vogliamo puntare per costruire un prodotto turistico di qualità, capace di attrarre viaggiatori italiani e soprattutto stranieri che sono quelli che consentono di allungare la stagione – ha detto l’Assessore Capone – Qualità e turismo slow legato all’enogastronomia tutto l’anno perché destagionalizzare resta un nostro obiettivo strategico. La Puglia in questa fase, a due anni dal varo del primo piano strategico, prima in Italia, è una regione appassionata e ambiziosa e sta lavorando molto in sintonia fra pubblico e privati. Va in questa direzione InPuglia365, un programma di iniziative ed esperienze, rigorosamente slow, da offrire a turisti fuori dai periodi canonici dell’estate. Eventi, passeggiate, escursioni in tutta la regione esaltano il “paesaggio enogastronomico”, quell’insieme di cultura originale, persone, ambiente, attività e prodotti local, che il turista prende sempre più in considerazione quando sceglie la meta del suo prossimo viaggio. Oggi la Puglia è vivibile tutto l’anno anche per gli eventi culturali e gli spettacoli, festival e manifestazioni, che, grazie ai bandi della Regione, sono programmati su base triennale. Unendo le qualità di un paesaggio dolcissimo, il clima mite e la ricchezza dei borghi, all’enorme patrimonio enogastronomico, la Puglia è servita!”
D’altronde il trend del turismo enogastronomico è in crescita: un turista italiano su due viaggia per enogastronomia. Questa quota – misurata dal Rapporto su questo mercato elaborato dall’Università di Bergamo e da World Food Travel Association – è praticamente raddoppiata negli ultimi anni visto che nel 2016 risultava pari al 21%. La Coldiretti da parte sua annuncia un record per la spesa turistica a tavola nel 2018 con un impatto economico che supera per la prima volta i 30 miliardi di euro, divisi tra turisti italiani e stranieri che scelgono l’Italia come meta delle vacanze anche per i primati enogastronomici.
La tavola pugliese, sia in un grande ristorante che in una piccola trattoria, mostra sempre cura, amore e materie prime eccellenti a km zero tutto l’anno. “Clima, masserie, tradizioni, borghi che custodiscono tesori di arte e tradizioni culinarie sono allora gli ingredienti del successo della Puglia e del suo sviluppo turistico in Italia e all’estero – afferma Luca Scandale, Responsabile del Piano Strategico Puglia365 – E la Puglia non delude le aspettative ed anzi spesso vi si trovano durante un viaggio anche molte sorprese che non ci si aspetterebbe. E questo il senso della nuova campagna di comunicazione, “La Puglia che non ti aspetti”, rivolta al mercato italiano che viene lanciata proprio alla Bit”.
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