Summit su nuovi consumi e benefici del latte tra dieta e salute - InformaCibo

Summit su nuovi consumi e benefici del latte tra dieta e salute

Alla Fiera Agricola Zootecnica, Stefano Berni (direttore Consorzio Grana Padano): “le prossime sfide: sostenibilità ambientale, salute consumatori e benessere animale”

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 03/02/2019

“Consumi, abitudini alimentari e benefici del latte – La difesa del Made in Italy” questo è stato il tema del Summit organizzato dalla Coldiretti Brescia ieri nel Centro fiera di Montichiari (Brescia) in occasione della Fiera Agricola Zootecnica Italiana.

“Per il nostro settore si stanno aprendo prospettive nuove e ci troveremo ad affrontare sfide inedite legate sempre più all’attenzione verso i temi della sostenibilità ambientale, della salute del consumatore e del benessere animale”. Così ha affermato Stefano Berni, direttore generale del Consorzio di tutela del Grana Padano Dop, durante il suo intervento, ed ha continuato– “Servirà un impegno ancora più intenso da parte della politica per proteggere dalle contraffazioni i prodotti italiani d’eccellenza. In questo senso, l’intero comparto non può che essere soddisfatto dopo la recente approvazione delle disposizioni che regolano l’etichettatura. Contestualmente, i grandi marchi dell’agroalimentare italiano, per rafforzarsi in un contesto commerciale internazionale, dovranno necessariamente comprendere l’importanza di fare sistema e agire, nei casi di concorrenza diretta, in modo tale da evitare di danneggiarsi a vicenda”.

Al convegno presenti, tra gli altri, il ministro Centinaio, Prandini, Rolfi, Bertinelli, Calabrese

Al convegno promosso e organizzato da Coldiretti Brescia, sono intervenuti Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo. Durante la tavola rotonda, moderata da Gianluca Lelli (Capo Area Economica Coldiretti), hanno partecipato anche Ettore Prandini (Presidente Nazionale Coldiretti), Fabio Rolfi (Assessore Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Regione Lombardia), Nicola Bertinelli (Presidente Consorzio Tutela Parmigiano Reggiano) e Giorgio Calabrese (Medico Nutrizionista).

Un’occasione di riflessione e confronto, inserita nel ricco programma di convegni della Fiera Agricola Zootecnica Italiana (FAZI), nella quale i relatori hanno trattato i temi caldi per il settore lattiero-caseario. Un comparto del made in Italy che chiede alla politica maggiori tutele e attenzioni, giocando un ruolo strategico e certamente fondamentale per l’intera economia italiana.

«Vogliamo fare squadra con tutti gli attori della filiera per ridare piena dignità alla zootecnia nel nostro Paese e raccontare la verità agli italiani». Questo il messaggio lanciato dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini

Berni: il legame tra due eccellenze, Grana Padano e Parmigiano Reggiano

In relazione a questo tema, il direttore di Grana Padano, Stefano Berni ha sottolineato il filo rosso che lega il formaggio Dop più consumato al mondo al Parmigiano Reggiano Dop, lo stesso che accomuna tutti i prodotti d’eccellenza del bel Paese concorrenti. Rapporti di interdipendenza, dove l’andamento sul mercato dei due prodotti è estremamente connesso e la competizione convive con la correlazione.

Se andiamo ad analizzare la storia di Grana Padano e Parmigiano Reggiano – continua il Direttore  Berni – notiamo come le due rispettive biografie commerciali siano strettamente collegate. Infatti, negli ultimi 20 anni possiamo constatare come queste due eccellenze, nonostante la competizione, siano quasi costrette ad auspicarsi a vicenda il meglio. Questo fatto è ben testimoniato dall’andamento dei prezzi dei due formaggi nell’ultimo ventennio, all’interno del quale la quotazione dell’uno dipende ed è condizionata fortemente da quella dell’altro e il differenziale delle valorizzazioni è nell’ordine medio di 2 euro al chilo, con oscillazioni temporanee di alcuni mesi che vanno da un +1,30€ a un +3,60€. Partendo da questi dati – conclude Stefano Berni – i due prodotti guida dal settore devono prendere consapevolezza del proprio ruolo e lo stesso deve fare l’intero sistema politico, al quale chiediamo un maggiore impegno volto al sostegno di quei marchi che, come Grana Padano e Parmigiano Reggiano, portano la qualità italiana in tutto il mondo”.

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