E’ ufficiale: Gragnano è davvero la “città della pasta”
La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sancisce l’importanza di una realtà produttiva da 3.500 quintali di pasta al giorno e in crescita costante
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 28/01/2019
Come se non bastasse il milione di quintali prodotti ogni anno dalle trafile al bronzo locali, adesso Gragnano è davvero la “città della pasta” anche per la legge dello Stato. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2019, il Consorzio che riunisce 14 produttori diventa formalmente un Consorzio di Tutela e ottiene un nuovo strumento per far crescere ancora di più una realtà produttiva unica nel suo genere: in un territorio di meno di 15 kmq vengono realizzati ogni giorno 3.500 quintali di pasta Igp, pari a 3 milioni di piatti, di cui più del 75% destinati all’estero.
Il boom dei prodotti italiani degli ultimi anni ha visto il Consorzio segnare un +7,2% nel biennio 2016/2017, con un trend positivo continuato anche nel 2018. Dati che mettono oggi Gragnano all’11 posto a valore tra le Dop e le Igp nazionali.
Un successo che poggia anche sulla singolare struttura imprenditoriale del luogo: i 300 milioni di fatturato totale dei soci del Consorzio Gragnano Città della Pasta si ripartiscono tra piccole realtà artigianali e top player del mercato. Uniti nel difendere i valori dell’artigianalità e della tradizione, oggi codificati nel severo disciplinare IGP che protegge una produzione legata a questo luogo fin dal XVI secolo. Solo qui l’impasto della semola di grano duro e l’acqua della falda acquifera locale diventano la Pasta di Gragnano IGP. E da qui sono partite tutte le principali innovazioni dell’industria nazionale a cominciare proprio dalle celebri trafile al bronzo.
“La pubblicazione in Gazzetta che riconosce ufficialmente il Consorzio darà nuovo impulso alla nostra attività – ha dichiarato Massimo Menna, Presidente del Consorzio – Questo importante risultato è un grande stimolo a lavorare sempre di più per la valorizzazione della Pasta di Gragnano e della Città della Pasta sia in Italia che all’estero”.
Per comprendere l’importanza di quanto pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale, è bene ricordare il lavoro del Consorzio per ottenere sempre più strumenti destinati alla tutela di questo bene nazionale. Nel 2003 la prima unione delle aziende storiche, eredi dei primi pastifici di 500 anni fa, e nel 2013 il conferimento dell’Indicazione Geografica Protetta. Dopo aver ottenuto il titolo di Consorzio di Promozione nel 2018, i soci avviano l’iter per lo step successivo: la denominazione di “Tutela”. Funzione, peraltro, non solo già svolta dai produttori vigilando su tutta la filiera, ma anche riconosciuta dallo stesso Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo. Tanto che nel novembre del 2018 il CSQA Certificazioni ha ottenuto dal MIPAAFT l’autorizzazione a esercitare i controlli di conformità, con un incremento sia delle attività ispettive che di verifica della qualità.
La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale che riconosce il Consorzio ai sensi dell’art. 14, comma 15, della legge n. 526 del 1999, conclude questo iter e aggiunge un ulteriore strumento per rendere più efficace l’azione di controllo.
Consorzio Gragnano Città della Pasta
Il Consorzio Gragnano Città della Pasta nasce nel 2003 dall’unione delle aziende storiche produttrici di Pasta di Gragnano. L’azione congiunta dei soci ha portato nel 2013 all’ottenimento dell’Indicazione Geografica Protetta, primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia e in Europa. La sua mission è oggi la tutela e il rilancio del prodotto Pasta di Gragnano IGP. in Italia e nel Mondo, facendone ambasciatore del Made in Italy e di uno stile di vita sostenibile, sano e naturale. L’IGP vincola ulteriormente la pasta di Gragnano al suo territorio, dove solo il peculiare microclima di questo altopiano, collocato tra il mare e i monti Lattari, e l’acqua pura e sorgiva che da qui sgorga creano un prodotto unico quando si uniscono alla semola di grano duro. Elementi che i Gragnanesi sfruttano per la produzione di pasta fin dall’antichità romana, creando nel XVI secolo i primi pastifici a conduzione familiare e ottenendo nel 1845 da Ferdinando II di Borbone l’alto privilegio di fornire la corte di tutte le paste lunghe, atto che sancisce formalmente la nascita della Città della Pasta.
Attualmente il consorzio riunisce 14 aziende produttrici per un fatturato totale di 300 milioni di euro, una produzione giornaliera di 3.500 quintali per il 75% destinata all’export.
I soci di Gragnano Città della Pasta: Pastificio Garofalo, Pastificio Liguori, Pastificio Antonio Massa, Pasta d’Aragona, Pastificio D’Aniello, il Re della pasta, Premiato Pastificio Afeltra, Il Mulino di Gragnano, La Fabbrica della Pasta, Antiche Tradizioni di Gragnano, Pastificio Di Martino, Pastificio dei Campi, Cooperativa Pastai Gragnanesi, L’oro di Gragnano.
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